La trombosi è una condizione che si verifica in seguito all’ostruzione di un vaso sanguigno determinata da trombo cioè un grumo di sangue coagulato che va in circolo. La trombosi causa una riduzione, totale o parziale, dell’afflusso di sangue nella sede interessata, e può condurre a gravi complicanze respiratorie come l’embolia polmonare e complicanze circolatorie, come l’infarto miocardico acuto.

Descrizione della trombosi

Si definisce trombo l’ostruzione di un’arteria o una vena da parte di un corpo estraneo al flusso sanguigno. In particolare, l’ostruzione prende questo nome quando è determinata da un grumo di sangue e di materiale fibrotico derivante da una lesione del vaso sanguigno che si distacca dalla sua sede e va in circolo. Quando il vaso sanguigno è ostruito da un trombo e ciò impedisce il flusso di sangue, in maniera parziale o totale, si parla di trombosi. Le trombosi possono colpire tutto il sistema cardiovascolare e si distinguono in trombosi arteriose, se coinvolgono le arterie cioè i vasi che hanno lo scopo di irrorare i tessuti con sangue ossigenato, e in trombosi venose se coinvolgono le vene cioè i vasi sanguigni che consentono il ritorno del sangue povero di ossigeno al cuore.

La trombosi comprende due malattie correlate: la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare. La trombosi venosa profonda è una condizione in cui, a causa di vari fattori tra cui l’immobilità, si formano trombi all’interno del sistema venoso dell’organismo soprattutto nelle vene degli arti inferiori e del bacino. Quando si viene a formare un trombo, questo può essere trasportato in circolo ed ostacolare la normale circolazione sanguigna della zona interessata, causando gonfiore e dolore. Il trombo può arrivare fino al cuore ed entrare nella circolazione arteriosa del polmone, se il trombo genera l’ostruzione di un’arteria, si determina una embolia polmonare.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la trombosi venosa profonda ha un’incidenza annuale di circa 800.000 casi ed è più frequente nella popolazione anziana, mentre l’embolia polmonare rappresenta la terza causa di malattia acuta cardiovascolare, responsabile di circa il 15% delle morti ospedaliere. Generalmente la trombosi si manifesta in condizioni di immobilità: pazienti allettati, persone costrette a stare sedute per molto tempo, persone affette da malattie che danno problemi nella coagulazione del sangue.

Le patologie a rischio trombosi

Tra le patologie che incorrono maggiormente nella possibilità di formare trombosi si trovano:

La diagnosi di trombosi

Il medico può indagare un sospetto di trombosi e accertarne la presenza attraverso alcuni esami diagnostici:

  • dosaggio ematico di D-dimero, una molecola che si libera nel sangue durante la cascata coagulativa e che è presente nel circolo ematico in caso di trombi;
  • ecografia ed ecocolordoppler, esame che, grazie all’utilizzo degli ultrasuoni, consente di ottenere informazioni sulla struttura e sulla funzionalità dei vasi sanguigni, oltre a fornire informazioni sull’andamento del flusso sanguigno, può segnalare la presenza di eventi trombotici agli arti inferiori;
  • analisi del sangue per individuare la presenza di difetti nella coagulazione del sangue (emocromo, dosaggio dell’antitrombina III, dosaggio dell’omocisteina, test genetici).

I sintomi e le complicanze della trombosi

La trombosi venosa profonda spesso è asintomatica, ma quando si manifestano, i sintomi non sono specifici, tra questi:

  • gonfiore alle gambe;
  • crampi ai polpacci;
  • tensione e dolore alle gambe.

La complicanza più temibile della trombosi è rappresentata dall’embolia polmonare, in cui il flusso sanguigno nell’area a valle dell’ostruzione sarà gravemente compromesso. La mancanza di sangue e di ossigeno ai tessuti può comportare alterazioni del sistema polmonare e cardiocircolatorio, fino a danni importanti come un infarto polmonare emorragico.

Trattamento della trombosi

Il primo obiettivo nella terapia della trombosi è quella di ridurre quanto più possibile la dimensione del trombo e scongiurare eventuali complicanze. Al paziente verrà somministrata una terapia anticoagulante per via endovenosa (sono utilizzati farmaci che derivano dall’ eparina), che è usata per prevenire o rallentare l’estensione del trombo nelle prime fasi della malattia; successivamente potrà essere somministrata anche una terapia anticoagulante orale (TAO). Al paziente potrà essere consigliato di indossare particolari calze che favoriscono il ritorno venoso e prevengono la formazione di trombi.

La trombosi è una condizione clinica in cui l’ostruzione del vaso sanguigno può portare a complicanze molto gravi, consulta le schede sull’embolia polmonare e sull’infarto del miocardio acuto per saperne di più.

Fonti