Broncoscopia
La broncoscopia è un esame che permette all’operatore di visualizzare direttamente le vie aeree con lo scopo principale di diagnosticare la presenza di patologie che interessano i bronchi e i polmoni.
- 1 Cos’è la broncoscopia
- 2 Quando si esegue la broncoscopia?
- 3 Come si esegue la broncoscopia?
- 4 Quali sono le controindicazioni alla broncoscopia?
- 5 Preparazione alla broncoscopia
- 6 La broncoscopia è dolorosa?
- 7 Ci sono rischi e complicazioni dovute alla broncoscopia?
- 8 Fonti
Cos’è la broncoscopia
La broncoscopia è una metodica che viene utilizzata sia a livello per osservare lo stato di salute di bronchi e polmoni. Attraverso la broncoscopia è possibile anche eseguire prelievi bioptici, lavaggi bronchiali o rimozione di corpi estranei eventualmente presenti nelle vie respiratorie.
Lo strumento utilizzato per questa indagine è rappresentato da una struttura tubolare flessibile di diametro inferiore ai 4 mm, il broncoscopio, tramite la quale è possibile- insieme a strumenti idonei – prelevare frammenti di tessuto oppure inserire liquidi di lavaggio o farmaci. Raramente vengono utilizzati broncoscopi rigidi. L’acquisizione delle immagini può essere ottenuta anche da una telecamera posta all’estremità dell’apparecchio che viene chiamato in questo caso videobroncoscopio.
Una variante particolare di questo esame è rappresentata dalla cosiddetta broncoscopia EBUS (Endo Bronchial Ultra Sound) che consiste nell’impiegare una piccola sonda a ultrasuoni allo scopo di valutare gli strati di cui è costituita la parete di un bronco e anche altre strutture limitrofe, ad esempio linfonodi, mediastino, cuore. È un esame che migliora la precisione diagnostica in alcune situazioni come nel caso, per esempio, di una neoplasia di dimensioni molto ridotte. Questo test può essere condotto da uno specialista in pneumologia o in chirurgia toracica assistito spesso da un anestesista nei casi in cui è necessario l’impiego dell’anestesia generale.
Quando si esegue la broncoscopia?
Questo particolare tipo di indagine medica è utile quando si sospetta l’esistenza di una patologia dei bronchi e/o dei polmoni. Le condizioni cliniche che possono essere diagnosticate attraverso la broncospopia, includono:
- tosse persistente;
- emottisi;
- raucedine inspiegata;
- polmoniti;
- opacità rilevate tramite TC o Radiografia (tumori polmonari);
- infezioni;
- sanguinamenti;
- ostruzioni delle vie aeree.
Come si esegue la broncoscopia?
Prima di cominciare l’esame broncoscopico, il paziente viene fatto sdraiare in posizione supina sull’apposito lettino e si procede a eseguire l’anestesia locale nel naso, in bocca e in gola mediante uno spray. Per eseguire una EBUS, oppure quando si intenda utilizzare un broncoscopio rigido, è invece necessaria l’anestesia generale del soggetto.
Completata questa prima fase, il Medico operatore inserisce poi il broncoscopio in una narice oppure nel cavo orale sospingendo poi lo strumento nella faringe, nella laringe e nella trachea fino ad arrivare ai bronchi. Il paziente è sveglio, respira tranquillamente ed è sotto controllo continuo di alcuni parametri: pressione sanguigna, saturazione di ossigeno nel sangue, frequenza cardiaca. La durata dell’accertamento varia a seconda degli obiettivi e delle manovre da intraprendere: da 15 minuti circa a un’ora in caso di EBUS o quando vi sia la necessità di eseguire diversi prelievi bioptici.
Concluso l’esame, la persona rimane sotto controllo medico per un paio di ore prima di allontanarsi. Una volta tornato a casa, è, comunque, necessario che osservi qualche ora di riposo prima di riprendere le sue ordinarie attività.
Quali sono le controindicazioni alla broncoscopia?
Occorre prudenza e cautela in alcune situazioni particolari tra le quali:
- infarto miocardico;
- insufficienza cardiaca;
- disturbi del ritmo del cuore (aritmie);
- difetti della coagulazione ematica;
- insufficienza respiratoria.
Preparazione alla broncoscopia
Per eseguire la broncoscopia è obbligatorio essere completamente a digiuno da cibi solidi dalla sera precedente l’esame. Inoltre, non è possibile bere nelle 6-8 ore antecedenti l’accertamento. Di norma non è necessaria la sospensione dell’abituale terapia quotidiana anche se può accadere, qualora sia prevista l’esecuzione di prelievi bioptici, che il Medico raccomandi di non assumere, a partire da qualche giorno prima dell’esame, farmaci antiaggreganti o anticoagulanti per ridurre il rischio di sanguinamenti pericolosi.
La broncoscopia è dolorosa?
L’esame può risultare fastidioso a causa della tosse ma non si avverte dolore grazie all’uso di prodotti anestetici. Terminato l’accertamento è possibile che si manifesti una certa difficoltà a deglutire e che duri per qualche ora. Per questo motivo bisogna astenersi dal consumare cibo per almeno due ore dopo la fine dell’indagine broncoscopica.
Ci sono rischi e complicazioni dovute alla broncoscopia?
Nei giorni che fanno seguito all’esame può esserci un lieve stato febbrile con leggero mal di gola e presenza di minime quantità di sangue nell’espettorato. Queste manifestazioni scompaiono da sole in poco tempo. Le complicanze gravi a insorgenza precoce sono molto rare mentre non ve ne sono a lungo termine.
Fonti
- AIRC – Broncoscopia;
- Dumoulin E. Recent advances in bronchoscopy. F1000Res. 2018 Oct 16;7:F1000 Faculty Rev-1646;
- Sato Y, Murata K, Yamamoto M, Ishiwata T, Kitazono-Saitoh M, Wada A, Takamori M. Risk factors for post-bronchoscopy pneumonia: a case-control study. Sci Rep. 2020 Nov 17;10(1):19983.