La mesoterapia, definita anche intradermoterapia distrettuale (ITD) è un trattamento medico le cui basi scientifiche si fondano sull’ipotesi che un medicamento somministrato negli strati superficiali della cute rimanga efficace più a lungo nella zona dove è stato iniettato. Con la mesoterapia, bassi dosaggi dei medicamenti sono quindi sufficienti al fine di ottenere effetti terapeutici a livello locale.

La mesoterapia è pertanto migliore rispetto ad altre vie di somministrazione, che invece permettono la diffusione dei farmaci in tutto l’organismo, come ad esempio, le iniezioni intramuscolari. L’intradermoterapia distrettuale modifica, infatti, il normale percorso dei principi attivi iniettati, rallentando il loro assorbimento sistemico.

I preparati utilizzati in mesoterapia appartengono alla farmacopea ufficiale e sono pertanto ben conosciuti sia sotto il profilo dell’efficacia sia sotto quello delle controindicazioni e degli eventi avversi che si possono manifestare.

Quali sono le indicazioni per la mesoterapia?

L’utilizzo della mesoterapia può essere proposto come terapia per combattere il dolore associato ad alcuni processi morbosi quali, ad esempio:

  • gotta;
  • fibromialgia;
  • cefalee (mal di testa);
  • nevralgie;
  • mal di schiena;
  • distorsioni articolari;
  • stiramenti muscolari;
  • tendiniti;
  • mal di denti.

Nella maggior parte dei casi vengono impiegati farmaci antinfiammatori (FANS), miorilassanti e anestetici locali, come ad esempio la lidocaina

La mesoterapia è anche utile per rimuovere tessuto adiposo indesiderato da diversi distretti corporei, come ad esempio la cellulite, e trova impiego anche allo scopo di rimodellare e rassodare i tessuti o ridurre le rughe. I farmaci più comunemente utilizzati in questo ambito sono:

  • ialuronidasi;
  • L-carnitina;
  • aminofillina;
  • collagenasi;
  • acido retinoico;
  • vitamine (A, D, E, K);
  • oligoelementi (zinco, selenio, rame, manganese, cromo);
  • acido glicolico.

Può inoltre essere utilizzata nel contrastare l’alopecia con l’impiego di medicamenti quali:

  • vitamine del gruppo B;
  • minoxidil;
  • lidocaina;
  • finasteride

Infine, allo scopo di aumentarne l’efficacia, la mesoterapia può essere utilizzata anche in associazione con altre terapie, come ad esempio:

  • ultrasuonoterapia;
  • laserterapia;
  • elettroterapia antalgica.

Come si esegue la mesoterapia?

Ogni seduta di mesoterapia comporta l’esecuzione di iniezioni locali e superficiali di medicamenti mediante l’utilizzo di speciali aghi, che sono molto corti (circa 4 mm). In genere sono necessarie da una a tre somministrazioni di farmaci nei casi acuti, e fino a 10-15 somministrazioni di mantenimento da eseguire semestralmente oppure mensilmente in caso di patologie croniche.

Le tecniche di solito utilizzate sono tre:

  • punto per punto: consiste nell’iniettare da 0,02 ml a 0,05 ml di soluzione farmaceutica seguendo una linea perpendicolare rispetto al piano cutaneo ad una profondità di 4 mm;
  • nappage: sono iniezioni molto superficiali, 2 mm in profondità, fatte con aghi da 4 mm in un’area cutanea ampia e con un’inclinazione di 45 gradi rispetto alla superficie della pelle. Durante la manovra viene esercitata una pressione costante sullo stantuffo della siringa muovendo rapidamente il polso;
  • epidermico: si tratta di inoculazioni molto superficiali di 1 mm di profondità praticate con aghi di piccolissimo calibro (27 a 30 gauge) ed eseguite nella zona interessata seguendo uno schema a griglia con intervalli di 1 cm.

Quali sono i rischi e le controindicazioni della mesoterapia?

La mesoterapia comporta di rado l’insorgenza di effetti collaterali, tuttavia possono manifestarsi:

  • reazioni allergiche locali o generali dovute a ipersensibilità nei confronti del farmaco impiegato;
  • reazioni locali secondarie a microtraumi provocati dagli aghi;
  • eritemi (arrossamenti) nella zona di iniezione causati dall’azione del farmaco e accompagnati da leggero dolore, la cui durata è generalmente molto breve;
  • infezioni dovute al mancato rispetto delle norme igieniche.

L’intradermoterapia distrettuale presenta inoltre alcune controindicazioni, tra le quali:

  • indice di massa corporea (BMI) superiore a 30;
  • allergie conosciute nei confronti dei farmaci da utilizzare per il trattamento;
  • gravidanza;
  • allattamento;
  • diabete insulino-dipendente;
  • malattie epatiche e renali;
  • terapia in corso con anticoagulanti e farmaci per il cuore (ad esempio beta-bloccanti, calcio antagonisti);
  • Lupus eritematoso sistemico;
  • AIDS;
  • Disturbi convulsivi.

Fonti:

Autore

Osmosia s.r.l.

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