Sleeve gastrico (Gastrectomia verticale parziale o Gastrectomia a manica)
Lo sleeve gastrico, detto anche gastrectomia verticale parziale o gastrectomia a manica, è una procedura chirurgica che induce la perdita di peso limitando l’assunzione di cibo. Con questo intervento, che di solito viene eseguito per via laparoscopica, il chirurgo rimuove circa il 75% dello stomaco. In seguito all’intervento lo stomaco assume la forma di un tubo o di un manicotto, con una conseguente riduzione della capienza di cibo.
Sebbene lo sleeve gastrico sia stato originariamente concepito come il primo step di trattamento per pazienti gravemente obesi, cioè con indice di massa corporea superiore a 50, o ad alto rischio, ora questa procedura è comunemente utilizzata con successo per la perdita di peso in persone con indice di massa corporea superiore a 40 (si tratta comunque di obesità grave).
Lo sleeve gastrico è un intervento irreversibile e non sarà più possibile recuperare la parte di stomaco che viene asportata.
- 1 A cosa serve lo sleeve gastrico?
- 2 Quali sono i rischi dello sleeve gastrico?
- 3 Come ci si prepara allo sleeve gastrico?
- 4 Come si esegue lo sleeve gastrico?
- 5 Fonti
A cosa serve lo sleeve gastrico?
Lo sleeve gastrico viene in genere eseguito solo dopo che il paziente ha cercato, senza successo, di perdere peso con un programma terapeutico basato su dieta ed esercizi fisici.
La procedura può essere un’opzione nei seguenti casi:
- se l’indice di massa corporea è 40 o superiore, corrispondente a obesità grave;
- se l’indice di massa corporea è compreso tra 35 e 39,9, corrispondente a obesità media, e il paziente soffre di un problema grave di salute legato al peso, come il diabete, l’ipertensione arteriosa o una grave roncopatia;
- in alcuni casi, potrebbero qualificarsi per questo tipo di chirurgia anche persone con indice di massa corporea compreso tra 30 e 34,99 (obesità lieve) se hanno problemi di salute molto gravi legati al peso.
Lo sleeve gastrico può essere effettuato nella maggior parte dei pazienti, ma nei casi più gravi di diabete o di malattia da reflusso reflusso gastroesofageo può essere più indicato un bypass gastrico.
Nelle persone con indice di massa corporea superiore a 50 è più probabile che l’intervento vada incontro a fallimento e che successivamente si renda opportuno un intervento chirurgico di duodenal switch, mettendo in atto la cosiddetta terapia sequenziale.
Quali sono i rischi dello sleeve gastrico?
Come qualsiasi intervento chirurgico importante, lo sleeve gastrico pone potenziali rischi per la salute, sia a breve che a lungo termine.
Le possibili complicazioni a breve termine dello sleeve gastrico comprendono: sanguinamento eccessivo, infezione, reazioni avverse all’anestesia, coaguli di sangue, problemi ai polmoni o alla respirazione. Può anche accadere che si venga a formare una fistola sulla rima di sezione, questa deve essere trattata con farmaci, con una endoscopia o con uno specifico intervento chirurgico.
A lungo termine potrebbero, inoltre, presentarsi: stipsi, reflusso gastroesofageo, ipoglicemia, malnutrizione, vomito, carenze vitaminiche, restringimento del tubo gastrico.
Come ci si prepara allo sleeve gastrico?
Per lo sleeve gastrico non è necessaria alcuna preparazione particolare.
Tuttavia, nelle settimane che precedono l’intervento, il medico potrebbe consigliare di iniziare un programma di attività fisica e di interrompere l’uso di tabacco. Pochi giorni prima della procedura, potrebbero essere opportune alcune restrizioni alimentari e l’interruzione dell’assunzione di alcuni farmaci.
Come si esegue lo sleeve gastrico?
Prima dell’inizio dell’intervento di sleeve gastrico, viene somministrata un’anestesia generale.
La procedura consiste in una resezione verticale dello stomaco, che viene in genere eseguita con tecnica laparoscopica, con l’inserimento di una sonda.
Con una suturatrice meccanica, il chirurgo crea una tasca gastrica a forma di tubo. La capacità dello stomaco residuo è molto inferiore a quella naturale, il paziente quindi avrà una sensazione di sazietà dopo l’ingestione di una piccola quantità di cibo, facilitando così il raggiungimento dei suoi obiettivi dietetici.
L’intervento di solito dura da una a due ore; subito dopo, il paziente viene trasferito in una sala di risveglio, dove il personale medico effettua un monitoraggio per eventuali complicazioni.
Fonti
- Foschi, D., et al. “Linee guida di Chirurgia dell’Obesità.” Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche (SIC OB.)(2016).
- Perrotta, Nicola. Chirurgia dell’obesità. Informazioni per il paziente. Youcanprint, 2014.
- Di Lorenzo, Nicola, et al. “Clinical practice guidelines of the European Association for Endoscopic Surgery (EAES) on bariatric surgery: update 2020 endorsed by IFSO-EC, EASO and ESPCOP.” Surgical endoscopy6 (2020): 2332-2358.
- Busetto, Luca, et al. “Practical recommendations of the obesity management task force of the European Association for the Study of obesity for the post-bariatric surgery medical management.” Obesity facts6 (2017): 597-632.