• La scleroterapia è un trattamento medico utilizzato per curare le varici attraverso l’iniezione di sostanze sclerosanti direttamente nelle vene interessate
  • La scleroterapia viene impiegata per trattare varici gastroesofagee causate da cirrosi epatica, vene varicose degli arti inferiori nonché capillari visibili per ragioni estetiche
  • Viene eseguita in modo diverso a seconda delle aree interessate: per le varici gastroesofagee, tramite endoscopia, e per le vene varicose degli arti inferiori, tramite iniezione diretta della soluzione sclerosante. Esistono alternative alla scleroterapia, come la laserterapia, l’ablazione per radiofrequenza o interventi chirurgici
Indice
  • 1 Cos’è e a cosa serve la scleroterapia
  • 2
  • 3 A chi è utile la scleroterapia
  • 4
  • 5 Come si esegue la scleroterapia
  • 6 Eventi avversi, controindicazioni e alternative alla scleroterapia
  • 7 Fonti

Cos’è e a cosa serve la scleroterapia

La scleroterapia o terapia sclerosante è un trattamento medico che viene utilizzato per curare le varici, alterazioni patologiche delle vene che dilatandosi assumono un andamento tortuoso. La scleroterapia consiste nell’iniezione di sostanze, gli agenti sclerosanti, che occludono la varice determinandone la riduzione di volume e la scomparsa. Questi agenti sono irritanti per i tessuti, causano la chiusura della varice danneggiando le cellule che rivestono l’interno del vaso, inducendo la formazione di un coagulo di sangue e provocando la formazione di tessuto cicatriziale (fibrosi).

Nel corso della scleroterapia, il farmaco sclerosante viene iniettato direttamente nella varice, in forma liquida o come schiuma, miscelato con aria o anidride carbonica. Sono solitamente necessarie più sessioni per raggiungere un buon risultato, soprattutto se vengono trattate vene di grosso calibro.

Sono disponibili diversi agenti sclerosanti, alcuni di origine sintetica, altri derivati da acidi grassi. I più usati sono il polidocanolo, l’oleato di etanolamina, il sodio tetradecilsolfato e il sodio morruato. Non ci sono prove che un farmaco sclerosante sia migliore di un altro, sebbene alcuni siano più maneggevoli.

A chi è utile la scleroterapia

La scleroterapia viene utilizzata per trattare:

  • le varici gastroesofagee che si formano nella parte superiore dell’apparato gastrointestinale e sono causate dall’aumento della pressione sanguigna nella vena porta, una situazione che si verifica spesso nei pazienti che soffrono di cirrosi epatica;
  • le vene varicose delle gambe e sui piedi che sono invece un segno di insufficienza venosa cronica che può portare a tromboflebiti e ulcere.
  • le teleangectasie (capillari) visibili degli arti inferiori a livello estetico.

Vediamo questi casi in maggiore dettaglio.

Varici gastroesofagee

La scleroterapia endoscopica può essere particolarmente utile in caso di sanguinamento delle varici esofagee o delle varici gastriche. Questo tipo di varici colpisce principalmente gli individui che soffrono di malattie del fegato, in particolar modo di cirrosi epatica.

Il trattamento sclerosante ha una percentuale di successo superiore al 90% nel controllo del sanguinamento attivo delle varici esofagee e si è dimostrato utile nel ridurre la frequenza e la gravità del risanguinamento. Nel caso delle varici gastriche è usata quando queste si trovano in continuità con le varici esofagee, mentre è meno indicata per varici gastriche isolate.

Rispetto al passato, oggi questa tecnica è raramente utilizzata per prevenire la progressione delle varici o il risanguinamento, indicazioni per cui si usa invece la legatura endoscopica. La scleroterapia può però essere utile nei casi in cui la legatura elastica risulta tecnicamente difficoltosa.

Vene varicose e capillari visibili

Per quanto riguarda le vene varicose, il personale medico può suggerire di intervenire con la terapia sclerosante piuttosto che con altre tecniche a seconda delle vene interessate, della dimensione delle varici e del fatto che causino o meno complicanze. La scleroterapia è particolarmente indicata per vene reticolari o di piccolo calibro, così come nel trattamento estetico dei capillari. In alcuni casi può essere impiegata anche per trattare assi safenici e varici di grosso calibro.

Come si esegue la scleroterapia

Scleroterapia delle varici gastroesofagee

Nel caso delle varici dell’apparato gastrointestinale, la scleroterapia viene eseguita per via endoscopica. Ecco i passaggi principali della procedura:

  1. inserimento dell’endoscopio: l’endoscopio è una sonda flessibile con una telecamera all’estremità. Viene inserito attraverso la bocca e fatto avanzare nell’esofago e, se necessario, fino allo stomaco;
  2. identificazione delle varici e iniezione della soluzione sclerosante: la soluzione sclerosante viene iniettata direttamente nelle varici in quantità variabili in base alla dimensione e alla gravità delle varici;
  3. monitoraggio e recupero: il/la paziente viene monitorato/a per 24-48h per limitare eventuali complicanze dopo la procedura. Il recupero è solitamente rapido e la maggior parte delle persone torna alle attività quotidiane entro pochi giorni.

Scleroterapia delle vene varicose

Nel caso degli arti inferiori, le varici da trattare possono essere visualizzate direttamente o con l’aiuto di un ecografo. In questo caso, i passaggi principali della procedura possono essere così riassunti:

  1. preparazione: l’area da trattare verrà pulita e disinfettata;
  2. iniezione della soluzione sclerosante: il personale medico specializzato utilizzerà un ago sottile per iniettare la soluzione sclerosante (liquida o in forma di schiuma) direttamente nella vena varicosa o nelle teleangectasie;
  3. compressione: verrà applicata una fasciatura compressiva sulla zona trattata per aiutare a chiudere la vena e ridurre il rischio di sanguinamento e trombosi / flebite;
  4. follow-up: potrebbero essere necessari più trattamenti di scleroterapia, a intervalli di alcune settimane, per ottenere il risultato desiderato. Il personale medico programmerà appuntamenti di follow-up per monitorare il progresso e valutare la necessità di ulteriori trattamenti.

Eventi avversi, controindicazioni e alternative alla scleroterapia

Possibili eventi avversi post scleroterapia

Indipendentemente dall’agente sclerosante utilizzato, i pazienti che si sottopongono a scleroterapia possono andare incontro ad alcuni eventi avversi:

  • per il trattamento delle varici esofagee e gastriche, gli eventi avversi più comuni sono dolore al torace, sanguinamento, ulcerazione, febbre o infezione.
  • nel caso di varici degli arti inferiori la complicanza più comune è il “matting”, un alone residuo scuro nella regione trattata; complicanze più rare sono la necrosi cutanea e l’ulcerazione.

Controindicazioni alla scleroterapia

La scleroterapia non è necessariamente adatta a tutte le persone e si possono distinguere:

  • controindicazioni assolute, tra cui sono incluse
    • allergia nota allo sclerosante;
    • trombosi venosa profonda (TVP) acuta e/o embolia polmonare;
    • infezione locale nell’area di scleroterapia o infezione generalizzata grave;
    • immobilità prolungata e confinamento a letto;
    • shunt noto sintomatico destra-sinistra (ad esempio, forame ovale pervio sintomatico);
  • controindicazioni relative per cui è obbligatoria la valutazione individuale del rapporto beneficio-rischio. Tra le controindicazioni relative sono incluse:
    • gravidanza:
    • allattamento al seno (interrompere l’allattamento per 2-3 giorni):
    • grave malattia occlusiva arteriosa periferica (arteriopatia obliterante cronica periferica):
    • cattiva salute generale;
    • forte predisposizione alle allergie;
    • alto rischio tromboembolico, ad esempio, storia di eventi tromboembolici, grave trombofilia nota, stato di ipercoagulabilità, cancro attivo;
    • trombosi venosa superficiale acuta.

Alternative alla scleroterapia

Alternative alla scleroterapia sono le tecniche mini-invasive come la laserterapia o l’ablazione per radiofrequenza, oppure con un intervento chirurgico vero e proprio, quale la varicectomia o, la safenectomia mediante stripping, tecnica ad oggi poco raccomandata.

Fonti

  1. Rabe E, Pannier F; for the Guideline Group. Indications, contraindications and performance: European Guidelines for Sclerotherapy in Chronic Venous Disorders. Phlebology. 2014 May;29(1 suppl):26-33. doi: 10.1177/0268355514528127. Epub 2014 May 19. PMID: 24843082.
  2. American Society for Gastrointestinal Endoscopy – Technology Assessment Committee. Sclerosing agents for use in GI endoscopy. Gantrointestinal endoscopy. 2007;66:1-6.
  3. Hwang JH, Shergill AK, et al. The role of endoscopy in the management of variceal hemorrhage. Gastrointestinal Endoscopy. 2014;80:221-227. doi:10.1016/j.gie.2013.07.023.
  4. Società Italiana Endoscopia Digestiva Terapia dell’Emorragia da Varici Esofagee/Gastriche, Terapia dell’emorragia da varici esofagee e gastriche;
  5. Associazione EpaC, Varici esofagee.

Autore

Daniele Bissacco

Daniele Bissacco

Il Dott. Daniele Bissacco si è specializzato con il massimo dei voti e lode in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi dal titolo “Predittori di recidiva ecografica, clinica e sintomatologica dopo termoablazione mediante radiofrequenza della...