Cardiotocografia (Non-stress test)
La cardiotocografia è un esame poco invasivo (viene definito anche non-stress test) che viene effettuato durante il periodo prenatale, e serve a monitorare il battito cardiaco del bambino e le contrazioni della madre. Infatti con questo esame si ha una registrazione continua della frequenza cardiaca fetale, ottenuta grazie a un trasduttore a ultrasuoni posizionato sull’addome materno. Insieme all’ecografia prenatale e all’ecodoppler, questa tecnica diagnostica ha sostituito gran parte degli esami di laboratorio in precedenza necessari a monitorare la gravidanza.
- 1 Descrizione della cardiotocografia
- 2 Come si esegue la cardiotocografia
- 3 A cosa serve la cardiotocografia
- 4 Rischi e complicanze della cardiotocografia
Descrizione della cardiotocografia
La frequenza cardiaca fetale è da tempo riconosciuta come un importante indicatore dello stato di salute del bambino. La frequenza cardiaca è indicata come il numero di battiti del cuore (cioè quando il cuore si contrae per spingere il sangue nella circolazione) che avvengono in un minuto: nel feto questo parametro è compreso tra i 110 e i 160 battiti al minuto, e diminuisce progressivamente con l’avvicinarsi del parto.
Per come è strutturato il sistema di conduzione dell’impulso elettrico che fa contrarre il cuore i battiti saranno regolari: in caso contrario, vuol dire che c’è qualche alterazione nella trasmissione dell’impulso e si parla di aritmia. Un ritmo cardiaco anomalo è piuttosto comune durante lo sviluppo e viene comunemente rilevato mediante ecografia prenatale di routine, cardiotocografia o durante l’auscultazione del cuore fetale.
In generale, l’aritmia può essere classificata in una delle tre categorie:
- aritmia (110-180 battiti/min);
- bradiaritmia (<110 battiti/min);
- tachicardia (>180 battiti/min).
Come tutti gli esami ecografici, come per esempio l’ecodoppler, questo esame diagnostico utilizza gli ultrasuoni, onde sonore ad alta frequenza che colpiscono prima le strutture cardiache del feto e poi rimbalzano, tornando al macchinario che le rileva e le rielabora. In base al risultato delle onde sonore che ritornano al macchinario, sarà possibile ottenere un segnale che rielabora la frequenza cardiaca del feto.
Come si esegue la cardiotocografia
La cardiotocografia viene eseguita in maniera simile a un’ecografia addominale: la paziente viene fatta sdraiare sul lettino e viene impiegato il cardiotocografo, macchinario costituito da una cintura, posizionata attorno all’addome che contiene due piastre e computer in grado di rilevare il segnale che arriva dalle piastre. Una di queste misura la frequenza cardiaca del bambino, mentre l’altra valuta la pressione esercitata sul fondo dell’utero, in modo da valutare anche la frequenza delle contrazioni e la loro intensità. A volte l’ecografista prima di posizionare le piastre spalma un gel che dà una sensazione di freddo sulla porzione di pelle interessata, che serve a ottenere un segnale migliore. L’esame dura da 30 minuti a un’ora, non è invasivo ed è indolore, e non richiede particolare preparazione da parte della paziente.
A cosa serve la cardiotocografia
Questo esame viene effettuato di routine, e si applica anche a eventuali complicanze della gravidanza, riduzione dei movimenti fetali, l’ipertensione arteriosa in gravidanza, ritardi nella crescita e il sanguinamento in gravidanza.
Il monitoraggio della frequenza cardiaca fetale si basa sul principio che il sistema neurologico fetale è un indice fondamentale dello stato di benessere generale del bambino. Parametri da tenere sotto controllo, come l’ossigenazione, l’acidosi e altre funzioni vitali vengono monitorati dal sistema neurologico del bambino attraverso specifici recettori, che riporteranno gli effetti principalmente sulla contrazione cardiaca, che si adeguerà di conseguenza. Pertanto, la frequenza cardiaca può essere vista come un indicatore dello stato metabolico e del benessere del bambino.
Rischi e complicanze della cardiotocografia
Dal momento che vengono impiegati gli ultrasuoni, radiazioni innocue sia sui tessuti adulti che in quelli in via di formazione, non vi sono particolari rischi associati alla misurazione ecografica della cardiotocografia, né per la madre né per il bambino.
La cardiotocografia, quindi, è uno strumento molto utilizzato per il monitoraggio fetale: per conoscere gli altri esami diagnostici che possono essere eseguiti in gravidanza consultate le schede sull’ecocardiografia fetale, sulla translucenza nucale, sull’amniocentesi.
Fonti
- Science Direct.com – Cardiotocography;
- Pattison N, McCowan L. Cardiotocography for antepartum fetal assessment. Cochrane Database Syst Rev. 2000;(2):CD001068. doi: 10.1002/14651858.CD001068. Update in: Cochrane Database Syst Rev. 2010;(1):CD001068.