Verruca
Le verruche sono piccole crescite sulla pelle, spesso ruvide al tatto, che si sviluppano a seguito di un’infezione causata dal virus HPV, noto come papillomavirus umano. Queste protuberanze sono tipicamente rotonde, hanno margini precisi e si trovano più comunemente sui piedi (in particolare sulla pianta), sulle mani, ginocchia e gomiti.
Nei bambini, le verruche tendono a scomparire da sole relativamente in fretta, ma negli adulti possono durare più a lungo. Anche se le verruche sono generalmente innocue, trattarle tempestivamente è consigliato per evitare disagi o diffusione. Chi soffre di eczemi o ha un sistema immunitario compromesso, per esempio a causa dell’uso di farmaci immunosoppressori come la ciclosporina e l’azatioprina, o a causa di condizioni come unodeficienza acquisita (AIDS), può essere più suscettibile alle verruche.
- 1 Quali sono le cause delle verruche
- 2 Quali sono i sintmi delle verruche
- 3 Come si diagnosticano le verruche
- 4 Cura delle verruche
- 5 Eventuali complicanze delle verruche
- 6 Fonti:
Quali sono le cause delle verruche
Le verruche sono causate dal papillomavirus umano (HPV), un virus a doppio filamento di DNA. I tipi conosciuti di HPV sono numerosi, circa 150, ma solo alcuni sono in grado di provocare questo tipo di infezioni cutanee. Gli HPV più frequentemente coinvolti nella formazione delle verruche sono i tipi 1, 2, 3, 4, 10, 27, 29 e 57.
Il virus si trasmette attraverso il contatto diretto pelle contro pelle, oppure per trasporto indiretto di materiale virale sulla cute (autoinoculazione). Ciò può accadere, ad esempio, grattando la verruca con un’unghia e toccando in seguito altre zone del corpo. In questi casi, la malattia può manifestarsi nel letto subungueale e/o nella nuova regione cutanea raggiunta dall’agente patogeno. Il tempo di incubazione dipende dalla quantità di virus coinvolto e può arrivare fino a 12 mesi.
Quali sono i sintmi delle verruche
In genere, l’escrescenza verrucosa ha inizio a partire dallo strato basale della pelle nel quale il papillomavirus induce la moltiplicazione eccessiva di una particolare popolazione cellulare, i cheratinociti, i quali cominciano a produrre troppa cheratina, causando una ipercheratosi cutanea.
La maggior parte delle verruche non causa disturbi. In alcuni casi però, soprattutto quando sono interessate zone del corpo particolari, come ad esempio la pianta dei piedi, è possibile l’insorgere di una sintomatologia dolorosa.
Come si diagnosticano le verruche
La diagnosi delle verruche viene effettuata tramite una visita medica, basandosi sulle manifestazioni cutanee evidenti e tipiche. In alcuni casi, può essere utile l’esame dermoscopico, che consente di osservare i capillari presenti in una verruca e di effettuare una diagnosi differenziale rispetto ad altre lesioni cutanee, come le cheratosi seborroiche. Per sospetti di carcinoma squamoso della pelle, è necessaria una biopsia cutanea.
Cura delle verruche
La cura può includere:
- Terapia topica: Utilizzo di creme e cerotti con acido acetilsalicilico o podofillina. Questi trattamenti aiutano a ridurre il volume dell’escrescenza, indebolendola e eliminandola progressivamente. Circa il 70% delle verruche può essere curato entro 12 settimane.
- Crioterapia: Applicazione di azoto liquido sulla verruca, che può essere doloroso ma efficace nel 70% dei casi. Può lasciare esiti cicatriziali permanenti.
- Elettrochirurgia: Usata per verruche estese, con un 80% di successo. La verruca viene bruciata e rimossa sotto anestesia locale.
Ulteriori terapie includono:
- Iniezioni di bleomicina: Le iniezioni di bleomicina sono un trattamento utilizzato per verruche resistenti. La bleomicina, un farmaco chemioterapico, viene iniettata direttamente nella verruca per distruggere il tessuto virale. Questo metodo è noto per la sua efficacia, ma può essere doloroso e a volte causa effetti collaterali come danni cutanei locali.
- Laserterapia: La laserterapia impiega un raggio laser per bruciare e distruggere il tessuto della verruca. È una tecnica precisa che consente di trattare verruche senza danneggiare troppo i tessuti circostanti. Questo trattamento può essere veloce e efficace, con un periodo di recupero relativamente breve, ma potrebbe richiedere più sedute per eliminare completamente le verruche.
- Trattamento fotodinamico: Il trattamento fotodinamico (PDT) combina l’uso di un agente fotosensibilizzante con una luce di una specifica lunghezza d’onda per distruggere le verruche. L’agente viene applicato sulla verruca e, una volta attivato dalla luce, produce una forma di ossigeno che uccide le cellule della verruca. Questo metodo è particolarmente utile per le verruche superficiali e offre il vantaggio di minori danni ai tessuti sani limitrofi.
- Vaporizzazione con laser: La vaporizzazione con laser è simile alla laserterapia ma utilizza specifici tipi di laser che evaporano l’acqua nelle cellule della verruca, causandone la distruzione. Questo trattamento è efficace per verruche difficili da trattare e minimizza il sanguinamento e il rischio di infezione, grazie alla sua capacità di sigillare i vasi sanguigni durante il procedimento.
- Farmaci come acido squarico, dinitroclorobenzene o difenciprone: Questi farmaci topici sono utilizzati per trattare le verruche stimolando una risposta immunitaria locale. Vengono applicati direttamente sulla verruca, inducendo il corpo a reagire e attaccare il tessuto verrucoso. Questi trattamenti possono essere particolarmente utili per le verruche resistenti o multiple, ma possono richiedere diverse applicazioni e tempo per vedere i risultati completi.
Eventuali complicanze delle verruche
Le verruche di solito non sono pericolose, ma possono causare:
- Distrofia ungueale e danni estetici significativi.
- Dolore persistente, soprattutto con verruche plantari, che può influenzare la deambulazione e l’attività sportiva.
- Limitazione di accesso a strutture pubbliche a causa della contagiosità.
Fonti:
- Istituto Superiore di Sanità – Papilloma Virus Umano;
- National Library of Medicine – Warts;
- Dermnet NZ – Viral Wart;
- Witchey DJ, Witchey NB, Roth-Kauffman MM, Kauffman MK. Plantar Warts: Epidemiology, Pathophysiology, and Clinical Management. J Am Osteopath Assoc. 2018 Feb 1;118(2):92-105.