Cuore artificiale
Il cuore artificiale rappresenta una forma di supporto meccanico alla circolazione cardiaca. Questo viene utilizzato quando il cuore, a causa di malattie come l’insufficienza cardiaca, fatica a pompare il sangue in circolo. Il cuore artificiale totale solitamente è utilizzato come misura temporanea in attesa del trapianto di cuore, ma sempre più spesso è utilizzato come trattamento definitivo nei casi in cui il trapianto non fosse possibile.
- 1 Descrizione del cuore artificiale
- 2 Come si esegue l'impianto del cuore artificiale
- 3 A cosa serve il cuore artificiale
- 4 Rischi e complicanze del cuore artificiale
- 5 Fonti
Descrizione del cuore artificiale
Il cuore è suddiviso in quattro cavità: gli atri, destro e sinistro, che accolgono rispettivamente il sangue proveniente dalla circolazione sistemica (che è povero di ossigeno) e polmonare (ricco di ossigeno), e i ventricoli, destro e sinistro, che rispettivamente, contraendosi, spingono il sangue attraverso la circolazione polmonare e sistemica.
Affinché la direzione del flusso di proceda sempre dagli atri ai ventricoli e dai ventricoli alle arterie, nel cuore sono presenti le valvole, quattro strutture fatte di tessuto fibroso che lasciano passare agevolmente il sangue ma che ne impediscono il reflusso. In particolare, il cuore artificiale totale consiste in una pompa che viene impiantata chirurgicamente, controllata dall’esterno e che sostituisce i ventricoli danneggiati. Questo dispositivo possiede quattro valvole meccaniche che funzionano come le valvole del cuore, e servono per collegare i ventricoli artificiali con gli atri e le arterie. Quando il cuore artificiale è collegato, esso è in grado di ricoprire la stessa funzione del cuore naturale, ripristinando il normale flusso sanguigno attraverso il corpo. In ospedale il cuore artificiale è controllato da un dispositivo che si trova nel letto d’ospedale, mentre, una volta che il paziente è stato dimesso, può controllare il cuore artificiale attraverso un dispositivo di controllo portatile.
Come si esegue l'impianto del cuore artificiale
L’intervento di inserzione del cuore artificiale viene effettuato in anestesia generale e dura dalle cinque alle nove ore. Affinché l’intervento possa procedere in maniera ottimale, viene eseguita quella che è definita circolazione extra-corporea: il cuore del paziente viene collegato a una macchina cuore-polmone, che, per tutta la durata dell’intervento, si occupa di ricevere il sangue poco ossigenato proveniente dalle vene, riossigenarlo e infonderlo di nuovo nelle arterie. A questo punto, la circolazione nel cuore viene temporaneamente bloccata grazie a un farmaco, senza che questo crei danni all’organismo. Il paziente viene anche intubato in modo che possa essere supportato nella respirazione dalla ventilazione artificiale.
A questo punto il chirurgo pratica una sternotomia, ovvero un’incisione verticale sullo sterno (l’osso lungo e piatto che si trova nella parte anteriore del torace) e riesce ad accedere direttamente al cuore. I ventricoli vengono rimossi, viene inserito il cuore artificiale e collegato agli atri, all’arteria polmonare e all’arteria aorta. Quando tutto sarà collegato, l’équipe chirurgica spegnerà la macchina cuore-polmone e attiverà il cuore artificiale, in modo che inizi a pompare. A questo punto si ricucirà l’incisione e si trasferirà il paziente nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale. In questo reparto il paziente sarà intubato e aiutato a respirare (nella maggior parte dei casi solo per pochi giorni).
A cosa serve il cuore artificiale
Il cuore artificiale è raccomandato se si soffre di insufficienza cardiaca allo stadio terminale (la condizione clinica in cui il cuore non riesce a pompare adeguatamente il sangue, con la conseguenza di un insufficiente apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti). Il trattamento d’elezione per questa malattia in realtà è il trapianto di cuore, ma il numero degli organi da donatori disponibili è sempre molto inferiore ai riceventi che ne hanno bisogno: in questa situazione, il cuore artificiale può essere impiantato in attesa di effettuare un trapianto di cuore oppure può essere un trattamento alternativo in alcuni pazienti che non sono in grado di ricevere un trapianto.
Rischi e complicanze del cuore artificiale
Come per qualsiasi intervento chirurgico, anche l’impianto di un cuore artificiale può portare a complicanze: potrebbe essere necessario rimanere in ospedale per prevenirle o gestirle. Le complicanze più comuni sono:
- infezioni;
- sanguinamenti;
- eventi avversi di natura neurologica;
- malfunzionamento del dispositivo;
- disfunzioni multiorgano.
Il cuore artificiale, quindi, è un intervento usato, in caso di malattie che compromettono l’attività cardiaca in maniera terminale, come soluzione temporanea, o alternativa, al trapianto di cuore.
Fonti
- NIH – Total Artificial Heart
- Cook JA, Shah KB, Quader MA, Cooke RH, Kasirajan V, Rao KK, Smallfield MC, Tchoukina I, Tang DG. The total artificial heart. J Thorac Dis. 2015 Dec;7(12):2172-80. doi: 10.3978/j.issn.2072-1439.2015.10.70. Erratum in: J Thorac Dis. 2017 Mar;9(3):E342. PMID: 26793338; PMCID: PMC4703693.
- Fuchs M, Schibilsky D, Zeh W, Berchtold-Herz M, Beyersdorf F, Siepe M. Does the heart transplant have a future? Eur J Cardiothorac Surg. 2019 Jun 1;55(Suppl 1):i38-i48. doi: 10.1093/ejcts/ezz107. PMID: 31106338; PMCID: PMC6537946.
- Sale SM, Smedira NG. Total artificial heart. Best Pract Res Clin Anaesthesiol. 2012 Jun;26(2):147-65. doi: 10.1016/j.bpa.2012.04.002. PMID: 22910087.