Neoplasia (Tumore)
Una neoplasia, o tumore, consiste in una proliferazione incontrollata e senza una finalità precisa di cellule che presentano mutazioni del DNA. Ne esistono molte tipologie, più o meno aggressive. La diagnosi si basa su esami strumentali e sull’analisi di un campione di tessuto tumorale. I sintomi e i trattamenti, principalmente chirurgia, radioterapia e chemioterapia, dipendono dalla neoplasia.
- 1 Varie tipologie di tumori
- 2 Predisposizioni e cause dietro alle neoplasie
- 3 Come si presenta una neoplasia
- 4 Come si diagnostica una neoplasia
- 5 Come si cura una neoplasia
- 6 Fonti
Varie tipologie di tumori
Il termine neoplasia viene dal greco, letteralmente significa “nuova formazione”, ed è usato per indicare una patologia caratterizzata dalla crescita incontrollata di cellule anomale. La stessa patologia è chiamata anche tumore, un termine che viene dal latino e significa “gonfiore”. A seconda delle caratteristiche delle cellule e del tipo di crescita si distinguono “neoplasie benigne” (tumore benigno) e “neoplasie maligne” (tumore maligno), queste ultime hanno la capacità di invadere i tessuti circostanti e di dare origine a tumori secondari (metastasi) in altre parti del corpo. La parola cancro di solito viene usata per indicare un tumore maligno.
Esistono moltissimi tipi di neoplasie, almeno 200, quanti sono i tipi di cellule che compongono il corpo umano. Questo perché una neoplasia deriva dalla trasformazione di una cellula che ha accumulato delle mutazioni nel proprio DNA e qualunque cellula può andare incontro a trasformazione neoplastica. In realtà ogni tumore è una realtà unica: due tumori del polmone non sono mai identici, né lo sono due tumori del pancreas, in quanto le cellule che li formano hanno mutazioni diverse che conferiscono caratteristiche e comportamenti distinti. L’elemento comune a tutte le neoplasie è il fatto che le cellule che le compongono si comportano in modo “egoistico”: smettono di sottostare alle regole, continuando a moltiplicarsi anche se non sono utili all’organismo.
Predisposizioni e cause dietro alle neoplasie
All’insorgenza di una neoplasia contribuiscono numerosi fattori, tra cui una predisposizione genetica, gli stili di vita, l’ambiente in cui si vive e si lavora e l’età. Il cancro può colpire anche i bambini, ma è più comune quando si invecchia. Nel tempo, infatti, si vanno accumulando mutazioni del DNA, sia spontanee che dovute all’esposizione ad agenti cancerogeni: sostanze chimiche, radiazioni e anche agenti biologici (alcuni virus, batteri e parassiti). Possono passare molti anni tra l’esposizione a un cancerogeno e la comparsa del tumore. Gli stili di vita hanno un peso importante: alimentazione scorretta, sedentarietà, abitudine al fumo sono alcuni dei fattori di rischio per i tumori su cui è possibile intervenire. Alcune persone hanno una maggiore probabilità di sviluppare uno o più tipi di tumori perché hanno ereditato dei geni già mutati: anche se si parla di tumori ereditari non si eredita la malattia, ma il background genetico che favorisce l’insorgenza della malattia.
Una prima grossa distinzione tra i vari tipi di tumori è quella tra tumori ematologici (del sangue) e tumori solidi. I tumori ematologici comprendono leucemie, linfomi (linfoma di Hodgkin e linfomi non Hodgkin), mieloma e neoplasie mieloproliferative.
I tumori solidi comprendono i tumori che colpiscono gli organi e i tessuti solidi. Solitamente i nomi dei tumori benigni terminano con “oma”, quelli dei tumori maligni con “carcinoma” o “sarcoma” (a seconda che il tumore derivi da una cellula di tipo epiteliale o mesenchimale). Va precisato che gli aggettivi benigno e maligno non sono sinonimi di innocuo e mortale: ci sono casi in cui un tumore benigno può portare alla morte del paziente (per esempio perché cresce nella scatola cranica), mentre con gli opportuni trattamenti si può guarire da un tumore maligno. Le probabilità di guarigione dipendono da diversi fattori, tra cui lo stadio del tumore, cioè quanto è esteso il tumore e quanto si è diffuso nell’organismo al momento della diagnosi. Se un tumore viene scoperto quando è ai primi stadi la prognosi è più favorevole.
Come si presenta una neoplasia
I sintomi dipendono dal tipo di tumore. Possono dipendere dalla compressione della massa tumorale sulle strutture circondanti, dalla distruzione dell’architettura dell’organo interessato che non è più in grado di svolgere le proprie funzioni o dalla produzione di sostanze attive (es. ormoni) da parte del tumore che provocano effetti sull’organismo. Nei pazienti oncologici si osserva un indebolimento del sistema immunitario e, quando la malattia è avanzata, un generale deperimento dell’organismo detto cachessia.
Come si diagnostica una neoplasia
Una neoplasia, specialmente se è del tipo detto indolente perché cresce lentamente, può rimanere a lungo asintomatica. Quando il paziente presenta sintomi compatibili con una neoplasia, il medico prescrive una serie di accertamenti che possono includere emocromo, esami ematochimici e vari tipi di esami di diagnostica per immagini, come radiografia, ecografia, tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica (RM). Per la conferma della diagnosi e per la caratterizzazione del tumore è spesso necessario effettuare una biopsia, un prelievo di tessuto, su cui si esegue un esame istologico. Esami come la tomografia a emissione di positroni (PET) e la scintigrafia possono essere utili a valutare la diffusione della malattia.
Come si cura una neoplasia
Il trattamento delle neoplasie si basa tradizionalmente su tre pilastri: la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia. Quando è possibile l’intervento più risolutivo è la rimozione chirurgica del tumore. La radioterapia e la chemioterapia possono essere eseguite prima dell’intervento chirurgico (radioterapia e chemioterapia neo-adiuvanti) per ridurre la massa da operare o dopo l’intervento chirurgico (radioterapia e chemioterapia adiuvanti) per eliminare tutte le cellule tumorali rimaste e ridurre il rischio che il tumore si riformi a distanza di tempo. Quando la neoplasia è avanzata e sono presenti metastasi si ricorre alla radioterapia e alla chemioterapia.
I protocolli terapeutici dipendono dal tipo di tumore. Le ricerche sui meccanismi responsabili della proliferazione delle cellule tumorali hanno permesso di sviluppare terapie a bersaglio molecolare che agiscono in modo selettivo su tumori che presentano precise caratteristiche. In anni recenti, il trattamento di tumori che lasciavano poche probabilità di sopravvivenza è stato rivoluzionato dall’immunoterapia, un approccio terapeutico che sfrutta il sistema immunitario per combattere il tumore.