La crioablazione transcatetere è una metodica mini-invasiva che corregge le aritmie cardiache, i difetti del ritmo del cuore, mediante l’utilizzo del freddo (-50°/-40°), mentre l’ablazione, si avvale delle onde a radio frequenza.

Descrizione della crioablazione

L’aritmia cardiaca è un’anomalia della frequenza o del ritmo cardiaco, dovuta a un’alterazione dei sistemi di conduzione dell’impulso elettrico del cuore. Generalmente l’aritmia è causata da modificazioni del tessuto cardiaco o da irregolarità nei segnali elettrici che controllano il battito del cuore.

In questo tipo di patologie, una porzione di cuore (che dipende dal tipo di aritmia) smette di funzionare in maniera corretta, alterando l’intera conduzione dell’impulso elettrico cardiaco. Il risultato è un battito cardiaco anomalo, con conseguenze anche importanti sulla salute. Generalmente le aritmie sono asintomatiche e non necessitano di terapia, molte di quelle sintomatiche sono agevolmente trattate con farmaci antiaritmici, ma quando questi non sono efficaci bisogna ricorrere all’ablazione, cioè alla lesione della porzione di cuore che genera l’aritmia attraverso la somministrazione di energia.

Mentre l’ablazione con radiofrequenza utilizza l’energia termica ed è la procedura di ablazione convenzionale; la crioablazione utilizza il freddo per “bruciare” il tessuto cardiaco responsabile delle aritmie. La crioablazione è più rapida e meno dispendiosa rispetto alla procedura standard, oltre a presentare minori rischi di complicanze e di necessità in futuro di ripetere l’intervento, per queste ragioni questa procedura è sempre più utilizzata dagli aritmologi.

Come si esegue la crioablazione

La crioablazione con palloncino viene eseguita in anestesia locale e in ospedale. Affinchè l’intervento sia condotto al meglio, il paziente sarà monitorato per l’attività cardiaca attraverso dei macchinari a cui è collegato per tutto il tempo. Solitamente immediatamente prima dell’intervento viene effettuato uno studio elettrofisiologico, per valutare in maniera approfondita come si genera e propaga l’impulso cardiaco. Tutti i tipi di ablazione richiedono la tecnica del cateterismo cardiaco per posizionare i cateteri all’interno del cuore. Il medico inserirà un catetere dotato di palloncino in corrispondenza della vena femorale, fino ad arrivare all’atrio sinistro, una delle camere cave del cuore. Il catetere possiede anche una sonda in grado di captare la porzione cardiaca che genera il battito cardiaco anomalo.

Un metodo di diagnostica di imaging a raggi X chiamato fluoroscopia, contestualmente, consentirà al medico di vedere i cateteri mentre vengono spostati nel cuore.

Una volta selezionata la porzione di tessuto cardiaco da trattare, il palloncino viene ghiacciato attraverso un gas freddo fino a temperature di -40°/-50°C e tenuto sul tessuto per 3-4 minuti, in modo da provocare la lesione. Proprio come quando si genera una ferita sulla superficie del corpo, si crea una cicatrice sul cuore (chiamata linea di ablazione). La cicatrice forma una barriera che impedisce agli impulsi elettrici di attraversare il tessuto cardiaco danneggiato con il tessuto sano circostante: ciò impedirà ai segnali elettrici anomali di viaggiare verso il resto del cuore e causare aritmie. Generalmente, dopo l’intervento, il paziente rimane in ospedale per alcune ore o per tutta la notte, in cui vengono monitorati la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.

 A cosa serve la crioablazione

Come già detto, si ricorre all’ablazione per trattare quelle aritmie cardiache che non possono essere risolte con la terapia farmacologica. In più, la crioablazione è la tecnica alternativa alla radiofrequenza perché consente di ridurre fortemente l’esposizione ai raggi X a medici e pazienti, avere una sedazione meno profonda e prevenire maggiormente eventuali complicanze.

In particolare le aritmie trattate sono le seguenti:

Rischi e complicanze della crioablazione

La crioablazione è una tecnica più sicura ed efficace rispetto alla strategia di ablazione convenzionale, in particolare se si considerano le complicanze. L’unica complicanza più comune nella crioablazione rispetto all’ablazione è la lesione del nervo frenico (che può provocare la paralisi del diaframma), ma il rischio può essere ridotto al minimo se vengono prese misure preventive. Altre complicanze molto rare ma gravi sono la fistola atrioesofagea e il tamponamento cardiaco (cioè un accumulo di sangue nel sacco pericardico, la membrana che riveste il cuore) che devono essere immediatamente diagnosticate e trattate.

La crioablazione rappresenta un intervento mini-invasivo per il trattamento delle aritmie cardiache. Quando vengono utilizzate le onde a radio frequenza si parla di ablazione. Per conoscere più in dettaglio sintomi, diagnosi e trattamenti dei diversi tipi di aritmie, consulta le schede sulla tachicardia, sulla bradiaritmia, sul flutter atriale e sulla fibrillazione atriale, sulla fibrillazione ventricolare, sull’aritmia ventricolare.

Fonti

  • ISS: ablazione transcatetere;
  • GVMnet: energia fredda contro le aritmie;
  • ANMCO – Fibrillazione atriale;
  • AIAC – Crioablazione;
  • Mujović N, Marinković M, Lenarczyk R, Tilz R, Potpara TS. Catheter Ablation of Atrial Fibrillation: An Overview for Clinicians. Adv Ther. 2017 Aug;34(8):1897-1917. doi: 10.1007/s12325-017-0590-z. Epub 2017 Jul 21. PMID: 28733782; PMCID: PMC5565661;
  • Cronin EM, Bogun FM, Maury P, Peichl P, Chen M, Namboodiri N, Aguinaga L, Leite LR, Al-Khatib SM, Anter E, Berruezo A, Callans DJ, Chung MK, Cuculich P, d’Avila A, Deal BJ, Della Bella P, Deneke T, Dickfeld TM, Hadid C, Haqqani HM, Kay GN, Latchamsetty R, Marchlinski F, Miller JM, Nogami A, Patel AR, Pathak RK, Saenz Morales LC, Santangeli P, Sapp JL Jr, Sarkozy A, Soejima K, Stevenson WG, Tedrow UB, Tzou WS, Varma N, Zeppenfeld K. 2019 HRS/EHRA/APHRS/LAHRS expert consensus statement on catheter ablation of ventricular arrhythmias. Heart Rhythm. 2020 Jan;17(1):e2-e154. doi: 10.1016/j.hrthm.2019.03.002. Epub 2019 May 10. PMID: 31085023;
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