L’isterosalpingografia è un esame radiologico in cui viene valutata la morfologia dell’utero femminile, in particolare la pervietà delle tube di Falloppio (i canali che connettono le ovaie con l’utero), fondamentali nella vita riproduttiva di una donna. Per questo motivo l’esame diagnostico rappresenta una procedura radiologica fondamentale nello studio dell’infertilità, ed è eseguito di frequente nella medicina riproduttiva.

Indice
  • 1 Descrizione dell'isterosalpingografia
  • 2 Come si esegue l’isterosalpingografia?
  • 3 A cosa serve l’isterosalpingografia?
  • 4 Quali sono i rischi e le complicanze dell’isterosalpingografia
  • 5 Fonti

Descrizione dell'isterosalpingografia

L’isterosalpingografia consiste nell’infusione all’interno dell’utero, grazie a un catetere, di un liquido di contrasto radio-opaco a cui segue un’osservazione della cavità uterina attraverso una radiografia.

La radiografia è una pratica diagnostica che sfrutta il modo in cui i raggi X, radiazioni elettromagnetiche come la luce visibile o gli ultrasuoni utilizzati in tecniche diagnostiche come l’ecodoppler, colpiscono un rilevatore

Nell’isterosalpingografia, l’immagine radiologica viene ottenuta con la fluoroscopia, una particolare tecnica in grado di osservare il movimento di liquidi all’interno di un tessuto, e con un liquido di contrasto radio-opaco, in grado cioè di non farsi attraversare dai raggi X. In questo modo è possibile osservare come la cavità uterina si riempia di liquidi e se il mezzo di contrasto viene rilevato anche nelle tube di Falloppio, indicandone la pervietà.

Come si esegue l’isterosalpingografia?

Solitamente l’isterosalpingografia viene eseguita nella prima metà del ciclo mestruale, dal momento che in questa fase l’endometrio (il rivestimento interno dell’utero) è più sottile e le immagini radiologiche sono meglio interpretabili. Inoltre, in questa fase del ciclo mestruale è meno probabile l’insorgenza di una gravidanza, principale controindicazione per questo esame: proprio per questo viene sconsigliato di avere rapporti sessuali non protetti nei 10 giorni precedenti a un’isterosalpingografia.

L’esame dura circa 30 minuti. La paziente viene fatta sdraiare su di un tavolo radiografico, in cui sono presenti i tubi che emettono i raggi X e un rilevatore, mentre nella sala d’esame è presente un computer che elabora i dati e un monitor che, in tempo reale, fornisce l’immagine radiologica. Il Medico, aiutandosi con uno speculum, strumento che serve anche durante l’esecuzione del pap test, inserisce nel canale vaginale un catetere, cioè un piccolo tubicino flessibile che infonde il mezzo di contrasto all’interno dell’utero. A questo punto viene eseguita la radiografia.

A cosa serve l’isterosalpingografia?

L’isterosalpingografia viene utilizzata soprattutto in medicina riproduttiva in caso si abbiano problemi nel concepimento. Grazie a tale test si può rilevare se nelle tube di Falloppio vi siano delle occlusioni che ostacolerebbero il passaggio del liquido seminale verso l’ovulo, o impedirebbero a un ovulo fecondato di arrivare fino all’utero. Questo esame, infatti, consente di individuare anomalie dell’utero e delle tube di Falloppio, tra cui:

  • polipi uterini e delle tube;
  • fibromi uterini;
  • anomalie congenite all’utero;
  • lesioni maligne o tumori uterini;
  • chiusura delle tube;
  • lesioni delle tube.

Quali sono i rischi e le complicanze dell’isterosalpingografia

L’isterosalpingografia è un esame non molto invasivo e generalmente indolore. La principale controindicazione, tuttavia, è la presenza di una possibile gravidanza durante l’esame, in quanto i raggi X sono radiazioni ionizzanti che possono nuocere ai tessuti dell’embrione in via di sviluppo. Altre eventuali complicanze che possono verificarsi durante isterosalpingografia, più o meno significative e più o meno rare sono:

  • contrazioni dell’utero e sensazione di fastidio dovuti all’introduzione del mezzo di contrasto all’interno della cavità uterina;
  • leggero spotting vaginale ovvero perdite di sangue che possono verificarsi nei giorni successivi alla procedura;
  • infezione post-procedurale causata dalla manovra del test di isterosalpingografia;
  • perforazione uterina, sebbene questa complicanza risulti essere piuttosto rara;
  • reazione allergica ai mezzi di contrasto, anche questa complicanza è molto rara, soprattutto considerando i mezzi di contrasto utilizzati oggi per questo esame.

Per approfondire la conoscenza su altre procedure diagnostiche in ambito ginecologico, consultate le schede sull’isterosonografia e sul pap test.

Fonti

  • Radiologyinfo.org – Hysterosalp;
  • ASST Settelaghi;
  • Chalazonitis, A., Tzovara, I., Laspas, F., Porfyridis, P., Ptohis, N., & Tsimitselis, G. (2009). Hysterosalpingography: Technique and Applications. Current Problems in Diagnostic Radiology, 38(5), 199–205. doi:10.1067/j.cpradiol.2008.02.003;
  • Olivetti L., Grazioli L., Mazza G.C. (2008) Apparato genitale femminile: anatomia normale radiologica. In: Diagnostica per immagini dell’apparato urogenitale. Springer, Milano;
  • Simpson WL Jr, Beitia LG, Mester J. Hysterosalpingography: a reemerging study. Radiographics. 2006 Mar-Apr;26(2):419-31. doi: 10.1148/rg.262055109. PMID: 16549607.