L’ipertrofia dei turbinati è una condizione patologica che consiste nell’ingrossamento della mucosa che riveste i turbinati, strutture ossee localizzate nelle fosse nasali che contribuiscono al processo di respirazione.

Indice
  • 1 Cos’è l’ipertrofia dei turbinati?
  • 2 Quali sono le cause dell’ipertrofia dei turbinati?
  • 3 Quali sono i sintomi dell’ipertrofia dei turbinati?
  • 4 Come si esegue la diagnosi di ipertrofia dei turbinati?
  • 5 Qual è il trattamento dell’ipertrofia dei turbinati?
  • 6 Quali sono le complicazioni della chirurgia dell’ipertrofia dei turbinati?
  • 7 Fonti

Cos’è l’ipertrofia dei turbinati?

L’ipertrofia dei turbinati è una patologia che si instaura in seguito all’aumento volumetrico della mucosa di rivestimento dei turbinati, strutture ossee situate nelle cavità nasali. In ciascuna delle due cavità nasali sono presenti tre gruppi di turbinati: superiori, medi ed inferiori. La maggior parte dell’aria che respiriamo si fa strada tra i medi e gli inferiori, la funzione dei turbinati è principalmente quella di riscaldare, umidificare e filtrare l’aria. Quando la mucosa che riveste i turbinati si infiamma e si ingrossa, si ha un aumento dello spazio occupato dai turbinati nelle cavità nasali, questo crea un impedimento al passaggio dell’aria e difficoltà nella respirazione nasale.

Quali sono le cause dell’ipertrofia dei turbinati?

L’ipertrofia dei turbinati nasali può essere acuta oppure cronica e riconosce diverse cause.

Tra queste:

  • rinite virale, ossia il comune raffreddore;
  • sinusite;
  • deviazione del setto nasale;
  • rinite allergica;
  • farmaci;
  • disfunzioni ormonali;
  • deformità del naso.

Quali sono i sintomi dell’ipertrofia dei turbinati?

L’ipertrofia dei turbinati può portare all’insorgenza di diversi sintomi tra i quali si possono elencare:

  • difficoltà della respirazione;
  • congestione nasale;
  • ostruzione e intasamento delle cavità nasali soprattutto in posizione supina;
  • respirazione rumorosa e attraverso la bocca durante il sonno;
  • aumento delle secrezioni nasali.

Come si esegue la diagnosi di ipertrofia dei turbinati?

In genere la diagnosi di ipertrofia dei turbinati è semplice e viene posta dallo specialista in otorinolaringoiatria sulla base di un semplice esame obiettivo delle cavità nasali accompagnato dalla raccolta anamnestica dei dati riferiti dal paziente.

Qual è il trattamento dell’ipertrofia dei turbinati?

Il trattamento dell’ipertrofia dei turbinati è strettamente correlato alla causa che ha determinato l’insorgenza della condizione. In ogni caso l’approccio nei confronti di questa condizione patologica può essere medico oppure chirurgico.

Nel primo caso possono essere utilizzati:

  • irrigazioni nasali con soluzioni saline;
  • spray contenenti medicamenti antistaminici;
  • steroidi per uso locale;
  • immunoterapia allergica.

Nei casi acuti di ipertrofia dei turbinati, però, occorre ricordare che alcuni prodotti decongestionanti nasali dovrebbero essere usati solo per un periodo di tempo molto breve perché il loro impiego prolungato, in genere oltre tre giorni, può a sua volta provocare un aggravamento del rigonfiamento della mucosa nasale con conseguente peggioramento dei sintomi. Quando questo avviene, il paziente è praticamente obbligato a reiterare l’uso di questi prodotti per ottenere un beneficio che dura comunque poco e che conduce alla fine a una vera e propria dipendenza da questi preparati.

Quando la terapia farmacologica non ottiene gli effetti voluti è possibile ricorrere alla chirurgia con l’obiettivo di ridurre le dimensioni eccessive dei turbinati e ripristinare le condizioni anatomiche ottimali per una respirazione senza difficoltà. L’intervento di asportazione di queste strutture anatomiche viene di regola condotto attraverso le narici e non lascia segni cutanei esterni evidenti.

Sono diverse le procedure operatorie che possono essere proposte dall’otorinolaringoiatra e la scelta dell’una o dell’altra dipende dalla gravità dell’ipertrofia, dalla situazione generale del paziente e da altri motivi che devono essere valutati caso per caso dallo specialista. Alcuni atti operatori possono essere condotti nello studio medico utilizzando particolari apparecchiature specifiche, altrimenti l’intervento di resezione dei turbinati viene eseguito in sala operatoria, in anestesia locale o generale, eventualmente in associazione con altre manovre terapeutiche, ad esempio la settoplastica nei casi in cui sia presente, come spesso accade, anche una deviazione del setto nasale.

Quali sono le complicazioni della chirurgia dell’ipertrofia dei turbinati?

Le complicanze degli interventi chirurgici per il trattamento dell’ipertrofia dei turbinati sono rare e possono consistere in:

  • reazioni avverse all’anestesia;
  • edema della mucosa nasale;
  • dolore;
  • infezioni;
  • emorragie nasali;
  • secchezza nella cavità nasale con formazione di croste;
  • ricrescita dei turbinati accompagnata da edema e congestione nasale frequente.

In casi molto particolari, dopo un’asportazione dei turbinati particolarmente importante, può verificarsi una rara complicanza chiamata sindrome del naso vuoto. In pratica il paziente continua ad avvertire difficoltà di respirazione come se ci fosse ancora un’ostruzione che però non c’è perché il naso è stato liberato chirurgicamente. Si tratta di una situazione patologica assai rara le cui cause non sono ancora del tutto chiarite.