La tosse è un meccanismo di protezione delle vie aeree. Può essere il sintomo di patologie acute, come infezioni delle prime vie aeree, e di patologie croniche, dell’apparato respiratorio o di altro tipo. Viene distinta in tosse secca e produttiva. Per trattare la tosse occorre trattare la causa scatenante.

Indice
  • 1 Descrizione della tosse
  • 2 La tosse acuta e cronica
  • 3 Come si presenta la tosse
  • 4 Come si diagnostica la tosse
  • 5 Come si cura la tosse
  • 6 Fonti

Descrizione della tosse

La tosse è un meccanismo di difesa innescato dal corpo per proteggere le vie respiratorie espellendo il muco e quanto è in esso intrappolato. È un sintomo di molte malattie, principalmente malattie dell’apparato respiratorio, ma non solo.

Il meccanismo della tosse si basa sull’espulsione repentina e violenta di aria dalle basse vie respiratorie: l’aria accumulata nei polmoni viene spinta fuori attraverso la glottide (la fessura che si trova tra le corde vocali all’interno della laringe) dalla contrazione dei muscoli del torace e dell’addome. Si possono distinguere quattro fasi: la fase inspiratoria (la glottide si apre e viene rapidamente inspirato un certo volume d’aria), la fase compressiva (la glottide si chiude e i muscoli addominali ed espiratori si contraggono, aumentando la pressione nei polmoni), la fase espiratoria (la glottide e l’epiglottide, la membrana che chiude la laringe quando si deglutisce, si aprono improvvisamente e l’aria fuoriesce in modo esplosivo), la fase di cessazione (i muscoli si rilassano).

I muscoli che cooperano all’atto della tosse sono controllati da un centro nervoso specializzato. L’albero respiratorio (trachea, bronchi, bronchioli) contiene dei recettori che rispondono a stimoli di varia natura, tra cui agenti irritanti (polvere, gas, fumo, smog), aria molto calda molto fredda o molto secca, corpi estranei ed infiammazione dell’apparato respiratorio. La tosse può essere scatenata anche da un disagio psicologico (tosse somatica o tosse nervosa, in passato indicata come tosse psicogena).

La tosse acuta e cronica

La tosse viene distinta in acuta e cronica:

  • La tosse acuta dura meno di 3 settimane. La causa più comune di tosse acuta solo le infezioni delle prime vie respiratorie (raffreddore, influenza, ecc.), ma può essere causata anche da una polmonite o dall’inalazione di un corpo estraneo (più frequentemente nei bambini).
  • La tosse cronica dura più di 3 settimane. Tra le cause della tosse cronica vi sono patologie croniche dell’apparato respiratorio (come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, l’asma, la fibrosi polmonare, le pneumoconiosi e la fibrosi cistica). In alcuni casi la tosse può persistere a lungo anche dopo che l’infezione batterica o virale è stata debellata (tosse postinfettiva).

La tosse cronica è un sintomo frequente nel fumatore. Possono manifestarsi con la tosse le neoplasie del polmone e del mediastino (la parte centrale della cavità toracica, compresa tra i polmoni), lo scompenso cardiaco e la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE). Una tosse secca e persistente può essere un effetto collaterale dei farmaci ACE-inibitori, utilizzati per trattare l’ipertensione arteriosa.

Per approfondire: Tosse da reflusso: come riconoscerla e curarla?

Come si presenta la tosse

La principale distinzione che viene fatta è tra tosse secca e tosse grassa.

  • la tosse secca, o improduttiva, non si accompagna alla produzione di secrezioni, può essere stizzosa;
  • la tosse grassa, o più correttamente tosse produttiva, è accompagnata dalla produzione di secrezioni (ciò che viene comunemente chiamato “catarro”) che può essere eliminato attraverso la bocca (espettorato). Quando l’espettorato contiene tracce di sangue si parla di emoftoe.

La tosse da reflusso gastroesofageo tende a manifestarsi di notte, quando il paziente è disteso e i succhi gastrici riescono a risalire fino a raggiungere le vie respiratorie.

Come si diagnostica la tosse

Il medico valuta la presenza della tosse e le sue caratteristiche durante l’esame obiettivo.

Per ipotizzare la possibile causa della tosse il medico raccoglie l’anamnesi del paziente, vale a dire si informa su elementi rilevanti come recenti infezioni respiratorie, allergie, esposizione ad agenti irritanti o utilizzo di ACE-inibitori. Verifica la presenza di altri sintomi come:

  • febbre;
  • mal di gola;
  • difficoltà a respirare (dispnea);
  • respiro accelerato (tachipnea);
  • dolore toracico;
  • perdita di liquido o muco dal naso (rinorrea, indicata comunemente come “naso che cola”);
  • bruciore di stomaco.

Dispnea, emottisi (emissione dalla bocca di sangue proveniente dalle vie respiratorie), febbre persistente e perdita di peso sono considerati segnali di allarme.

Fatto ciò, egli ispeziona il naso e la gola. Lo scolo retronasale è una delle cause più frequenti di tosse e si manifesta con muco nella faringe, congestione nasale e sensazione che qualcosa di liquido refluisca verso la faringe. Procede quindi con l’auscultazione del torace per valutare i rumori respiratori (crepitii, sibili). Anche la percussione e la palpazione del torace possono fornire indicazioni utili alla diagnosi.

Se è necessario il medico prescrive degli esami diagnostici come la radiografia del torace, la tomografia computerizzata del torace (TC) o la fibrobroncoscopia. La diagnosi di tosse somatica è una diagnosi di esclusione: vanno escluse tutte le possibili cause note.

Come si cura la tosse

Il trattamento della tosse consiste nel trattamento della sua causa o nella rimozione dei fattori scatenanti (inquinanti ambientali, fumo, allergeni, ecc). In alcuni casi il medico può prescrivere una terapia con farmaci sedativi della tosse (es. codeina, levodropropizina) che agiscono sul centro nervoso della tosse o sui recettori. Non ci sono prove certe che mucolitici ed espettoranti siano veramente efficaci.

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Osmosia s.r.l.

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