La terapia del dolore è una disciplina che si occupa di eliminare o controllare il dolore cronico. Richiede un approccio multidisciplinare che copra più aree: quella fisica, ma anche quella psicologica e sociale. Il percorso terapeutico prevede interventi farmacologici, chirurgici, strumentali, psicologici e riabilitativi.

Cos’è la terapia del dolore

La terapia del dolore consiste in un insieme di interventi volti a sopprimere o a controllare il dolore. Si tratta di un approccio multidisciplinare, a volte indicato con il nome di medicina del dolore, che coinvolge diverse aree mediche. Perché sia efficace è necessario partire da una diagnosi corretta e individuare una o più terapie appropriate e correttamente integrate.

Le terapie utilizzate nel campo dell’algologia (la disciplina medica che si occupa dello studio e della cura del dolore) possono essere di varia natura: farmacologiche, chirurgiche, strumentali, psicologiche e riabilitative.

Il dolore acuto è un sintomo di un processo morboso, il dolore cronico diventa invece esso stesso malattia. Le persone che sperimentano dolori persistenti o che si ripresentano frequentemente nel tempo vanno incontro a una serie di problematiche, come ansia, depressione e disturbi del sonno, che hanno pesanti effetti sulla vita quotidiana e su quella di relazione.

In Italia, è stata emanata una legge specifica (la legge 15 marzo 2010, n. 38) che sancisce il diritto di ogni cittadino di avere accesso alla terapia del dolore, così come alle cure palliative. Questa legge ha definito i criteri per la creazione di reti di assistenza che coinvolgono la medicina territoriale ed i centri ospedalieri. La terapia del dolore rientra nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), ossia tra le prestazioni medico-sanitarie a carico del Sistema Sanitario Nazionale, che lo Stato è tenuto a garantire gratuitamente o dietro pagamento del solo ticket.

Quando si effettua la terapia del dolore

La terapia del dolore è indicata in tutte quelle situazioni in cui il paziente soffre di un dolore cronico che condiziona negativamente la qualità della sua vita. Il dolore può essere causato da una patologia in atto o essere uno strascico di un problema di salute di per sé risolto. Alcune delle indicazioni per la terapia del dolore sono:

  • tumori (dolore neoplastico);
  • artrite reumatoide e altre patologie reumatiche croniche;
  • osteoartrite;
  • cefalea;
  • fibromialgia;
  • nevralgie centrali;
  • neuropatie periferiche (tra cui la neuropatia diabetica);
  • radicolopatie;
  • lombalgia cronica;
  • nevralgie post-erpetiche;
  • esiti di interventi chirurgici o di altri trattamenti.

Come si effettua la terapia del dolore

Il punto di partenza è la visita algologica per la presa in carico del paziente. In base alla natura del dolore e alle caratteristiche del paziente il percorso terapeutico può includere:

  • terapia antalgica farmacologica, la scelta del farmaco segue un percorso a più step. Si inizia con farmaci più blandi, efficaci sul dolore lieve-moderato (paracetamolo, salicilati, Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), se questi non ottengono i risultati desiderati si passa a farmaci per dolore moderato-severo (oppioidi deboli), in caso di dolore grave si ricorre agli oppioidi maggiori (morfina e suoi derivati);
  • terapia antalgica non farmacologica, come crioterapia, termoterapia, ossigenozonoterapia, stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS);
  • terapia antalgica invasiva, comprende tecniche di blocco nervoso periferico (in cui si usano anestetici locali per interrompere la trasmissione del segnale doloroso), infiltrazioni (in cui si iniettano farmaci in corrispondenza della zona dolorosa), impianto di sistemi per infusione continua dei farmaci o per la neurostimolazione, neurolisi (in cui si usano particolari sostanze chimiche per indurre la lisi del nervo responsabile della sintomatologia dolorosa);
  • terapie dei sintomi collaterali al dolore, includono sia interventi sugli stili di vita sia terapie farmacologiche, tra cui ansiolitici per ridurre l’ansia legata al dolore, farmaci ipnotici-sedativi per combattere l’insonnia e miorilassanti per ridurre spasmi muscolari dolorosi;
  • terapia psicologica, necessaria per evitare che disturbi psicologici come ansia e depressione possano aggravare la percezione del dolore e per aiutare il paziente ad affrontare la malattia. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si propone di insegnare al paziente strategie di autocontrollo e ristrutturazione cognitiva per alleviare e tollerare il dolore e riprendere le attività che il dolore limita o impedi La terapia dell’accettazione e dell’impegno (ACT) mira a aumentare la flessibilità psicologica, per cui il paziente si svincola da tentativi infruttuosi di controllare o evitare il dolore e si muove invece verso precisi obiettivi.
  • fisioterapia, essenziale per mantenere l’abilità funzionale del paziente senza però contribuire ad aumentare il dolore.