Impedenziometria (BIA o Bioimpedenziometria)
L’impedenziometria è una tecnica relativamente semplice, rapida e poco invasiva, denominata più propriamente bioimpedenziometria (BIA), che permette di analizzare la composizione corporea valutando soprattutto la massa grassa e la massa magra (muscoli).
Poiché la percentuale di grasso corporeo costituisce un importante fattore di rischio per malattie croniche gravi come l’ipertensione arteriosa, la dislipidemia, il diabete mellito di tipo 2 e la malattia coronarica, la sua misurazione permette di agire attuando una serie di accorgimenti su base dietetica, fisica e/o farmacologica, necessari per la prevenzione delle complicanze. I risultati di questo esame sono immediatamente disponibili e riproducibili con un margine di errore inferiore all’1% su misurazioni ripetute. Si tratta di una metodica disponibile da poco più di un trentennio, in continua evoluzione, non molto costosa ed eseguibile con apparecchi portatili. Esistono altri sistemi per valutare la percentuale di grasso corporeo in condizioni di laboratorio controllate. Tra queste:
Queste ultime metodiche sono però costose e richiedono apparecchiature di grandi dimensioni.
Su quali principi si basa l’impedenziometria?
L’analisi BIA si basa sul principio per il quale la corrente elettrica passa attraverso il corpo umano a velocità diverse che dipendono dalla sua composizione, principalmente rappresentata da acqua. L’acqua si trova in due compartimenti: quello extracellulare, che ne contiene circa il 45% del totale, e quello intracellulare nel quale è presente circa il 55% della quantità idrica complessiva. Il corpo umano contiene però anche strutture non conduttrici, ad esempio il grasso, che si oppongono al passaggio della corrente. Il tessuto adiposo è molto meno conduttivo rispetto ai muscoli o alle ossa. L’analisi della conduttività elettrica viene poi tradotta in un numero.
Come si prepara il paziente all’impedenziometria?
Al fine di ottenere i migliori risultati è necessario che il paziente segua alcune indicazioni:
- il paziente deve astenersi dal consumo di alcol nelle 24 ore precedenti al test;
- il paziente deve evitare l’assunzione di caffeina, cibo e evitare esercizio fisico nelle 4 ore precedenti al test;
- il paziente è tenuto a bere da 2 a 4 bicchieri di acqua durante le due ore che precedono il test.
Il mezzo di conduzione nel corpo umano per il test di impedenziometria è rappresentato dall’acqua. Una standardizzazione della preparazione pre-test, praticata dall’operatore, ridurrà l’influenza della maggiore o minore condizione di idratazione del paziente sui risultati del test.
Quali sono i limiti dell’impedenziometria?
La BIA rimane comunque una tecnica di misurazione indiretta che si basa cioè sull’impiego di algoritmi i quali, per quanto ben elaborati, non rappresentano un sistema diretto di valutazione della situazione reale di una persona. I risultati ottenuti sono quindi strettamente dipendenti, oltre che dalle capacità dell’operatore, anche da altri fattori dei quali bisogna tener conto per non incorrere in errori non trascurabili. Tra gli elementi da prendere in considerazione ci sono:
- ambiente;
- etnìa;
- ciclo mestruale;
- condizioni mediche preesistenti;
- consumo di cibi e bevande;
- esercizio fisico.
Molti studi epidemiologici eseguiti su diverse popolazioni hanno fornito dati che permettono di considerare validi i valori ottenuti con la BIA, ma questa considerazione non vale però per altre popolazioni sulle quali non sono state eseguite le medesime indagini. Per questi motivi occorre prudenza nella valutazione delle misurazioni impedenziometriche e occorre una calibrazione specifica degli algoritmi, dove possibile, per interpretare correttamente i risultati.
Come si esegue l’impedenziometria?
La misurazione della bioimpedenza corporea può essere totale o segmentale. La prima è quella più comunemente utilizzata per la stima di interi compartimenti corporei e in genere viene eseguita posizionando gli elettrodi con tre approcci possibili:
- mano-piede, il più usato;
- piede-piede;
- mano-mano.
La misurazione della bioimpedenza segmentale può essere invece ottenuta utilizzando quattro protocolli che impiegano elettrodi con diverso voltaggio collocati in diversi distretti corporei.
Fonti
- Dehghan M, Merchant AT. Is bioelectrical impedance accurate for use in large epidemiological studies?. Nutr J. 2008;7:26. Published 2008 Sep 9;
- Colica C, Merra G, Gasbarrini A, De Lorenzo A, Cioccoloni G, Gualtieri P, Perrone MA, Bernardini S, Bernardo V, Di Renzo L, Marchetti M. Efficacy and safety of very-low-calorie ketogenic diet: a double blind randomized crossover study. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2017 May;21(9):2274-2289;
- Khalil SF, Mohktar MS, Ibrahim F. The theory and fundamentals of bioimpedance analysis in clinical status monitoring and diagnosis of diseases. Sensors (Basel). 2014;14(6):10895-10928. Published 2014 Jun 19;
- Drdeschat