Il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa è un esame non invasivo e indolore, che serve per misurare la pressione che il sangue, sia nella fase di contrazione cardiaca che di riempimento delle camere cardiache, esercita sulle pareti delle arterie. I valori di pressione vengono misurati e registrati a intervalli regolari nel corso di 24 ore, e sono utili per diagnosticare la condizione di ipertensione arteriosa.

Come si esegue il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa

La pressione arteriosa viene misurata con lo sfigmomanometro, uno strumento in grado di rilevare la pressione esercitata dal sangue sulle pareti arteriose a livello periferico (di solito a livello del braccio): lo sfigmomanometro misura la pressione in millimetri di mercurio (mmHg). Lo sfigmomanometro è uno strumento costituito da un manicotto in grado di gonfiarsi e stringere il braccio collegato a un manometro, in grado di misurare la pressione. Durante una misurazione, il manicotto stringe il braccio in modo che il battito cardiaco sia rilevabile a livello periferico.

Quando si usa questo strumento, viene rilevata sia la pressione sistolica (la pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie durante la contrazione cardiaca), detta “massima”, che la pressione diastolica (la pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie durante il riempimento delle camere cardiache), detta “minima”. Gli sfigmomanometri più precisi sono quelli a mercurio, ma esistono anche dispositivi elettronici che gonfiano automaticamente il manicotto e rilevano la pressione. Nel caso del monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa, la misurazione viene fatta attraverso uno strumento chiamato holter pressorio: in questo caso il manicotto è collegato a un apparecchio che viene fatto indossare dal paziente, in quanto ha le dimensioni di una piccola scatola.

L’apparecchio è programmabile per effettuare misurazioni automatiche della pressione arteriosa a intervalli determinati per l’intera giornata, sia nelle ore diurne che in quelle notturne. Generalmente l’holter pressorio viene applicato in una struttura specialistica, ed è importante che il paziente durante la giornata di monitoraggio si appunti tutte le attività effettuate, dai pasti all’esercizio fisico al sonno, in modo da collegare eventuali variazioni alla pressione arteriosa. Lo strumento rende disponibili un elevato numero di misurazioni nell’arco delle 24 ore (di solito, circa una settantina), che verranno memorizzate e saranno a disposizione del medico.

A cosa serve il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa

La pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie viene definita pressione arteriosa, e il suo valore non è costante durante un ciclo cardiaco: quando il cuore si contrae e pompa sangue nella circolazione sistemica la pressione è al suo massimo, e viene detta pressione sistolica (la sistole, infatti, è proprio la fase di contrazione cardiaca), mentre quando le camere cave del cuore si riempiono di sangue si ha il valore minimo di pressione arteriosa, e questa viene detta pressione diastolica (la diastole è la fase del ciclo cardiaco in cui si ha il riempimento del cuore).

Normalmente la pressione arteriosa è di 120 mmHg per la massima e 80 mmHg per la minima, ma ci sono dei casi in cui, a causa di vari fattori, la pressione arteriosa si discosta dai valori fisiologici; nel caso di pressione arteriosa elevata, condizione clinica che prende il nome di ipertensione arteriosa, è molto importante tenere sotto controllo la situazione pressoria in quanto è in grado di innescare complicanze anche gravi come l’infarto del miocardio. Il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa permette sia di diagnosticare sia di seguire l’andamento nel tempo delle seguenti condizioni cliniche:

  • ipertensione arteriosa instabile;
  • pressione alta curata con farmaci;
  • pressione alta da camice bianco: viene chiamato in questo modo l’innalzamento di pressione arteriosa di natura emotiva dovuto alla presenza del medico durante la misurazione;
  • sintomi associati a sbalzi improvvisi e marcati della pressione arteriosa.
Categoria Pressione sistolica (mmHg) Pressione diastolica (mmHg)
Ottimale <120 <80
Normale 120-129 80-84
Normale-Alta  130-139 85-89
Ipertensione di grado 1 140-159 90-99
Ipertensione di grado 2 160-179 100-109
Ipertensione di grado 3 ≥180 ≥180
Ipertensione sistolica isolata  ≥140 ≤90

Classificazione dell’ipertensione arteriosa secondo le Linee guida ESC/ESH 2018

Consultate le schede sull’ipertensione arteriosa, l’ipertensione polmonare e la sincope per saperne di più sulle anomalie pressorie del sistema circolatorio.

Fonti