L’eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale dell’uomo nel quale viene a mancare la possibilità di controllare l’orgasmo prima o dopo la penetrazione, che risulta in un rilascio di sperma prima dell’inizio o subito dopo l’inizio di un rapporto sessuale. Può verificarsi a qualunque età, anche se è più frequente nei giovani tra i 18 e i 30 anni, soprattutto se non hanno un partner sessuale fisso.

Si ritiene che una larga parte della popolazione maschile (30-40%) soffra di questa condizione nella sua vita, sebbene spesso in maniera temporanea. L’eiaculazione precoce è il più comune tra i disturbi sessuali dell’uomo.

L’eiaculazione precoce può essere assoluta quando si manifesta sempre e con qualunque partner, oppure relativa se si verifica solamente in situazioni specifiche e con determinati partner. Si distinguono forme nelle quali l’eiaculazione avviene prima della penetrazione in vagina, dette ante-portas, e forme che si manifestano durante la penetrazione, chiamate intra-moenia.

Indice
  • 1 Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?
  • 2 Come si esegue la diagnosi di eiaculazione precoce?
  • 3 Come si cura l’eiaculazione precoce?
  • 4 Quali sono le complicanze dell’eiaculazione precoce?
  • 5 Fonti

Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?

Le cause dell’eiaculazione precoce possono essere fisiche o psicologiche. Tra le prime vi possono essere:

  • disfunzione erettile;
  • alterazioni di alcuni ormoni e/o di agenti neurotrasmettitori (come ad esempio ossitocina, prolattina, ormoni tiroidei, serotonina, dopamina);
  • ipersensibilità peniena.

Tra i fattori psicologici responsabili dell’eiaculazione precoce si possono elencare:

  • ansia da prestazione, un disturbo legato al dubbio di poter portare a termine con successo un rapporto sessuale. È correlata soprattutto ad incontri con nuovi partner, un’eccessiva eccitazione ed una bassa autostima;
  • depressione;
  • problemi relazionali di coppia.

Come si esegue la diagnosi di eiaculazione precoce?

Lo specialista che si occupa di questa disfunzione è l’urologo. La diagnosi si basa sulla raccolta circostanziata dei dati anamnestici condotta allo scopo di definire meglio il quadro clinico. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che il medico ponga alcuni quesiti al paziente per stabilire, ad esempio, da quanto tempo si è presentato il problema; quali sono le circostanze nelle quali si verifica; quante volte è capitato; se è presente eventuale consumo di farmaci, sostanze stupefacenti o alcol in eccesso che possano spiegare l’eiaculazione precoce; se si verifica con qualunque partner; se sussistono problemi erettili; se il disturbo si manifesta anche con la masturbazione; se la persona è affetta da altre patologie.

In genere, salvo nei casi in cui sia presente il sospetto di malattie particolari, non sono necessari ulteriori accertamenti diagnostici.

 

Come si cura l’eiaculazione precoce?

Le opzioni di cura dell’eiaculazione precoce sono diverse e cambiano a seconda della causa che l’ha provocata. I trattamenti disponibili sono la terapia comportamentale la terapia psicologica e la terapia farmacologica.

La terapia comportamentale comprende diverse tecniche che il paziente e il suo partner possono mettere in atto con l’obiettivo di controllare l’eccitazione sessuale e rallentare il raggiungimento dell’orgasmo. Tra queste vi sono:

  • stop and start: consiste nell’arrivare vicino all’orgasmo, fermarsi per una trentina di secondi in modo da riprendere il controllo e poi ricominciare daccapo. Va ripetuta tre o quattro volte prima di eiaculare;
  • squeeze: il glande va compresso con delicatezza per 30 secondi in prossimità dell’orgasmo in modo da fermare l’eccitazione e cominciare a perdere l’erezione. Poi si ricomincia e si ripete l’esercizio diverse volte prima di concludere con l’eiaculazione;
  • distrazione del pensiero: si tratta di pensare ad altro durante il rapporto sessuale in modo da allontanare il momento dell’eiaculazione. Ognuno può liberamente scegliere su cosa concentrarsi.

Per la terapia psicologica, diversi specialisti inclusi psicologi, psichiatri e terapisti di coppia, sono in grado di occuparsi con successo di questa problematica, lavorando sulle cause psicologiche scatenanti.

Per la cura farmacologica, tra i medicamenti utili per trattare questa condizione vi sono:

  • antidepressivi, in particolare quelli che inibiscono in modo selettivo la ricaptazione della serotonina (ad esempio citalopram, escitalopram fluoxetina) oppure quelli triciclici (clomipramina);
  • creme e spray anestetici da applicare sul glande e sull’asta peniena in modo da ridurre la sensibilità e ritardare l’eiaculazione. Il preparato deve agire per qualche decina di minuti e va comunque rimosso con un lavaggio prima della penetrazione per evitare di perdere l’erezione durante il rapporto o di indurre l’intorpidimento delle mucose del partner;
  • farmaci contro la disfunzione erettile, tra i quali il sildenafil e il tadalafil.

Quando vengono accertate cause specifiche alla base dell’eiculazione precoce, come ad esempio infezioni o disturbi ormonali, è necessaria una cura specifica contro queste malattie.

Quali sono le complicanze dell’eiaculazione precoce?

L’eiaculazione precoce, se non risolta con gli opportuni trattamenti sopra descritti, può comportare seri disturbi della vita sessuale e di relazione, a causa dell’ansia e della frustrazione che comporta.