Laparoscopia ginecologica
La laparoscopia ginecologica è un intervento operatorio poco invasivo che consente l’esplorazione, la valutazione, il prelievo di frammenti di tessuto per successivi accertamenti istologici e in certi casi anche il trattamento, degli organi e delle strutture dell’apparato riproduttivo femminile.
Da punto di vista generale, la laparoscopia è una tecnica di tipo chirurgico che ha trovato larga applicazione in diversi ambiti e non solo in quello ginecologico. Proprio per le sue caratteristiche di bassa invasività, questa metodologia ha modificato in modo radicale molte procedure sia di tipo diagnostico che terapeutico. La laparoscopia ginecologica permette, infatti, decorsi post operatori meno pesanti per la paziente, diminuisce i rischi operatori e le complicazioni e vengono ridotti in maniera considerevole il tempo di guarigione e la durata della permanenza in ospedale.
- 1 In cosa consiste la laparoscopia ginecologica?
- 2 Quali sono le indicazioni per la laparoscopia ginecologica?
- 3 Quali sono le controindicazioni della laparoscopia ginecologica?
- 4 Quali sono le possibili complicazioni della laparotomia ginecologica?
- 5 Quale preparazione è necessaria per la laparoscopia ginecologica?
- 6 La laparoscopia ginecologica provoca dolore?
- 7 Fonti
In cosa consiste la laparoscopia ginecologica?
La laparoscopia ginecologica viene di norma condotta da un medico specialista in ginecologia. La procedura chirurgica si avvale di uno strumento specifico chiamato laparoscopio costituito da un tubo flessibile di diametro inferiore al centimetro che viene inserito nella cavità addominale e nello scavo pelvico attraverso una minima incisione della cute. L’apparecchio è provvisto di una sorgente di luce e di una mini videocamera ad alta risoluzione collegata a uno schermo che permette al medico di osservare anche i minimi dettagli e di portare a termine con successo l’intervento.
La strumentazione necessaria per procedere a prelievi bioptici di tessuto e anche all’esecuzione di interventi terapeutici veri e propri viene introdotta attraverso piccole soluzioni di continuo della pelle. In ambito ginecologico, la laparoscopia serve per le diagnosi soprattutto di natura oncologica, ma anche per l’asportazione di neoplasie benigne o maligne che possono interessare l’utero e l’ovaio (ad esempio carcinomi, fibromi, endometriosi).
È necessaria l’anestesia generale e, oltre all’incisione cutanea per l’inserimento del laparoscopio, ne possono essere praticate altre (2-4) per fare passare gli strumenti necessari al’intervento. La durata della procedura è variabile in quanto strettamente dipendente dal tipo di intervento da svolgere.
Quali sono le indicazioni per la laparoscopia ginecologica?
Sono diverse le situazioni per le quali è indicato effettuare la laparoscopia ginecologica. Come strumento diagnostico può, infatti, essere impiegata in caso di:
- cisti o tumori delle ovaie;
- raccolte ascessuali o aderenze tubariche;
- endometriosi;
- gravidanze ectopiche (gravidanza extrauterina);
- infertilità.
Se utilizzata in maniera terapeutica, le indicazioni possono essere:
- asportazioni di leiomiomi (tumori benigni) localizzati in sede sottosierosa e intramurali;
- drenaggio di raccolte ascessuali tubariche e adesiolisi (recisione di aderenze);
- asportazione di cisti ovariche;
- rimozione di endometriomi ovarici.
Quali sono le controindicazioni della laparoscopia ginecologica?
Nonostante la bassa invasività del procedimento chirurgico, la laparoscopia presenta tuttavia alcune controindicazioni che ne impediscono l’utilizzo. Tra queste, la presenza di:
- cardiopatia di grado severo;
- shock emorragico;
- peritonite generalizzata;
- obesità di grado molto elevato;
- altre laparotomie eseguite in precedenza;
- concentrazione di emoglobina inferiore a 7 g/dL.
Quali sono le possibili complicazioni della laparotomia ginecologica?
Si tratta di una tecnica molto sicura che tuttavia può presentare, anche se raramente, complicazioni, tra le quali:
- lesioni vascolari;
- pneumoperitoneo, costituito da una raccolta extraperitoneale di gas utilizzato nell’intervento laparoscopico per ottenere maggior spazio, può essere pericoloso perché vi è la possibilità che si estenda al mediastino rischiando di interferire in modo negativo con la funzione cardiaca;
- lesioni della vescica urinaria;
- lesioni degli organi addominali, ad esempio dell’intestino.
Quale preparazione è necessaria per la laparoscopia ginecologica?
La preparazione alla laparoscopia ginecologica, prevede, in alcuni casi, che la paziente osservi una dieta senza scorie per un certo periodo di tempo prima di sottoporsi all’intervento. Occorre inoltre essere a digiuno completo, anche da liquidi, nelle otto ore precedenti la laparoscopia e può essere praticato un clistere evacuativo poco prima dell’operazione. A volte è necessario sospendere l’assunzione di farmaci antiaggreganti, antinfiammatori e anticoagulanti. La decisione viene presa dal medico caso per caso.
La laparoscopia ginecologica provoca dolore?
L’intervento non è doloroso perché svolto in anestesia generale. Al risveglio è però possibile che la paziente avverta dolori peraltro dominabili mediante l’assunzione di farmaci analgesici.
Fonti
- Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, AIRC. Laparoscopia;
- Argentino GLS, Bueloni-Dias FN, Leite NJ, Peres GF, Elias LV, Bortolani VC, Padovani CR, Spadoto-Dias D, Dias R. The role of laparoscopy in the propaedeutics of gynecological diagnosis1. Acta Cir Bras. 2019 Feb 14;34(1):e20190010000010;
- Desimone CP, Ueland FR. Gynecologic laparoscopy. Surg Clin North Am. 2008 Apr;88(2):319-41;
- Fuentes MN, Rodríguez-Oliver A, Naveiro Rilo JC, Paredes AG, Aguilar Romero MT, Parra JF. Complications of laparoscopic gynecologic surgery. JSLS. 2014 Jul-Sep;18(3):e2014.00058. doi: 10.4293/JSLS.2014.00058. PMID: 25392659; PMCID: PMC4208895.
Autore
Osmosia s.r.l.