Asma allergica
L’asma allergica, detta anche asma bronchiale allergica, è una tipologia di asma bronchiale ed è una patologia su base immunologica, non infettiva, che provoca un’infiammazione dell’apparato respiratorio provocata da un eccessivo contatto (reattività) con vari stimoli allergenici esterni (allergeni), come ad esempio polveri, peli di animali, pollini e acari, ma anche gli alimenti possono causare un attacco.
Solitamente, questa patologia è caratterizzata da sintomi e manifestazioni croniche o intermittenti che interessano i bronchi causando un repentino restringimento delle vie aeree (broncospasmo) e una secrezione eccessiva di muco. Non esiste una cura definitiva per l’asma, ma attraverso trattamenti specifici è possibile controllare questa patologia sia in soggetti giovani che adulti.
- 1 Descrizione e fattori di rischio dell'asma allergica
- 2 Sintomi dell'asma allergica
- 3 La diagnosi dell'asma allergica
- 4 Quando serve rivolgersi al medico
- 5 Come si cura l'asma bronchiale allergica
- 6 Fonti
Descrizione e fattori di rischio dell'asma allergica
L’asma allergica è una malattia che interessa l’apparato respiratorio ed è provocata dalla presenza di allergeni responsabili dell’infiammazione dell’albero bronchiale. I meccanismi alla base dell’asma bronchiale non sono ancora noti, ma si attribuiscono ad una reazione del sistema immunitario che, di fronte all’inalazione di determinate sostenze chiamate allergeni (per lo più particelle che vengono respirate dall’ambiente esterno) che causano un’infiammazione delle vie aeree, rendendole gonfie e sensibili, reagisce restringendo i muscoli che avvolgono le vie aeree riducendo (ulteriormente) la quantità di aria veicolata.
I principali allergeni che possono scatenare l’asma allergica sono:
- pollini;
- fumo di tabacco (anche passivo);
- pelo di animali (gatti, cani, …);
- forfora di animali domestici;
- acari della polvere;
- derivati epidermici;
- spore fungine;
- acari;
- muffe;
- esposizione a sostanze chimiche (prodotti per la casa, profumi, insetticidi, lacche per capelli, vernici, …);
- abitudini alimentari;
- farmaci.
Gli attacchi di asma allergica si possono manifestare in presenza di fattori come:
- esposizione più o meno prolungata ad ambienti e aria fredda;
- sforzi fisici intensi;
- stress;
- infezioni respiratorie;
- esposizione a gas irritanti.
Sintomi dell'asma allergica
I sintomi principali riscontrabili in soggetti che soffrono di asma bronchiale allergico sono:
- tosse;
- dispnea (affanno nella respirazione, “fame d’aria”)
- respiro sibilante (“wheezing”) e/o rantolii;
- incapacità di parlare;
- battito cardiaco accelerato;
- sonnolenza;
- confusione;
- vertigini;
- svenimento;
- cianosi (labbra o dita blu);
- eccessiva produzione di muco;
- costrizione toracica;
- broncospasmo.
Segni e sintomatologie nei pazienti sofferenti di asma allergica sono in genere reversibili se trattate tempestivamente. Le crisi asmatiche possono presentarsi in forma acuta, cronica o persistente anche a grande distanza di tempo l’una dall’altra. I pazienti asmatici, anche se asintomatici, generalmente emettono dei lievi sibili durante l’espirazione forzata che ne caratterizzano il respiro.
La diagnosi dell'asma allergica
Per inquadrare correttamente l’asma allergica è necessario basare la diagnosi su una corretta anamnesi, un esame obiettivo e prove di funzionalità respiratoria.
I principali esami per diagnosticare l’asma allergica sono:
- spirometria, per verificare quanta aria entra nei polmoni;
- test allergologici cutanei come il PRICK test e la conta delle IgE totali;
- test della funzionalità respiratoria, con cui viene misurata la capacità polmonare;
- RAST test, con cui è possibile individuare le particelle responsabili dell’infiammazione ai bronchi.
Mentre possono essere svolti altri esami più generali per studiare la predisposizione all’insorgenza dell’asma allergica come ad esempio:
- emogasanalisi;
- test di provocazione bronchiale per stabilire il grado di infiammazione dei bronchi
- radiografia (RX);
- tomografia computerizzata (TC);
- misurazione del picco di flusso espiatorio
L’osservazione di altri sintomi o condizioni presenti nel paziente è inoltre fondamentale per escludere altre patologie e disturbi. Nello specifico, una buona diagnosi di asma allergica deve tenere in considerazione anche eventuali condizioni di:
- naso che cola;
- reflusso gastroesofageo;
- sinusite;
- sindrome da apnee notturne;
- stress.
Severità e varietà dei sintomi sono molto soggettivi e possono variare nettamente da soggetto a soggetto. Nei casi più gravi, dove l’asma viene appunto chiamata asma grave o asma severa, i suoi attacchi possono causare insufficienza respiratoria grave, richiedere ricoveri ospedalieri e portare alla morte del paziente.
Quando serve rivolgersi al medico
L’asma è una patologia che in alcuni casi può sfociare in attacchi o condizioni che richiedono trattamenti più profondi per essere curati e/o tenuti sotto controllo. Alcune situazioni e/o condizioni che dovrebbero far suonare un campanello d’allarme sulla necessità di consultare un medico e procedere con le relative terapie e metologie diagnostiche sono:
- sintomatologia sempre più frequente e grave;
- limitazione o impossibilità nello svolgere le normali attività quotidiane;
- peggioramento della qualità del sonno con relativi disturbi respiratori;
- inefficacia dei farmaci utilizzati;
- utilizzo sempre più frequente dell’inalatore rapido.
Quando si verificano condizioni come:
- difficoltà di deambulazione per problemi di scarso fiato;
- difficoltà nel parlato per problemi di scarso fiato;
- presenza di cianosi (unghie o labbra di colore blu/violaceo);
è necessario e consigliato rivolgersi al pronto soccorso.
Come si cura l'asma bronchiale allergica
Il trattamento dell’asma allergica dipende da vari fattori, generalmente è una patologia che viene affrontata attraverso trattamento farmacologico per stabilizzare e ridurre la sintomatologia nel corso del tempo e durante le fasi acute.
Esistono appositi farmaci (broncodilatatori e corticosteroidi) specifici per questa condizione, che vengono inalati attraverso la gola con appositi nebulizzatori.
La cura dell’asma bronchiale allergica passa, inoltre, fondamentalmente attraverso l’eliminazione del contatto con gli allergeni responsabili degli attacchi di asma, talvolta attraverso modifiche degli stili di vita e delle condizioni quotidiane dei soggetti. Un consiglio che vale sempre per chi soffre di questa patologia è quello di osservare costantemente una corretta igiene personale e dei contesti lavorativi e abitativi, un fattore che può attenuare periodicità e frequenza degli attacchi di asma allergica.
Autore
Osmosia s.r.l.