L’ascesso perianale è un’infezione batterica localizzata superficialmente sotto la cute della regione intorno all’ano. Macroscopicamente si presenta sotto forma di un nodulo di colore rosso e di consistenza molle.

L’ascesso e la fistola anorettale sono inclusi tra le malattie più comuni riscontrate negli adulti, ed in particolare l’ascesso perianale è ritenuto la fase acuta di un’infezione anorettale la cui evoluzione cronica è rappresentata dalla fistola anale: infatti, circa il 40% degli ascessi evolve in fistola. Queste due condizioni morbose hanno in comune l’anatomia, l’eziologia, la fisiopatologia, la morbilità, e la terapia; per questo motivo è opportuno identificarli come un’unica entità nosologica.

Indice
  • 1 Quali sono le cause dell’ascesso perianale?
  • 2 Quali sono i sintomi dell’ascesso perianale?
  • 3 Come si esegue la diagnosi di ascesso perianale?
  • 4 Come si cura l’ascesso perianale?
  • 5 Quali sono le complicazioni dell’ascesso perianale?
  • 6 Fonti

Quali sono le cause dell’ascesso perianale?

L’ascesso perianale riconosce come causa un’infezione batterica delle ghiandole anali, che sono delle strutture anatomiche di piccole dimensioni, non visibili a occhio nudo, che sono localizzate nel canale anale tra i due sfinteri anali, quello interno e quello esterno. La loro funzione è quella di produrre muco lubrificante per facilitare il passaggio delle feci.

La comparsa di un ascesso perianale può essere favorita da alcune condizioni, tra le quali si possono annoverare:

È importante notare che l’igiene personale e la sedentarietà, chiamati in causa in passato come possibili agenti eziologici dell’ascesso perianale, non giocano invece alcun ruolo nell’insorgenza di questo processo morboso.

Quali sono i sintomi dell’ascesso perianale?

I sintomi dell’ascesso perianale sono in genere locali e comprendono:

  • arrossamento cutaneo;
  • gonfiore nella regione intorno all’ano;
  • dolore che aumenta con la defecazione. Tale dolore può assumere un carattere pulsante e, solitamente, è il sintomo principale lamentato dal malato.

Talvolta possono essere presenti anche manifestazioni cliniche generali tra le quali febbre, tachicardia e malessere.

Quando l’ascesso evolve verso una rottura spontanea, il paziente può avvertire una sensazione di sollievo legata alla fuoriuscita di materiale purulento dalla cavità ascessuale e quindi alla diminuita pressione esercitata sui tessuti circostanti.

Come si esegue la diagnosi di ascesso perianale?

Solitamente, al fine di effettuare la diagnosi di ascesso perianale, è sufficiente l’esame obiettivo del paziente e l’ispezione rettale, che deve essere eseguita con molta cautela, avvalendosi eventualmente dell’anestesia. Raramente è necessario ricorrere a indagini diagnostiche per immagini, che possono comunque tornare utili, come ad esempio la tomografia assiale computerizzata.

Individuare precocemente la presenza di un ascesso perianale è molto importante per procedere con tempestività al suo trattamento prima che l’infezione si diffonda o si cronicizzi in una fistola.

Come si cura l’ascesso perianale?

La terapia di un ascesso perianale richiede il drenaggio urgente e adeguato della raccolta purulenta, tenendo conto delle sue dimensioni. Quando è superficiale, si può eseguire il trattamento anche in pronto soccorso o in uno studio medico attrezzato, qualora invece le dimensioni ascessuali fossero importanti o la sua sede fosse particolarmente profonda, è necessario intervenire chirurgicamente in sala operatoria e con anestesia spinale o generale.

Non è possibile una cura basata unicamente sull’impiego di antibiotici perché la struttura della parete della cavità ascessuale contiene vasi sanguigni, spesso necrotici, che impediscono la penetrazione dei farmaci al suo interno, risultando pertanto inefficaci. La terapia antibatterica, unitamente all’opportuno drenaggio chirurgico, ha senso nella cura di pazienti diabetici, obesi e/o immunocompromessi (come ad esempio per via della chemioterapia, o di cure post-trapianto di organi).

Nei casi in cui, dopo l’intervento operatorio, il paziente continui a manifestare segni di infezione, quali ad esempio una conta leucocitaria elevata o febbre, è buona norma procedere ad una revisione chirurgica, piuttosto che continuare con la somministrazione di antibiotici.

Quando l’ascesso è di grandi dimensioni oppure di forma particolare, per esempio a ferro di cavallo, per poterlo svuotare è opportuno eseguire più incisioni piuttosto che una sola di maggiori dimensioni. I drenaggi posizionati dal chirurgo per favorire lo svuotamento del materiale purulento e la guarigione vengono rimossi in genere dopo 2 o 3 settimane.

Quali sono le complicazioni dell’ascesso perianale?

Un ascesso perianale non trattato o non correttamente curato può cronicizzarsi con comparsa di fistola perianale, estendendosi ai tessuti circostanti aumentando di volume, causando dolore e compromettendo la qualità di vita del soggetto malato.