MelanomaIn breve
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Cos’è un melanoma?Il melanoma è un tumore maligno che deriva dalla trasformazione dei melanociti. Queste sono le cellule che producono la melanina, il pigmento che dà alla pelle il suo colore e che protegge l’organismo dai danni causati dai raggi solari. Il melanoma non è il tumore della pelle più diffuso, rappresentando solo l’1% di tutte le neoplasie cutanee, tuttavia è il più pericoloso e letale.1 Nel Mondo è il quinto tipo di cancro più frequente tra gli uomini, e il settimo tra le donne. Si tratta di un tipo di tumore in aumento tra le persone giovani, soprattutto di pelle chiara. L’età media al momento della diagnosi è di 57 anni.2 Quali sono le tipologie di melanoma?Le principali tipologie di melanoma si distinguono in:
Oltre a questa macro distinzione, il melanoma si classifica in quattro sottotipi con caratteristiche precise, ovvero:
Infine, esiste anche il melanoma delle unghie che, benché raro, può interessare sia l’unghia stessa che il letto ungueale. Che differenza c’è tra neo e melanoma?Non è sempre facile cogliere la differenza tra un neo comune e un melanoma, specialmente se questo è in fase iniziale. Ci sono però delle caratteristiche che possono aiutare nella distinzione. Un neo comune è:
Raramente, un neo comune può mutare e trasformarsi in melanoma perché la formazione ex novo (ossia “da zero”) del melanoma è più frequente. Un’attenzione maggiore rispetto al neo comune si deve invece dare ai cosiddetti nei, o nevi atipici, o displastici. Presentare sul corpo più di cinque nevi displastici aumenta di 10 volte il rischio di melanoma.3 Questi nei, sebbene benigni, presentano delle caratteristiche che li possono far somigliare a dei melanomi, ovvero:
Quali sono i segni distintivi di un melanoma?Il melanoma cutaneo non sempre presenta sintomi, o tali sintomi possono passare inosservati. A volte il tumore può sanguinare, dare prurito, formare delle croste o causare dolore, ma più spesso si evolve in modo silenzioso. Per questo è importante prestare attenzione alla formazione di nuove lesioni cutanee, ad esempio macchioline o punti chiari sulla pelle, che si ingrandiscono, e ai cambiamenti dei nei già esistenti. Le caratteristiche tipiche del melanoma cutaneo sono sintetizzate nell’acronimo ABCDE. Ecco a cosa fare attenzione quando osserviamo i segni sulla pelle:.
Attenzione a quello che i dermatologi chiamano il “segno del brutto anatroccolo”: un segno diverso da tutti gli altri presenti sulla pelle, che si distingue per la sua atipicità.1,2 Cosa causa il melanoma e quali sono i fattori di rischio?Il melanoma è causato da una trasformazione maligna dei melanociti, le cellule che danno colore alla pelle, presenti in quantità minore anche nelle mucose e all’interno dell’occhio. Questa evoluzione cancerosa dei melanociti è dovuta ad una mutazione del DNA cellulare, per lo più legata all’azione dannosa e prolungata dei raggi ultravioletti del sole, unitamente ad una predisposizione genetica.2 Vediamo insieme tutti i fattori che aumentano il rischio di melanoma attualmente noti:
Come si diagnostica il melanoma?La diagnosi di melanoma spetta ad uno/a specialista in dermatologia e si basa sia sull’esame visivo della lesione, che sull’esito della biopsia. Di solito, lo/a specialista osserva con attenzione l’aspetto della lesione cutanea sospetta, generalmente con l’ausilio del dermatoscopio, uno strumento ottico in grado di ingrandire di dieci volte la parte da analizzare. Se ci sono elementi che fanno supporre che si tratti di un melanoma o in caso di dubbi sulla diagnosi si procede con biopsia, l’asportazione chirurgica di tutta o di parte della lesione. L’analisi istologica al microscopio del campione bioptico permette di definire lo stadio e le caratteristiche del tumore, mentre l’analisi molecolare serve ad individuare le eventuali mutazioni genetiche che possono rendere il melanoma sensibile alle nuove terapie biologiche a bersaglio molecolare. Se il tumore ha uno spessore di almeno 10 mm si procede anche con la biopsia del linfonodo sentinella, allo scopo di capire se il tumore si sia diffuso alle vie linfatiche adiacenti la lesione. Se così fosse, aumenta il rischio che siano presenti metastasi a distanza. In questi casi, dopo la diagnosi di melanoma possono essere necessari ulteriori esami, come la TAC (tomografia assiale computerizzata) o la risonanza magnetica (RM), per valutare se il cancro si è esteso ad altri organi tra cui il cervello, i polmoni e le ossa.1,2,3 Altre analisi di laboratorio utili a chiarire il quadro generale di diffusione del melanoma nell’organismo sono:
Come si capisce se un melanoma è maligno?Un melanoma è per definizione maligno. Infatti, anche se un melanoma di 1 mm o meno di 1 mm è ancora molto simile ad un neo o ad una macchia comune della pelle, e può passare inosservato, le cellule di cui è composto appaiono già mutate. Esistono, però, dei parametri, come dimensioni e profondità, che vengono valutati per stimare il livello di malignità e definiscono una cosiddetta stadiazione. Ad esempio, nelle fasi iniziali, quando il melanoma è ancora in situ, ossia piccolo e circoscritto, e superficiale avrà un livello di malignità molto basso.2 Gli stadi del melanoma sono in tutto cinque, da zero a quattro, e di questi solo il terzo e il quarto sono definiti metastatici perché diffusi ai linfonodi prossimi (melanoma al terzo stadio), o ad organi a distanza (melanoma al quarto stadio). I primi due sono quindi ancora localizzati nell’area in cui la lesione è comparsa inizialmente, e si classificano in base ai seguenti criteri:
Dal terzo stadio in poi è possibile che le cellule cancerose si siano infiltrate in almeno un linfonodo o stiano migrando nel corpo attraverso sangue e/o linfa, senza che però sia ancora possibile vedere metastasi formate. Attenzione: sebbene i primi due stadi del melanoma siano quelli più facilmente trattabili, la presenza di ulcerazioni può peggiorare la prognosi. Pertanto osservare con molta attenzione anche piccoli segni sulla pelle che presentino aree irritate o che formino crosticine che non guariscono, devono portare ad un controllo dermatologico immediato.2,3 Puoi approfondire la stadiazione del melanoma nel nostro articolo “In quanto tempo si sviluppa un melanoma?” Quali sono le cure disponibili per il melanoma?La chirurgia è il trattamento d’elezione per il melanoma in stadio iniziale. La rimozione chirurgica della lesione si associa a biopsia del linfonodo sentinella, che consente di capire se il melanoma ha raggiunto i linfonodi più prossimi. Talvolta si procede direttamente all’asportazione del gruppo linfonodale a rischio. Se tutto risulta “pulito”, il melanoma si considera risolto e non si procede con ulteriori terapie. Quando il rischio che il tumore si ripresenti è alto, in caso di lesione ulcerata o di interessamento linfonodale, dopo l’intervento si prosegue con terapia adiuvante. Il farmaco tradizionalmente utilizzato a tale scopo era l’interferone alfa. Tuttavia oggi si preferiscono gli stessi farmaci usati per melanomi avanzati e metastatici. Il trattamento del melanoma avanzato (terzo stadio) e del melanoma metastatico (quarto stadio), oltre alla chirurgia si avvale delle seguenti innovative terapie farmacologiche biologiche facenti parte dell'immunoncologia:
Chemioterapia e radioterapia sono ancora cure considerate valide contro il melanoma avanzato o metastatico, specialmente quando c’è coinvolgimento dei linfonodi, ma vengono per lo più associate alla terapia immunologica.1,2,3 Di melanoma si guarisce?Le probabilità di guarigione completa dal melanoma dipendono principalmente da due fattori: la precocità della diagnosi e la risposta alle terapie. La prognosi è ottima quando il tumore viene individuato allo stadio iniziale o prima che abbia avuto il tempo di diffondersi. Vediamo i tassi di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi in tutti i casi possibili:
Come prevenire la comparsa del melanoma?Prevenire il melanoma non è sempre possibile, soprattutto se vi sono più fattori di rischio ineliminabili, come la presenza di molti nevi atipici sul corpo, o una forte familiarità. Detto questo, e conoscendo la propria predisposizione a questo tipo di tumore della pelle, ci sono tanti modi per abbattere il rischio di sviluppare il melanoma semplicemente adottando un comportamento prudente. Ad esempio è consigliato:
Fonti
Articoli di approfondimento
Autore
Osmosia s.r.l.
Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria. | In sintesiIl melanoma è un tumore maligno che deriva dalla trasformazione dei melanociti, le cellule che danno colore alla pelle. Può svilupparsi da un neo preesistente, oppure comparire ex novo come macchia sulla pelle. Patologie correlateEsami correlatiTerapie correlate |