Il loop recorder è un dispositivo che registra il ritmo cardiaco in continuo mantenendo in memoria i dati più recenti. Viene impiantato sottocute per rilevare aritmie non altrimenti diagnosticabili. 

Cos'è il loop recorder

Il loop recorder è un dispositivo che viene impiantato sottopelle per registrare il ritmo cardiaco in continuo. Viene utilizzato per rilevare anomalie del ritmo cardiaco che si verificano solo occasionalmente. 

Gli strumenti disponibili per diagnosticare le aritmie sono:

  • elettrocardiogramma (ECG), consente di rilevare aritmie presenti al momento della registrazione del tracciato;
  • ECG dinamico secondo Holter, o semplicemente Holter, effettua la registrazione continua dell’ECG per 24-48 ore, consentendo di catturare eventi aritmici che si verificano transitoriamente nella giornata;
  • registratore di eventi, usato per periodi prolungati, viene attivato dal paziente stesso quando compaiono dei sintomi così da registrare l’eventuale anomalia responsabile;
  • loop recorder, registra continuamente il ritmo cardiaco tenendo automaticamente in memoria i dati degli ultimi 20-30 minuti (il nome fa appunto riferimento al fatto che è dotato di una memoria ciclica).

Il vantaggio del loop recorder è che non richiede di essere attivato come il registratore di eventi, per cui, in caso di perdita di coscienza, i dati che contengono l’anomalia possono essere salvati dal paziente quando si riprende. Inoltre, è in grado di registrare aritmie asintomatiche, che non vengono avvertite dal paziente.

Esistono due tipologie di loop recorder:

  • loop recorder esterni, sono piccoli registratori portatili simili ai registratori ECG Holter, hanno il vantaggio di non richiedere l’impianto, ma devono essere collegati al paziente mediante elettrodi cutanei che nel tempo possono risultare poco efficienti nella registrazione del segnale;
  • loop recorder impiantabili (ILR, dall’inglese Implantable Loop Recorder) o monitor cardiaci impiantabili, sono dispositivi di piccole dimensioni che vengono impiantati sottocute nel petto, consentono di monitorare l’ECG per un periodo molto lungo (la batteria dura circa 3 anni); solitamente hanno le dimensioni di una pennetta USB. I modelli di ILR di ultima generazione sono così miniaturizzati da essere detti “loop recorder iniettabili”, sono inseriti attraverso un’incisione molto piccola e risultano completamente invisibili; i loop recorder impiantabili sono dotati di un sistema di controllo e di interrogazione a distanza.

Quando si usa il loop recorder

Il loop recorder è utilizzato quando il paziente presenta dei sintomi compatibili con una malattia aritmogena, ma gli altri esami non hanno fornito risultati conclusivi. La presenza di un ritmo cardiaco normale nel momento in cui si manifestano i sintomi consente di escludere che la causa sottostante sia un’aritmia.

Le applicazioni cliniche del loop recorder includono:

  • perdite di coscienza transitorie e cadute ricorrenti, è possibile che una caduta immotivata, specialmente in un individuo anziano, sia in realtà una sincope, il loop recorder è utile per distinguere i due tipi di eventi. Nei soggetti ad alto rischio si preferisce ricorrere direttamente a un defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD, Implantable Cardioverter Defibrillator), un dispositivo che rileva l’aritmia potenzialmente fatale ed eroga uno shock elettrico per riportare il ritmo cardiaco alla normalità), anche senza una diagnosi definitiva di sincope;
  • epilessia, l’utilizzo del loop recorder ha permesso di stabilire che alcuni pazienti a cui era stata diagnosticata l’epilessia soffrivano invece di un problema cardiaco che si manifestava con frequenti episodi di sincope;
  • sincopi ricorrenti inspiegate (maggiori informazioni sulla sincope sono riportate nella scheda dedicata all’argomento);
  • palpitazioni (percezione accentuata del proprio battito cardiaco), in alcuni casi possono essere la spia di una cardiopatia;
  • fibrillazione atriale, i sistemi tradizionali di monitoraggio intermittente non permettono di documentare quanto spesso si presenta la fibrillazione atriale e quanto è grave, informazioni che servono a valutare l’efficacia della terapia e a modificarla se necessario. Esiste il rischio che alcuni artefatti vengano erroneamente identificati come eventi aritmici, tuttavia gli strumenti sviluppati più di recente sono dotati di algoritmi sofisticati che migliorano il rilevamento della fibrillazione atriale;
  • ictus criptogenico (un ictus cerebrale di cui non è stato possibile determinare la causa), si pensa che nella maggior parte dei casi possa dipendere da un problema cardiaco, il loop recorder consente di identificare una fibrillazione atriale occulta e di iniziare tempestivamente la terapia anticoagulante per evitare che si verifichi un altro ictus.

Come si impianta il loop recorder

L’impianto del loop recorder viene effettuato in regime di day hospital. Il giorno dell’intervento il paziente deve presentarsi a digiuno da almeno 8 ore. Viene effettuata un’anestesia locale, viene incisa la cute del petto, il dispositivo viene posizionato sottocute e infine la ferita viene chiusa con alcuni punti di sutura riassorbibili. Il paziente resta in osservazione per 1-2 ore e poi viene dimesso. L’impianto dei loop recorder “iniettabili” è ancora più semplice: viene effettuata una piccola incisione e lo strumento viene introdotto sottocute usando uno strumento presente nell’apposito kit fornito dall’azienda produttrice del dispositivo stesso. Il rischio di complicanze è basso, può formarsi un ematoma locale e, in rari casi, può verificarsi un’infezione della ferita.

Fonti

  • Bisignani A, De Bonis S, et al. Implantable loop recorder in clinical practice. Journal of Arrhythmia 2019;35:25–32. doi:10.1002/joa3.12142;
  • Lee R, Mittal S. Utility and limitations of long-term monitoring of atrial fibrillation using an implantable loop recorder. Hearth Rhythm. 2018;15(2):287-295. doi:10.1016/j.hrthm.2017.09.009.