La diverticolite è una condizione clinica che si manifesta attraverso un’infiammazione dei diverticoli, piccole estroflessioni che possono formarsi nel rivestimento dell’intestino, soprattutto nel colon. Questo genera una serie di sintomi gastrointestinali come dolore, nausea e costipazione. Rimedi contro la diverticolite lieve possono essere riposo, cambiamenti nella dieta e antibiotici. La diverticolite grave o ricorrente, invece, può richiedere un intervento chirurgico.

Contesto anatomo-funzionale

Un accenno anatomico è necessario per capire quale sia la differenza tra “diverticoli“, “diverticolosi” e “diverticolite“.

La diverticolite ha sede all’interno dell’intestino, l’ultima porzione dell’apparato digerente in cui il cibo entra dopo essere stato nello stomaco. Lo scopo di questa componente anatomica è quello di assorbire acqua, sali e nutrienti. L’intestino è diviso in tenue (la porzione iniziale) e crasso (la porzione finale): in particolare l’intestino crasso è costituito da tre parti distinte, ovvero cieco, colon e retto.

Il colon, in particolare, che è la porzione di intestino deputata principalmente all’assorbimento di acqua e sali, piuttosto che di nutrienti, è a sua volta composto da un solo strato muscolare circolare interno, che aiuta il passaggio del materiale fecale e, per una serie di fattori tra cui l’invecchiamento, l’alimentazione scorretta, il fumo di sigaretta, uno stile di vita sedentario e alcuni farmaci, possono formarsi in questa sede delle estroflessioni di tessuto, dette diverticoli.

Tipicamente queste strutture, che sembrano dei veri e propri “sacchetti“, si formano in file parallele alle taeniae coli, piccole porzioni di tessuto muscolare longitudinali al colon. I diverticoli sono comuni, soprattutto dopo i 40 anni, e raramente causano problemi di tipo clinico: la condizione per cui si formano i diverticoli si chiama diverticolosi.

Quando, invece, uno o più diverticoli si infiammano o in alcuni casi si infettano, si verifica la diverticolite.

Descrizione della diverticolite

Quando uno o più diverticoli si infiammano o in alcuni casi si infettano, si verifica la diverticolite.

L’infiammazione è un meccanismo di difesa del nostro corpo in presenza di un danno, potenziale o effettivo, in cui intervengono diversi fattori: in linea generale, quando è in atto un’infiammazione, o flogosi, si ha una condizione di gonfiore, di arrossamento dovuto al richiamo di sangue, di accumulo di liquidi e di dolore nella zona interessata. Non è stato chiarito del tutto come si sviluppi la diverticolite, ma diverse teorie concordano nell’attribuire la causa all’eventuale presenza di feci disidratate nei diverticoli, che, bloccandosi in sede, generano l’infiammazione.

Epidemiologia della diverticolite

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la diverticolosi è presente in circa il 10% della popolazione, può comparire a qualsiasi età (anche se l’età avanzata è un fattore di rischio, insieme a un’alimentazione scorretta). Le donne hanno una probabilità doppia rispetto agli uomini di sviluppare diverticoli.

Il 4% delle persone con diverticolosi, nel corso della loro vita svilupperà la diverticolite.

Sintomi e complicanze della diverticolite

Mentre la diverticolosi è generalmente asintomatica, la diverticolite presenta i seguenti sintomi:

  • dolore addominale costante e persistente per giorni, solitamente localizzato nella zona dell’addome in basso a sinistra;
  • nausea e vomito;
  • febbre;
  • tensione addominale;
  • costipazione;
  • stanchezza e sensazione di malessere.

Un quarto delle persone con diverticolite sviluppa complicanze, tra cui:

  • sanguinamento dei diverticoli;
  • perforazione dei diverticoli;
  • formazioni di ascessi (accumulo di pus) e fistole (comunicazione anomala tra due porzioni dell’intestino);
  • infiammazione o infezioni a carico dell’apparato urinario;
  • ostruzione intestinale;
  • peritonite (l’infiammazione del peritoneo, la membrana che circonda l’apparato digerente).

Diagnosi della diverticolite

La diverticolite viene accertata attraverso i seguenti esami:

  • tomografia computerizzata dell’addome, esame che sfrutta i raggi X e offre un’immagine del tessuto interessato su tutti i piani di rotazione: grazie alla sua elevata sensibilità e specificità, questo esame è ritenuto il migliore per diagnosticare la diverticolite;
  • ecografia transaddominale: esame che, attraverso gli ultrasuoni, consente di ottenere un’immagine strutturale della porzione corporea interessata;
  • analisi del sangue e delle urine, per scongiurare la presenza di un’infezione;
  • colonscopia, esame endoscopico che, grazie a una sonda, è in grado di offrire immagini dell’interno di un organo.

Trattamento della diverticolite

Il trattamento della diverticolite dipende dalla gravità della condizione clinica stessa: spesso è sufficiente trattarla con degli antibiotici per le infezioni e del paracetamolo per diminuire il dolore. È consigliata anche una dieta liquida, in attesa che l’intestino guarisca dalle ferite. In caso di complicazioni, è probabile che il paziente venga ricoverato in ospedale, dove verrà sottoposto a somministrazione di antibiotici endovena e a un drenaggio (attraverso l’inserzione di un catetere, un tubicino lungo e flessibile) dell’ascesso.

Se dovessero essere presenti complicanze ancora più gravi, o se il paziente ha avuto più episodi di diverticolite o un sistema immunitario debole, esso potrà essere sottoposto a un intervento chirurgico. In particolare:

  • resezione intestinale primaria, tramite procedura mini-invasiva: vengono rimosse le porzioni con diverticoli dell’intestino e collegate quelle sane;
  • resezione intestinale con colostomia, procedura chirurgica che prevede una vera e propria deviazione del tratto finale dell’apparato digerente: la porzione interessata dai diverticoli viene resecata, la restante parte dell’intestino è connessa a un sacchetto.

La diverticolite, quindi, è una conseguenza della diverticolosi, ed è una condizione clinica in cui si ha un’infiammazione delle estroflessioni che si generano nel tessuto muscolare del colon, causando dolore e problemi all’apparato digerente.

Fonti

  • Diverticolite – Istituto Superiore di Sanità;
  • Diverticulitis – Mayo Clinic;
  • Strate LL, Morris AM. Epidemiology, Pathophysiology, and Treatment of Diverticulitis. Gastroenterology. 2019 Apr;156(5):1282-1298.e1. doi: 10.1053/j.gastro.2018.12.033. Epub 2019 Jan 17. PMID: 30660732; PMCID: PMC6716971.
  • You H, Sweeny A, Cooper ML, Von Papen M, Innes J. The management of diverticulitis: a review of the guidelines. Med J Aust. 2019 Nov;211(9):421-427. doi: 10.5694/mja2.50276. Epub 2019 Jul 28. PMID: 31352692.