La cistoscopia è un esame diagnostico che consente l’esplorazione visiva delle pareti interne di uretra e vescica. È eseguita da un medico specializzato in urologia attraverso uno strumento chiamato cistoscopio.

A cosa serve la cistoscopia? 

La cistoscopia esamina l’interno della vescica e delle basse vie urinarie consentendo l’individuazione di eventuali anomalie o patologie a loro carico, quali:

  • polipi (anche impropriamente chiamati papillomi vescicali);
  • diverticoli;
  • calcoli;
  • stenosi uretrale;
  • cistopatie croniche;
  • tumori.

Questo esame inoltre rappresenta il test di riferimento per la diagnosi di tumore alla vescica, il quinto tumore più frequente tra la popolazione italiana e con una maggior percentuale di diffusione tra gli individui di sesso maschile.

In determinati casi la cistoscopia, oltre che a scopo diagnostico, può essere utilizzata a scopo operativo. Con l’uso di microstrumenti, infatti, permette anche di eseguire semplici interventi come l’asportazione di formazioni anomale, sia maligne che benigne, di trattare problemi urinari e di eseguire esami citologici e istologici prelevando piccole parti di tessuto da analizzare successivamente al microscopio.

Quando si fa la cistoscopia?  

Il paziente viene indirizzato all’esecuzione della cistoscopia dal Medico curante nel caso in cui nutra il sospetto di eventuali patologie o al riferire di segni e sintomi quali:

Inoltre, il Medico curante può ritenere necessaria l’esecuzione dell’esame anche alla presenza di fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza di cancro alla vescica come:

  • il fumo di tabacco, le sostanze cancerogene contenute nelle sigarette vengono espulse tramite l’urina infettando le pareti della vescica e del tratto urinario. Il fumo rappresenta la causa di insorgenza del tumore alla vescica in circa la metà dei casi, ed ha una maggiore frequenza negli uomini;
  • l’esposizione a sostanze chimiche industriali;
  • radioterapia e chemioterapia, eseguite per curare altri tipi di tumori;
  • infezioni croniche delle vie urinarie;
  • papilloma virus, l’agente patogeno dellinfezione da HPV.

Come si effettua la cistoscopia? 

La cistoscopia è eseguita tramite il cistoscopio, uno strumento flessibile a fibre ottiche, avente ad un’estremità una piccola telecamera e una fonte luminosa che viene introdotto delicatamente nell’uretra allo scopo di trasmettere le immagini su di un monitor. Il medico farà adagiare il paziente in posizione supina, facendogli piegare le ginocchia verso il petto ed applicherà un gel anestetizzante e lubrificante per facilitare l’inserimento del cistoscopio.

Durante l’esame l’uretra viene dilatata mediante l’introduzione di acqua sterile rendendo così più chiara e nitida l’esplorazione e l’osservazione

Se ritenuto necessario dal medico, durante la cistoscopia è possibile utilizzare altri strumenti utili in caso di biopsie, asportazione di calcoli o cauterizzazioni.

Preparazione alla cistoscopia  

In generale la cistoscopia non necessita di alcuna particolare preparazione preventiva, in determinati casi il medico può prescrivere una profilassi antibiotica.

È, inoltre, necessario rendere noto se si è in terapia con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici dal momento che potrebbero essere temporaneamente sospesi o sostituiti. Nel caso la cistoscopia fosse di tipo operativo e dovesse richiedere un’anestesia spinale o generale ed un breve ricovero ospedaliero sarà necessario seguire le indicazioni del medico, portare con sé gli esami del sangue e rimanere a digiuno nelle 12 ore che precedono l’intervento

La cistoscopia fa male? 

Di norma la cistoscopia è un esame di breve durata che può provocare fastidio e in qualche individuo un lieve dolore. A tal proposito viene di norma applicato un gel anestetico pochi minuti prima dell’esecuzione dell’esame, inoltre in certi pazienti più ansiosi può essere somministrato un leggero sedativo.

L’introduzione dell’acqua sterile può provocare la sensazione di necessità di urinare, che cesserà all’uscita del cistoscopio.

A cosa bisogna prestare attenzione dopo la cistoscopia? 

La cistoscopia non presenta rischi a lungo termine, ma nelle ore subito successive all’esame si possono verificare:

  • gonfiore uretrale;
  • difficoltà nella minzione;
  • urine di colore rosato;
  • sensazione di svuotamento incompleto della vescica.

Tali sintomi tendono a scomparire in breve tempo, in rari casi invece, è possibile la comparsa di nausea febbre e dolore persistente nell’urinare e quindi si rende  necessario contattare il medico

Fonti

  • AIRC;
  • Istituto Superiore di Sanità;
  • AIMAC;
  • Zayko MO, Velilla RE, Shurbaji MS. Condyloma Acuminata Presenting as Isolated Papillary Lesions in the Prostatic Urethra. Am J Case Rep. 2018 Dec 22;19:1522-1525.