Il soffio al cuore è un rumore anomalo, simile a un fruscio, percepito dal medico durante l’auscultazione e dovuto al passaggio di sangue all’interno delle camere del cuore. I soffi cardiaci possono essere innocenti, e quindi non celare alcuna patologia, oppure possono essere spia di condizioni patologiche.

Indice
  • 1 Cos'è il soffio al cuore
  • 2 La diagnosi di soffio al cuore
  • 3 I sintomi e le complicanze del soffio al cuore
  • 4 Trattamento del soffio al cuore
  • 5 Fonti

Cos'è il soffio al cuore

Per comprendere la patologia è bene ripassare il funzionamento anatomico del cuore. Suddiviso in quattro cavità, il cuore è separato da strutture anatomiche dette setti: gli atri, destro e sinistro, che accolgono rispettivamente il sangue proveniente dalla circolazione sistemica (che è povero di ossigeno) e polmonare (ricco di ossigeno), e i ventricoli, destro e sinistro, che rispettivamente, contraendosi, spingono il sangue attraverso la circolazione polmonare e sistemica. La circolazione sistemica è quella responsabile dell’irrorazione dei tessuti con sangue ossigenato, la circolazione polmonare invece è responsabile della ri-ossigenazione del cuore nei polmoni. Tra queste strutture sono presenti delle porzioni di tessuto fibroso, le valvole, che regolano il passaggio di sangue da una camera all’altra del cuore.

Durante un ciclo cardiaco, il sangue entra nel cuore attraverso le vene e inizia a riempire gli atri, cioè le camere superiori. Man mano che gli atri si riempiono il sangue, per la forza di gravità, arriva anche nei ventricoli, riempiendoli totalmente grazie alla contrazione degli atri. Tra atri e ventricoli sono presenti le valvole, in particolare la valvola mitrale separa atrio sinistro e ventricolo sinistro e la valvola tricuspide separa atrio destro e ventricolo destro.

Grazie a queste strutture il sangue riempie i ventricoli senza tornare indietro e ristagnare negli atri. Nei ventricoli, il tessuto muscolare che li costituisce si contrae, consentendo al cuore di spingere il sangue nella circolazione, attraverso l’arteria aorta e l’arteria polmonare. Anche tra arterie e cuore sono presenti delle valvole, che si chiudono una volta terminata la contrazione cardiaca e impediscono al sangue di tornare indietro. Ogni passaggio appena descritto, quindi, è regolato dall’apertura e dalla chiusura delle valvole cardiache, che producono un suono riconoscibile, detto tono cardiaco. Il medico, durante una semplice visita, può apprezzare i toni cardiaci utilizzando un fonendoscopio, strumento che è in grado di amplificare i suoni all’interno del torace.

Oltre ai toni cardiaci, in particolari condizioni il medico può ascoltare un rumore simile a un fruscio, dovuto al passaggio del sangue nelle camere cardiache: questo rumore viene chiamato soffio cardiaco. I soffi cardiaci possono essere presenti alla nascita (congeniti) o svilupparsi più tardi nella vita della persona, e possono essere innocui (detti anche innocenti) oppure anormali. Un soffio al cuore innocente non è un segno di cardiopatia, e non ha bisogno di cure. I soffi cardiaci anormali, invece, richiedono esami diagnostici per determinare la causa. Quando vengono diagnosticati nei bambini, di solito sono riferibili a cardiopatie presenti dalla nascita, come il forame ovale pervio oppure valvulopatie congenite. Se diagnosticati negli adulti, invece, i soffi cardiaci anormali potrebbero indicare la calcificazione delle valvole cardiache, endocardite (l’infezione dello strato interno del cuore) o febbre reumatica causata da un’infezione da streptococco.

La diagnosi di soffio al cuore

Il soffio al cuore viene rilevato attraverso l’auscultazione con il fonendoscopio. Se è presente un soffio cardiaco, in base all’intensità, al momento del ciclo cardiaco in cui è ascoltabile e alla sede del torace dove si rileva, il medico potrà valutare se considerarlo innocente o anormale.

In caso di soffio anormale, al fine di trovarne la causa, verranno eseguiti i seguenti esami diagnostici:

  • elettrocardiogramma (ECG), esame che misura l’andamento dell’impulso elettrico che regola la contrazione cardiaca, in caso di anomalie congenite il tracciato sarà anormale;
  • radiografia del torace, esame utile per accertare la presenza di cuore ingrossato;
  • ecocardiogramma, esame che utilizza gli ultrasuoni per ottenere un’immagine della struttura del cuore, usato per identificare eventuali difetti che possono causare il soffio;
  • coronarografia diagnostica, esame radiologico con mezzo di contrasto volto a individuare e quantificare il flusso sanguigno.

I sintomi e le complicanze del soffio al cuore

Il soffio al cuore è asintomatico, ma il medico può valutare la presenza di altri sintomi per effettuare una diagnosi sulla causa di soffio al cuore. Le patologie o i difetti congeniti che causano il soffio al cuore possono causare complicanze anche gravi, come la formazione di trombi ed insufficienza cardiaca.

Trattamento del soffio al cuore

Mentre per i soffi cardiaci innocenti non sono previsti trattamenti, i trattamenti dei soffi cardiaci anormali dipenderanno dalla patologia da cui sono causati. In generale, per scongiurare complicanze come la trombosi o l’insufficienza cardiaca di solito si utilizzano farmaci anticoagulanti, diuretici, beta-bloccanti e ACE-inibitori. In alcuni casi potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente.

Per saperne di più sulle patologie che possono causare un soffio cardiaco, consulta anche le schede sul forame ovale pervio, la cardiomiopatia dilatativa e ipertrofica, il difetto interventricolare, il difetto interatriale e la valvulopatia.

Fonti