La radioterapia è un trattamento che utilizza le radiazioni ionizzanti per la terapia dei tumori.

Indice
  • 1 Che cos’è e a che cosa serve la radioterapia?
  • 2 Quali sono gli utilizzi della radioterapia?
  • 3 Chi esegue la radioterapia?
  • 4 Quando viene eseguita la radioterapia?
  • 5 Come si esegue la radioterapia?
  • 6 Qual è la preparazione per la radioterapia?
  • 7 Fonti

Che cos’è e a che cosa serve la radioterapia?

La radioterapia è una terapia medica che utilizza le particelle ionizzanti (radiazioni) per colpire e danneggiare il DNA cellulare del tumore impedendo, così, la sua proliferazione e crescita. Le radiazioni ad alta energia vengono prodotte da specifiche apparecchiature note come acceleratori lineari (linac) le quali bersagliano il materiale genetico delle cellule maligne cercando di risparmiare quelle sane. In questo modo le cellule tumorali danneggiate moriranno e verranno smaltite ed eliminate dal corpo.

Le tecniche radioterapiche, pur avvalendosi della stessa metodologia alla base, possono e devono differenziarsi in modo da poter fornire a ciascun paziente un trattamento personalizzato ed adeguato a:

  • tipo di tumore;
  • localizzazione del tumore;
  • dimensioni del tumore;
  • condizioni di salute del paziente.

La radioterapia può essere impiegata come unica terapia o congiuntamente all’immunoterapia e/o alla chemioterapia.

Quali sono gli utilizzi della radioterapia?

Gli utilizzi della radioterapia sono molteplici e il loro impiego viene valutato caso per caso. Tra questi:

  • la radioterapia curativa, anche nota come radioterapia radicale impiegata per la completa eliminazione del tumore;
  • la radioterapia preoperatoria o neoadiuvante, questa agendo sulle dimensioni della massa tumorale, viene utilizzata per rendere gli interventi chirurgici per l’asportazione dei tumori più semplici;
  • la radioterapia postoperatoria o adiuvante, che trova impiego per l’appunto nel periodo post operatorio per garantire l’eliminazione di ogni cellula tumorale;
  • la IORT (Intra-operative radiotherapy) o radioterapia intraoperatoria, che viene eseguita nel corso dell’intervento chirurgico di rimozione del tumore, il bersaglio in genere sono porzioni di tumore difficilmente asportabili;
  • la radioterapia total body, che trova impiego principalmente nelle leucemie o nei linfomi, in questo caso tutto il corpo del paziente verrà irradiato;
  • la radioterapia palliativa, utilizzata nelle forme tumorali più avanzate allo scopo di impedire l’ulteriore crescita del tumore ed alleviare i sintomi;
  • la radioterapia ablativa, utilizzata nei tumori di piccola dimensione, consente di somministrare con estrema precisione dosi di radiazioni molto elevate che provocheranno la necrosi e quindi la distruzione del tumore.

Chi esegue la radioterapia?

La decisione dell’esecuzione della radioterapia non spetta mai ad un solo medico. Il piano di cura personalizzato per ogni paziente è redatto da una equipe di professionisti che collabora per fornire la migliore soluzione terapica. Questi generalmente sono:

  • il medico radioterapista oncologo;
  • lo specialista in fisica medica;
  • il tecnico di radioterapia;
  • l’infermiere professionale.

Il tecnico radioterapista sarà la figura più vicina al paziente, in quanto sarà lui a somministrare e supervisionare il trattamento.

Quando viene eseguita la radioterapia?

La radioterapia trova applicazione in ambito oncologico, viene generalmente utilizzata per le forme tumorali sensibili alle radiazioni ionizzanti, come per il cancro testa-collo, cervello, prostata, ginecologico e mammella.

Come si esegue la radioterapia?

La radioterapia può essere ulteriormente distinta in base al tipo di somministrazione in interna ed esterna.

La radioterapia interna, nota anche come brachiterapia, prevede il posizionamento della sorgente radioattiva a diretto contatto con la massa tumorale o nelle sue vicinanze, le radiazioni pertanto vengono rilasciate direttamente sul bersaglio da colpire. Viene eseguita in regime ospedaliero ed al termine del trattamento, a seconda dei casi, il paziente può essere lievemente radioattivo. Tra le varie tipologie di brachiterapia si ricorda:

  • la brachiterapia endocavitaria, utilizzata per bersagliare tumori presenti negli organi cavi mediante l’introduzione di un preparato radioattivo tramite un catetere;
  • la brachiterapia interstiziale, che prevede un intervento chirurgico mini-invasivo atto all’inserimento di minuscole sonde metalliche radioattive direttamente all’interno del tumore.

Nella radioterapia esterna, la sorgente di somministrazione dei raggi è situata all’esterno del corpo, è generalmente eseguita in ambulatorio ed alla fine del trattamento il paziente non è radioattivo. Tra le varie tipologie di radioterapia esterna si ricorda:

  • la radioterapia conformazionale tridimensionale, mediante la tomografia computerizzata viene definita la massa ed il volume del tumore consentendo di orientare e sagomare il fascio di raggi in modo preciso sul tumore;
  • la radioterapia a modulazione di intensità, che permette di dirigere i raggi in maniera differenziata verso i tumori con conformazione irregolare;
  • la radioterapia stereotassica, che permette di bersagliare tumori anche molto piccoli con un’alta dose di radiazioni;
  • la radioterapia 4D, una tecnica di estrema precisione che consente l’individuazione dei movimenti respiratori o di quelli di altri organi per colpire con estrema accuratezza la massa tumorale.

La durata del trattamento è variabile, ma in via del tutto generale si può affermare che nel suo complesso necessita di circa venti sedute ognuna delle quali della durata di circa quindici minuti.

Qual è la preparazione per la radioterapia?

Tutti i trattamenti radioterapici necessitano di una prima “fase di simulazione” ove vengono raccolte informazioni ed immagini riguardo l’estensione, il posizionamento ed il volume della massa tumorale. Le immagini vengono acquisite mediante la tomografia computerizzata. Data la variabilità degli utilizzi della radioterapia è opportuno, per una corretta preparazione, seguire le eventuali indicazioni fornite dai medici.

Fonti