Orchiectomia
L’orchiectomia è la procedura chirurgica effettuata per la rimozione di uno o entrambi i testicoli. L’orchiectomia viene effettuata come trattamento per pazienti con problemi ai testicoli, per prevenire e trattare il cancro ai testicoli o nella transizione di genere.
- 1 Descrizione dell'orchiectomia
- 2 Tipologie di orchiectomia
- 3 Come si esegue l'orchiectomia
- 4 A cosa serve l'orchiectomia
- 5 Rischi e complicanze dell'orchiectomia
- 6 Fonti
Descrizione dell'orchiectomia
I testicoli (gonadi maschili) sono gli organi responsabili della produzione delle cellule sessuali maschili, gli spermatozoi, e degli ormoni maschili, tra cui il testosterone; sono due e si trovano alla base del pene, raccolti in una sacca di pelle detta scroto. Nel caso in cui il tessuto di cui sono composti i testicoli sviluppi una neoplasia può diventare necessario rimuovere l’intero testicolo.
Tipologie di orchiectomia
L’orchiectomia può essere parziale, detta anche unilaterale, nel caso in cui venga rimosso solo un testicolo (meno comune), bilaterale quando il chirurgo asporta entrambi i testicoli, oppure radicale, se oltre ai testicoli viene rimosso anche il funicolo spermatico (una struttura dello scroto).
In base a come viene eseguita l’asportazione del testicolo, l’orchiectomia può essere classificata in orchiectomia semplice o inguinale. In particolare:
- l’orchiectomia semplice viene eseguita attraverso lo scroto, storicamente è stata un mezzo significativo di manipolazione ormonale nella gestione dei pazienti con carcinoma prostatico localmente avanzato. Dal momento in cui si sono resi disponibili farmaci meno invasivi per il controllo ormonale, adesso, l’orchiectomia semplice viene utilizzata per la rimozione di un testicolo non vitale a causa di traumi, torsioni o infezioni;
- l‘orchiectomia inguinale viene eseguita attraverso l’inguine e rappresenta il cardine della diagnosi e del trattamento delle neoplasie a carico del tessuto testicolare.
Come si esegue l'orchiectomia
L’intervento di orchiectomia può essere eseguito in anestesia generale o locale e ha una durata che va dai 30 ai 60 minuti. Durante l’intervento il paziente si trova in posizione supina e il chirurgo, a seconda del tipo di orchiectomia che deve essere eseguita, può effettuare delle incisioni a livello dello scroto oppure a livello dell’inguine.
A questo punto, il chirurgo procede con la rimozione di uno o di entrambi i testicoli. Il tessuto che circonda i testicoli non viene rimosso, per cui, per evitare che lo scroto rimanga totalmente vuoto, esiste la possibilità di impiantare due protesi che sostituiscono e mimano, per aspetto e consistenza, i testicoli asportati. Alla fine della procedura, il medico posizionerà dei punti di sutura. Generalmente il paziente può tornare a casa il giorno dopo l’intervento.
A cosa serve l'orchiectomia
L’orchiectomia, specie quella radicale, rappresenta una pratica sia diagnostica che terapeutica nella gestione del sospetto cancro ai testicoli. I tumori ai testicoli sono comuni nei ragazzi e negli uomini di età compresa tra i 15 ed i 35 anni, si presentano come una massa che origina dal testicolo, all’interno dello scroto, indolore e solitamente unilaterale. La procedura chirurgica rimuove il cancro primario e consente anche al patologo di analizzare il tessuto per la diagnosi, attraverso una biopsia.
Inoltre, l’orchiectomia è utilizzata nel percorso di transizione sessuale delle donne transgender, in quanto, oltre ai cambiamenti fisici, diminuisce significativamente la quantità di ormoni maschili in circolo. Altre indicazioni per l’orchiectomia sono traumi, infezioni e tutto ciò che provoca un danno al tessuto testicolare.
Rischi e complicanze dell'orchiectomia
L’orchiectomia può portare a complicanze, che nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Le più comuni sono:
- sanguinamenti interni dovuti a lesioni dei vasi epigastrici;
- danni ai nervi;
- insorgenza di ernia inguinale;
- infezioni;
- edema ed ematoma allo scroto (formazione infiammatoria);
- complicanze psicologiche dovute all’assenza del testicolo, che possono essere migliorate con l’uso di protesi.
La orchiectomia è una procedura chirurgica che viene utilizzata per rimuovere uno o entrambi i testicoli, e rappresenta una tecnica diagnostica e terapeutica per il cancro testicolare. Per saperne di più sulla rimozione di organi del tratto genitale e urinario, consulta le schede sulla cistectomia e sulla prostatectomia.