Bradiaritmia
La bradiaritmia è un tipo di aritmia cardiaca ovvero una alterazione nella generazione o nella conduzionedell’impulso elettrico che porta alla contrazione del cuore. In particolare, nella bradiaritmia il ritmo cardiaco risulta più lento rispetto ai livelli fisiologici ed inferiore a 50 battiti per minuto.
- 1 Cos’è la bradiaritmia?
- 2 La diagnosi della bradiaritmia
- 3 I sintomi e le complicanze della bradiaritmia
- 4 Trattamento della bradiaritmia
Cos’è la bradiaritmia?
Per svolgere la sua funzione il cuore deve contrarsi in maniera ritmica. Perché la contrazione muscolare sia efficace nel pompare sangue ai tessuti periferici, le cellule muscolari del tessuto cardiaco (cardiomiociti) devono ricevere e integrare gli impulsi in maniera sincronizzata. L’impulso che innesca la contrazione viene generato e trasmesso prima agli atri e poi ai ventricoli, in modo che questi si contraggano in maniera sincronizzata, e che il sangue prima fluisca dagli atri ai ventricoli e poi dai ventricoli alla circolazione sistemica e polmonare.
La frequenza cardiaca è un parametro che misura il numero di volte che il cuore si contrae in un minuto per assicurare sufficiente flusso di sangue sia alla circolazione polmonare che alla circolazione sistemica. La frequenza cardiaca fisiologica a riposo va dai 60 ai 100 battiti per minuto. Il ritmo della contrazione cardiaca è dovuto a cellule cardiache specializzate che si trovano in una specifica regione dell’atrio destro, il nodo seno atriale. Queste cellule sono capaci generare autonomamente l’impulso che innesca la contrazione cardiaca: proprio per questo vengono dette cellule pace-maker; l’impulso poi viene trasmesso ai tessuti circostanti attraverso altre strutture cardiache specializzate. Il battito cardiaco è un parametro vitale che può modificarsi in maniera fisiologica in base alle condizioni esterne o interne al corpo, come aver mangiato, praticato attività fisica, in presenza di emozioni o fattori di stress.
Qualsiasi tipo di irregolarità nel percorso di conduzione dell’impulso elettrico potrà indurre un’anomalia nel battito cardiaco che risulterà eccessivamente veloce o lento, e portare quindi ad aritmie. Quando c’è una condizione di bradicardia, e quindi il ritmo cardiaco è inferiore ai 50 battiti per minuto, si verifica la condizione di bradiaritmia. Questa può riflettere normali risposte fisiologiche (durante le ore di sonno), oppure rivelare dei disturbi nella genesi o nella conduzione dell’impulso elettrico.
Nelle bradiaritmie sono incluse:
- arresto sinusale e blocco senoatriale, bradiaritmie che si manifestano per bassa frequenza sinusale o mancata generazione dell’impulso elettrico nel nodo senoatriale;
- blocchi atrio-ventricolari, bradiaritmie che si verificano quando ci sono dei blocchi dagli atri ai ventricoli. In particolare si distinguono blocchi di I grado, che prevedono un rallentamento di tutti gli impulsi, blocchi di II grado in cui alcuni impulsi sono condotti ed altri bloccati e blocchi di III grado, in cui nessun impulso arriva dagli atri ai ventricoli.
La diagnosi della bradiaritmia
La bradiaritmia può venire accertata dal medico attraverso alcuni esami diagnostici, tra cui:
- Elettrocardiogramma (ECG), un esame che traccia l’andamento elettrico del battito cardiaco ed è in grado di segnalare anomalie nella genesi o nella propagazione degli impulsi. Dal tipo di tracciato prodotto dall’ECG il medico può identificare anche il tipo di bradiaritmia;
- Elettrocardiogramma monitorato tramite holter cardiaco, un dispositivo portatile indossato dal paziente con sospetta bradicardia per tutta la giornata. L’holter registra l’attività elettrica del cuore per un periodo di 24 ore e risulta particolarmente utile per valutare l’andamento del battito cardiaco in pazienti con sintomatologia occasionale;
- Elettrocardiogramma da sforzo, che misura la frequenza cardiaca durante uno sforzo fisico, per avere ulteriori elementi di valutazione della bradicardia.
I sintomi e le complicanze della bradiaritmia
Di solito la bradiaritmia è asintomatica ma se, a causa della mancata conduzione di stimoli elettrici, i tessuti non ricevono sufficiente afflusso di sangue i sintomi possono essere:
- sincope (perdita di conoscenza transitoria);
- vertigini;
- affaticabilità e debolezza;
- dolore al petto;
- respiro corto.
Se non trattata, la bradiaritmia potrebbe condurre a diverse complicanze, tra cui frequenti svenimenti, insufficienza cardiaca e morte improvvisa.
Trattamento della bradiaritmia
Il trattamento di questa condizione dipende dal tipo di bradiaritmia di cui è affetto il paziente e il tipo di impulso elettrico che è rallentato o bloccato. Di solito si tratta di anomalie asintomatiche, per le quali non sono necessarie terapie mediche; in alcuni casi, tuttavia, è necessario l’impianto di un pacemaker definitivo cioè di un dispositivo elettrico in grado di generare gli impulsi elettrici e regolare in maniera artificiale il battito cardiaco.
Fonti
- ESC – European Heart Rhythm Association ;
- ISS – Bradicardia ;
- Romanò M. (2009) Le bradiaritmie. In: Testo-atlante di elettrocardiografia pratica. Springer, Milano ;
- Wung, S.-F. (2016). Bradyarrhythmias. Critical Care Nursing Clinics of North America, 28(3), 297–308. doi:10.1016/j.cnc.2016.04.003