La fibroscopia, detta anche fibrobroncoscopia,è un tipo di endoscopia, cioè un esame che permette di visualizzare l’interno del corpo, che si esegue grazie ad un particolare strumento detto fibroscopio, dotato di fibre ottiche e capace di trasmettere, in tempo reale, l’immagine dei tessuti interni. La fibroscopia è molto utilizzata per osservare le vie aeree e digestive superiori (infatti spesso si parla di fibrolaringoscopia).

Indice
  • 1 Come si esegue la fibroscopia?
  • 2 Come si prepara il paziente alla fibroscopia?
  • 3 A cosa serve la fibroscopia?
  • 4 Quali sono i rischi e le complicanze della fibroscopia?
  • 5 Fonti

Come si esegue la fibroscopia?

La fibroscopia viene condotta con l’ausilio del fibroscopio, uno strumento costituito da un tubicino sottile e flessibile formato da fibre ottiche che sono in grado di trasmettere le immagini di ciò che il tubicino incontra nel suo percorso ed inviarle a un computer che le registra. Le immagini vengono quindi esaminate dal Medico in un secondo momento. Il Medico – generalmente un otorinolaringoiatra – introduce il fibroscopio nella cavità nasale, lo spinge delicatamente fino ad arrivare, passando per la faringe, alla laringe. Nel frattempo, vengono acquisite le immagini di tutto il tratto respiratorio superiore, mentre il paziente è in posizione di riposo, respira/inspira e mentre parla.

Come si prepara il paziente alla fibroscopia?

L’esame è ambulatoriale e non è richiesta una particolare preparazione del paziente, solo in alcuni casi, verrà chiesto al paziente di presentarsi a digiuno. La fibroscopia dura al massimo 30 minuti, è poco invasiva e generalmente indolore, anche se può provocare al paziente sensazione di nausea e fastidio; inoltre, l’esame può essere preceduto da una leggera anestesia locale effettuata mediante uno spray anestetico spruzzato nelle cavità nasali.

A cosa serve la fibroscopia?

La fibroscopia è un esame che serve a visualizzare i tessuti interni delle vie aeree e digestive superiori, in particolar modo dei seni nasali e della laringe. Anche le vie digestive superiori, come esofago e stomaco, possono essere analizzate tramite endoscopia con fibroscopio, ma il termine fibroscopia è generalmente utilizzato per indicare gli esami a carico delle vie aeree, in particolare i tessuti della laringe, delle corde vocali e della faringe.

L’esame fibroscopico permette di visualizzare in dettaglio la superficie dei tessuti analizzati, consentendo di individuare:

  • infiammazioni della mucosa;
  • polipi;
  • lesioni cancerose o masse tumorali;
  • ulcerazioni;
  • iperplasia delle adenoidi, ovvero l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche che si trovano nella parte posteriore del cavo orale.

Spesso la fibroscopia viene utilizzata come indagine diagnostica preliminare, prima di procedere a un intervento chirurgico a carico delle vie aeree superiori.

Grazie ai progressi tecnologici che hanno fatto evolvere le tecniche endoscopiche, oltre alla fibroscopia classica viene utilizzata anche la fibroscopia narrow band imaging (NBI) che tramite dei lettori ottici presenti sulla porzione apicale del tubicino endoscopico, permette una visione a maggior risoluzione dei tessuti interni, con una maggiore facilità di individuare eventuali lesioni e distinguere quelle maligne da quelle benigne; inoltre, questa procedure consente di osservare la vascolarizzazione sanguigna delle zone interessate.

Quali sono i rischi e le complicanze della fibroscopia?

La fibroscopia è un esame sicuro, poco invasivo e veloce, e non presenta particolari rischi o complicanze. L’esame provoca un leggero fastidio a causa dello sfregamento della fibra contro le mucose del naso e della faringe. Tuttavia, a volte si può verificare il sanguinamento delle cavità nasali dovuto all’inserimento e al maneggiamento del fibroscopio. Complicanze davvero significative sono rare con la fibroscopia, soprattutto se praticata da un Medico esperto. Eventuali complicanze più o meno importanti possono includere:

  • effetti collaterali tossici di anestetici locali;
  • depressione respiratoria e ipossiemia da eccessiva sedazione;
  • laringospasmo;
  • epistassi.

La fibroscopia, quindi, è una tecnica endoscopica che permette l’osservazione dei tessuti interni delle vie aeree e digestive superiori, in particolar modo della laringe e delle corde vocali. Per indagare gli altri tessuti dell’apparato respiratorio o dell’apparato digerente sono utilizzate comunque tecniche endoscopiche, come nel caso della gastroscopia.