Polipi endometriali
I polipi endometriali sono tumori generalmente benigni che si formano nel corpo dell’utero. Un polipo è una piccola massa anomala che sporge dalla membrana mucosa che riveste l’interno di un organo cavo. Può essere peduncolato, ossia attaccato alla parete tramite un peduncolo (una sorta di corto “gambo”), oppure sessile, cioè privo di peduncolo. I polipi endometriali sono i più comuni tra i polipi uterini (maggiori informazioni sulle altre tipologie di polipi uterini sono riportate nella scheda dedicata all’argomento).
- 1 Descrizione dei polipi endometriali
- 2 Epidemiologia e origine dei polipi endometriali
- 3 Polipi endometriali: sintomi e caratteristiche
- 4 Come si diagnosticano i polipi endometriali
- 5 Come si curano i polipi endometriali
- 6 Fonti
Descrizione dei polipi endometriali
I polipi endometriali sono grandi da pochi millimetri fino a pochi centimetri. Possono crescere in qualunque punto della cavità uterina: parete posteriore, parete anteriore e fondo dell’utero. In alcuni casi sono presenti più polipi contemporaneamente. Il rischio di sviluppare polipi endometriali è più alto per le donne che soffrono di diabete mellito, ipertensione arteriosa, obesità e per quelle che assumono tamoxifene (un farmaco usato per la terapia ormonale del tumore al seno) o la terapia ormonale sostitutiva. L’incidenza dei polipi endometriali aumenta con l’età, ha un picco tra i 40 e i 50 anni e poi declina dopo la menopausa.
I polipi endometriali sono quasi sempre benigni, tuttavia una piccola percentuale di essi va incontro a trasformazione maligna. In base ai dati riportati nella letteratura scientifica minore è l’età della donna minore è la probabilità che sviluppi un polipo maligno. Le donne entrate in menopausa hanno un rischio di sviluppare un polipo endometriale maligno più elevato delle donne in età fertile. Sono più frequentemente maligni i polipi uterini che danno sintomi.
I polipi endometriali sono un problema rilevante nell’infertilità femminile. Si è visto che questi polipi sono più frequenti nelle donne che hanno problemi di concepimento, specialmente in quelle che soffrono di endometriosi. Secondo alcune ricerche i polipi endometriali interferiscono con l’impianto dell’embrione e aumentano il rischio di aborto spontaneo.
Epidemiologia e origine dei polipi endometriali
Non si sa con esattezza quanto siano comuni nella popolazione femminile perché i polipi endometriali spesso non danno nessun sintomo. Gli studi scientifici parlano di una percentuale che varia tra il 7,8% e il 50% delle donne. I polipi asintomatici vengono scoperti casualmente durante una visita o un esame ginecologico. L’introduzione di tecniche ecografiche più sensibili e l’uso più frequente dell’ecografia transvaginale sta aumentando il numero delle diagnosi di polipi uterini.
Non si conosce l’origine di queste lesioni, si pensa che la loro insorgenza possa dipendere da fattori quali un’infiammazione cronica, una congestione localizzata dei vasi sanguigni o una risposta anomala locale agli ormoni.
Polipi endometriali: sintomi e caratteristiche
Molti polipi endometriali non danno sintomi e vengono scoperti durante una visita ginecologica. Il segno più frequente della presenza di un polipo endometriale è un sanguinamento uterino anomalo, che può presentarsi dopo un rapporto sessuale, nel periodo che intercorre tra due mestruazioni successive o dopo che la donna è già entrata in menopausa. Alcune donne con polipi endometriali soffrono di dolori addominali. Nelle donne entrate in menopausa altri sintomi possibili sono perdite vaginali anomale e, se le pazienti assumono una terapia ormonale sostitutiva, sanguinamenti irregolari o abbondanti.
Come si diagnosticano i polipi endometriali
I polipi endometriali vengono identificati mediante esame pelvico, ecografia transvaginale, isterosonografia o isterosalpingografia. Il decimo giorno del ciclo mestruale è il più favorevole per la diagnosi perché l’endometrio è più sottile e il polipo è più sporgente. La diagnosi viene confermata mediante isteroscopia, un esame che consente anche di effettuare un prelievo di tessuto (biopsia) per valutare la natura della lesione.
Come si curano i polipi endometriali
Il trattamento standard per i polipi endometriali è la polipectomia isteroscopica. In alcuni casi dopo la rimozione del polipo viene effettuato il curettage endometriale (conosciuto anche come “raschiamento”, una procedura in cui si asporta una porzione di endometrio con una specie di cucchiaio tagliente chiamato curetta) e si esegue un esame istopatologico per escludere che vi siano cellule cancerose.
Se un polipo endometriale debba essere sempre asportato o meno è un tema controverso. I polipi più piccoli possono regredire spontaneamente. In linea di massima se un polipo non dà nessun sintomo, è di piccole dimensioni e la donna è giovane si può considerare di non rimuoverlo e di monitorarlo nel tempo, se invece il polipo è grande, crea disturbi alla paziente o la donna è in postmenopausa si interviene con la rimozione chirurgica. Si è visto che la polipectomia, indipendentemente dalle dimensioni del polipo, aumenta le probabilità di una gravidanza nelle donne che non presentano altre condizioni legate all’infertilità se non polipi endometriali sintomatici. In generale se sono presenti polipi endometriali si procede alla loro rimozione prima della fecondazione in vitro.
Fonti
- Tanos V, Berry KE, et al. The management of polyps in female reproductive organs. Int J Surg. 2017;43:7-16. doi:10.1016/j.ijsu.2017.05.012;
- Marnach ML, Laughlin-Tommaso SK. Evaluation and management of abnormal uterine bleeding. Mayo Clin Proc. 2019;94(2):326-335. doi:10.1016/j.mayocp.2018.12.012;;
- Munro MG. Uterine polyps, adenomyosis, leiomyomas, and endometrial receptivity. Fertil Steril. 2019;111(4):629-640. doi:10.1016/j.fertnstert.2019.02.008;
- Ludwin A, Lindheim SR, et al. Removal of uterine polyps: clinical management and surgical approach. Climacteric. 2020;23(4):388-396. doi:10.1080/13697137.2020.1784870.