Il tumore al polmone (o tumore polmonare) è una neoplasia che interessa i polmoni, gli organi fondamentali per la respirazione. Il tumore al polmone è la prima causa di decesso per cancro in Italia e nel mondo.

Nella stragrande maggioranza dei casi l’insorgenza di questo tumore è riconducibile al fumo di tabacco ed è più frequente in individui di sesso maschile. In circa il 95% dei casi i tumori del polmone hanno origine dalla trasformazione maligna delle cellule epiteliali che rivestono bronchi, bronchioli e alveoli polmonari.

Indice
  • 1 Tipologie di tumore al polmone
  • 2 I fattori di rischio per il tumore al polmone
  • 3 Come si presenta il tumore al polmone
  • 4 Come si diagnostica il tumore al polmone
  • 5 Come si cura il tumore al polmone
  • 6 Fonti

Tipologie di tumore al polmone

Esistono diversi tipi di tumore al polmone. La principale distinzione viene fatta tra microcitoma o carcinoma polmonare a piccole cellule (solitamente abbreviato in SCLC, dall’inglese Small Cell Lung Cancer) e carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC, Non-Small Cell Lung Cancer). I tumori polmonari non a piccole cellule rappresentano complessivamente circa l’85% di tutti i tumori polmonari, mentre i microcitomi rappresentano il 10-15%. Il mesotelioma è un tumore che si sviluppa in corrispondenza dei polmoni, ma non è propriamente un tumore polmonare perché ha origine da un tessuto diverso, la pleura.

In base ai dati pubblicati dall’AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) nel 2020, ogni anno in Italia vengono diagnosticati quasi 41.000 casi di tumore al polmone, di cui circa 28.000 negli uomini e 13.000 nelle donne. Si stima che un uomo su 10 e una donna su 35 sviluppino un tumore polmonare nel corso della vita. Questa neoplasia è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la seconda nelle donne ed in totale provoca 34.000 decessi in un anno. Considerando insieme SCLC e NSCLC, a 5 anni dalla diagnosi sono ancora vivi il 15% degli uomini e il 19% delle donne.

In Italia lo screening per il tumore polmonare, che si è dimostrato efficace nel ridurre la mortalità, non rientra ancora tra i programmi di screening offerti dal Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia è possibile accedervi attraverso alcuni studi di screening organizzati dai principali centri oncologici. È destinato ai forti fumatori di età superiore ai 50-55 anni e viene effettuato mediante tomografia computerizzata a basso dosaggio (LDCT, dall’inglese low-dose computed tomography).

I fattori di rischio per il tumore al polmone

Il più importante fattore di rischio per il tumore polmonare è il fumo di tabacco. Circa 8-9 casi di tumore polmonare su 10 sono causati dal fumo. Si stima che eliminando il consumo di tabacco si potrebbero evitare l’87% dei decessi per tumore polmonare negli uomini e il 65% dei decessi nelle donne.

Il rischio di ammalarsi aumenta in modo proporzionale al consumo di tabacco, sia in termini di quantità che in termini di durata. Smettere di fumare, a qualunque età, riduce notevolmente il rischio di ammalarsi. Il fatto che solo il 15% dei fumatori sviluppi un tumore suggerisce che esista anche una predisposizione genetica. È importante sottolineare che anche il fumo passivo aumenta il rischio di tumore.

Un altro fattore di rischio per il tumore al polmone è l’esposizione a cancerogeni chimici come l’amianto (asbesto), i metalli pesanti, il radon (un gas radioattivo presente nell’ambiente), il benzo(a)pirene e altri idrocarburi policiclici aromatici, che sono dei composti che si generano nella combustione incompleta di materiale organico.

Il tumore al polmone è raro prima dei 50 anni, raggiunti i quali il rischio aumenta con l’età. Sono maggiormente a rischio di sviluppare un tumore polmonare coloro che hanno una storia familiare di tumore del polmone e coloro che sono stati trattati con la radioterapia in corrispondenza del torace per curare un altro tumore.

Come si presenta il tumore al polmone

Il tumore al polmone in stadio iniziale spesso non presenta sintomi. Quando compaiono, i sintomi più frequenti sono:

  • tosse;
  • raucedine;
  • dispnea (fiato corto);
  • dolore al petto, soprattutto nel momento in cui si tossisce o si respira profondamente;
  • emottisi, cioè l’emissione di sangue dalle vie respiratorie con un colpo di tosse;
  • bronchite cronica;
  • polmoniti ricorrenti;
  • perdita di peso involontaria;
  • debolezza.

Come si diagnostica il tumore al polmone

La diagnosi del tumore polmonare si basa sulla diagnostica per immagini. Il primo esame che viene prescritto in presenza di sintomi che possono fare pensare a un tumore, soprattutto in un soggetto fumatore, è la radiografia del torace.

Come esami di approfondimento si utilizzano la tomografia computerizzata (TC) e la PET (tomografia a emissione di positroni). Per giungere a una diagnosi definitiva e per caratterizzare il tumore dal punto di vista istologico e molecolare si effettua una biopsia tramite fibrobroncoscopia o agoaspirato polmonare (o agobiopsia polmonare, eseguita inserendo un ago lungo e sottile tra le costole). Per la stadiazione del tumore può essere necessario eseguire una mediastinoscopia.

Come si cura il tumore al polmone

L’approccio terapeutico dipende dalle caratteristiche del tumore, dal suo stadio e dalle condizioni del paziente. Nel carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadi iniziali il trattamento di prima scelta è la chirurgia.

Se la malattia è avanzata o sono presenti metastasi si utilizza la chemioterapia, utile anche a ridurre il rischio di recidiva dopo la rimozione chirurgica del tumore. La radioterapia viene utilizzata da sola o assieme alla chemioterapia quando non è possibile intervenire chirurgicamente.

Se il tumore presenta mutazioni in geni specifici è possibile utilizzare le terapie a bersaglio molecolare, come gli inibitori delle tirosino-chinasi che agiscono su EGFR (per esempio erlotinib) o gli inibitori della tirosina chinasi ALK (per esempio alectinib). Un’importante opzione terapeutica introdotta negli ultimi anni è rappresentata dall’immunoterapia con gli inibitori dei checkpoint immunologici.

Nel microcitoma, generalmente scoperto già in fase metastatica, la terapia standard consiste nella chemioterapia. La radioterapia viene utilizzata in associazione alla chemioterapia, oppure dopo la chemioterapia, allo scopo di eliminare eventuali cellule tumorali residue, ridurre il rischio di metastasi a livello cerebrale oppure a scopo palliativo, ossia per alleviare i sintomi nei tumori più avanzati.

Fonti

  • Nasim F, Sabath BF, et al. Lung cancer. Med Clin North Am. 2019;103(3):463-473. doi:10.1016/j.mcna.2018.12.006
  • Hirsch FR, Scagliotti GV, et al. Lung cancer: current therapies and new targeted treatments. 2017;389(10066):299-311. doi:10.1016/S0140-6736(16)30958-8
  • Schabath MB, Cote ML. Cancer progress and priorities: lung cancer. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2019;28(10):1563-1579. doi:10.1158/1055-9965.EPI-19-0221
  • Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC) – Tumore del polmone