EdemaIn breve
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Cos’è l’edema?L’edema è un rigonfiamento più o meno visibile ad occhio nudo, causato dall’accumulo di fluidi negli spazi tra una cellula e l’altra, detti interstiziali. Generalmente gli edemi colpiscono parti del corpo periferiche, come le caviglie e i piedi, le mani, il viso. Tuttavia, in alcuni casi edemi localizzati o diffusi nell’organismo possono essere spia o complicanza di malattie più serie, o conseguenza di terapie farmacologiche o interventi chirurgici.1,2 Quali sono le tipologie di edema?L’edema può essere localizzato, e quindi interessare parti o organi specifici del corpo, oppure generalizzato a tutto l’organismo. Nel primo caso, a seconda dell’area interessata dal gonfiore, l’edema si classifica in:
Come si capisce di avere un edema?Vi sono alcuni segni e sintomi che caratterizzano l’edema, ma che non sempre sono tali da risultare rilevanti. Un edema piccolo e circoscritto, come quello causato dalla puntura di un insetto, può passare inosservato. In generale la sintomatologia di un edema dipende da fattori quali il punto o l’organo del corpo in cui si forma, la causa e l’estensione. Vediamo come riconoscere i diversi tipi di edema dai loro sintomi tipici:
Quali parti del corpo sono più colpite dall’edema?L’accumulo sottocutaneo di fluidi, incluso il sangue, è molto più comune nelle parti periferiche del corpo o comunque lontane dal cuore, come gli arti inferiori, ma anche le mani, o il viso. In questi casi si tratta per lo più di un fenomeno non grave legato all’età, allo stile di vita, alla conformazione fisica, ad eventuali piccoli traumi eccetera. Gli edemi interni sono molto meno frequenti. Perché viene un edema: cause e fattori di rischioL’edema è un evento che può avere tantissime cause, e i liquidi che ristagnano nei tessuti possono essere di natura e origine diversa. Un edema improvviso che compaia dopo un trauma su una parte del corpo, è dovuto a versamento di sangue e siero ematico dai piccoli vasi danneggiati. Un edema da puntura di zanzara è indotto da una reazione immunitaria al veleno iniettato dall’insetto. Edemi agli arti inferiori in una donna giovane possono essere legati a scompensi ormonali che ostacolano lo smaltimento dei liquidi o ne rallentano i tempi. In gravidanza, ad esempio, è comune sperimentare edemi nel corpo, e soprattutto nelle gambe, causati sia da fattori ormonali, che dal peso dell’utero ingrossato che grava sui vasi sanguigni. Vediamo, invece, in modo più schematico le possibili cause di edemi legate a condizioni patologiche:
Infine, dal momento che gli edemi sono un sintomo di condizioni e patologie tra loro diversissime, è importante conoscere i fattori di rischio principali. Vi sono condizioni ineliminabili, come l’essere in stato di gravidanza, l’aver subito l’asportazione dei linfonodi, il soffrire e l’essere in cura per diabete, malattie del cuore, dei reni o del fegato, il dover assumere farmaci necessari. Peggiorano però il quadro fattori legati allo stile di vita quali: bere poco, seguire diete malsane, essere sedentari, fumare. 1,2,3 Come si diagnostica un edema?Per diagnosticare l’edema è solitamente sufficiente un esame fisico e una valutazione visiva del gonfiore. La diagnosi può essere fatta anche dal proprio medico curante, o da specialisti a seconda della tipologia o localizzazione dell’edema tra cui: flebologi, allergologi, cardiologi, endocrinologi, dermatologi, oculisti ecc. Nei casi di edema sottocutaneo, è possibile valutarne la severità sulla base di un semplice test che si effettua esercitando con il dito una pressione sulla zona edematosa per un 15 secondi. In base al tempo che impiega la pelle a tornare normale l’edema si classifica in:
Qualora fosse necessario, il medico può decidere di prescrivere esami più approfonditi, come la radiografia, la risonanza magnetica, l’ecografia, l’analisi delle urine e le analisi del sangue. Si tratta di esami e analisi che servono ad indagare l’origine dell’edema, specialmente quando sia ricorrente, oppure a localizzarlo se interno. 1,2,3 Esami specifici sono poi indicati anche quando l’edema sia causato da disturbi della circolazione periferica e da anomalie vascolari o linfatiche. In questi casi l’ecocolordoppler venoso degli arti inferiori e la linfoscintigrafia agli arti inferiori sono in grado di fornire le informazioni necessarie per la diagnosi e il trattamento corretti.4 Trattamento e gestione dell’edema: posso curarmi in casa?Il trattamento dell’edema dipende dalle sue cause, dalla localizzazione e dalla gravità. In molti casi può essere curato a casa, o semplicemente monitorato, perché tende a scomparire da solo. Vediamo qualche consiglio utile su come affrontare un edema in base alle sue caratteristiche:
Quando l’edema è legato a condizioni precise, come la gravidanza, a caratteristiche fisiche o a fasi ormonali che portano alla ritenzione dei liquidi negli arti inferiori, è possibile sgonfiare le parti edematose più velocemente con semplici strategie ed esercizi. Vediamoli:
Come faccio a prevenire l’edema?Prevenire un edema non è sempre possibile, specialmente se non si può agire eliminando la causa che ne è all’origine. Edemi lievi da difetti della circolazione periferica, sbalzi ormonali o sovrappeso si possono prevenire o ridurre adottando alcune buone abitudini, tra cui:
L’edema è pericoloso?La pericolosità dell’edema dipende da fattori quali: le cause, il grado di severità, la frequenza con cui si forma. Un edema generalizzato dovuto a shock anafilattico può essere letale se non si interviene subito con trattamento antiallergico d’urgenza. Anche un edema polmonare, un edema da trombosi venosa o un edema cerebrale sono eventi molto pericolosi, che prevedono un intervento medico immediato e il ricovero in ospedale. L‘edema maculare trascurato può condurre alla perdita della vista. In generale, edemi importanti a carico degli arti inferiori o di altre parti del corpo, come ad esempio grandi linfedemi, se non trattati possono portare a complicanze quali:
Che differenza c’è tra edema e cellulite?La cellulite è un’infiammazione della pelle di origine batterica, che può dare come sintomi anche l’edema. Il gonfiore in questi casi si associa ad arrossamento, prurito, talvolta dolore, riscaldamento della parte. Sebbene la cellulite possa presentarsi in qualunque punto dell’epidermide, è più frequente nelle gambe e nei piedi, ragion per cui può essere confusa con edemi di altra origine. Attenzione, però, ai tipici sintomi da infiammazione, come appunto l’arrossamento e il calore, nonché, talvolta, alla comparsa di bollicine. L’infezione può originarsi da una ferita o da lesioni anche croniche presenti sulla cute, che comportano una proliferazione batterica. La cellulite batterica si cura con antibiotici.5 Vi è però un altro tipo di cellulite, decisamente più benigna e comune della cellulite batterica, che è considerata soprattutto un inestetismo cutaneo che colpisce le donne. In questo caso occorre saper distinguere la cellulite comune dal lipedema, una condizione patologica in cui edemi diffusi negli arti inferiori sono causati da una ipertrofia patologica del tessuto adiposo sottocutaneo. Nel lipedema le cellule di grasso normalmente presenti sotto la pelle si ingrossano in modo abnorme, causando un rigonfiamento doloroso delle gambe. Non si tratta, quindi, della tipica cellulite che si manifesta con la pelle “a buccia d’arancia”, perché questa non causa gonfiore. Nei casi dubbi la cosa migliore da fare è quella di rivolgersi ad un/a dermatologo/a per una diagnosi differenziale.6 Fonti
Autore
Osmosia s.r.l.
Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria. | In sintesiL'edema è un accumulo di liquidi nei tessuti che causa gonfiore. Può essere localizzato o generalizzato, avere diverse cause e richiedere trattamenti specifici. In alcuni casi l'edema può essere grave e richiedere un intervento medico immediato. |