La Gardnerella vaginalis è il principale responsabile della vaginosi batterica, un’alterazione della flora batterica della vagina che, se trascurata, può avere effetti negativi sulla salute sessuale e riproduttiva della donna.

Nella maggior parte delle donne il microbiota vaginale è costituito prevalentemente da lattobacilli, batteri che mantengono un pH acido, che costituisce una difesa contro microrganismi invasori. La vaginosi batterica è un disturbo del tratto genitale femminile inferiore, caratterizzato dalla netta diminuzione nel numero di lattobacilli e da un aumento di 100-1.000 volte nella concentrazione di altri batteri, principalmente della Gardnerella vaginalis.

Indice
  • 1 Come si trasmette la gardnerella?
  • 2 Quali sono i sintomi della gardnerella?
  • 3 Come si effettua la diagnosi di gardnerella?
  • 4 Come si cura la gardnerella?
  • 5 Quali sono le possibili conseguenze della gardnerella?
  • 6 Fonti

Come si trasmette la gardnerella?

La Gardnerella vaginalis è comunemente presente nella flora vaginale delle donne adulte sane, mentre è assente in quella delle bambine. La trasmissione avviene per via sessuale, ed il rischio di vaginosi batterica è più alto per chi ha molti partner sessuali.

Quali sono i sintomi della gardnerella?

In molte donne l’infezione da gardnerella non dà alcun sintomo. L’infezione sintomatica si manifesta con perdite vaginali abbondanti bianco-grigiastre e maleodoranti, dal caratteristico odore di pesce marcio. In qualche caso sono presenti prurito e irritazione di lieve intensità.

Come si effettua la diagnosi di gardnerella?

L’infezione della vagina associata alla crescita eccessiva della Gardnerella vaginalis soddisfa i criteri diagnostici della vaginosi batterica (criteri di Amsel) in:

  • presenza di secrezioni bianco-grigiastre non viscose dalla consistenza omogenea, che aderiscono alle pareti della vagina come un film;
  • pH vaginale più elevato del normale (pH 5-5,5);
  • presenza di una percentuale di “clue cells”, cioè delle cellule epiteliali vaginali punteggiate di batteri, superiore al 20% nello striscio vaginale a fresco. Per effettuare questa procedura si preleva con un tampone un campione di secreto vaginale, lo si distende su un vetrino e lo si osserva al microscopio;
  • positività al test delle ammine, che sono molecole volatili maleodoranti: aggiungendo al secreto vaginale poche gocce di idrossido di potassio 10%, una sostanza fortemente basica, si sviluppa odore di pesce marcio.

Come si cura la gardnerella?

Il farmaco di elezione in caso di sovraproliferazione della Gardnerella vaginalis è il metronidazolo, che viene somministrato per via orale. Questo farmaco agisce rapidamente e non ha effetto sui lattobacilli, che sono perciò in grado di ricolonizzare la vagina, riducendo il rischio di ricaduta.

Quali sono le possibili conseguenze della gardnerella?

La vaginosi batterica è stata associata a una maggiore incidenza di malattie sessualmente trasmissibili, alla malattia infiammatoria pelvica e a difficoltà nel concepire e nel portare a termine senza problemi la gravidanza.

Rispetto alle donne con un microbiota vaginale ottimale, le donne con vaginosi batterica hanno un rischio più alto di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili come la gonorrea, la clamidia, la tricomoniasi; l’alterazione della flora vaginale influisce negativamente anche sulla probabilità di contrarre l’infezione da HIV e l’infezione da HPV (papillomavirus).

Le donne con vaginosi batterica hanno una probabilità più alta di soffrire di malattia infiammatoria pelvica, un’infiammazione del tratto genitale causata dalla risalita dei batteri dalla vagina verso l’utero. È responsabile di infertilità femminile, dolore pelvico cronico e gravidanza ectopica, quest’ultima una gravidanza in cui l’ovulo fecondato si impianta in una sede diversa dalla cavità uterina, rappresentando una situazione incompatibile con la sopravvivenza del feto e che mette a rischio la vita della donna. Nelle donne con vaginosi batterica si verificano più facilmente parti prematuri, aborti spontanei, e parti di bambini con un basso peso alla nascita.