Diabete insipido

Cartella medica con scritto diabete insipido per rappresentare questo articolo sul tema

 

Il diabete insipido è una rara patologia metabolica causata dall'insufficienza o dalla ridotta sensibilità dei reni nei confronti dell’ormone antidiuretico (vasopressina), con conseguente produzione eccessiva di urina diluita. Andiamo a vedere nello specifico quali sono i sintomi, le cause e i trattamenti disponibili per il diabete insipido.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

Cos’è il diabete insipido

Il diabete insipido è una rara patologia metabolica causata dalla ridotta o assente secrezione a livello del sistema nervoso centrale, o dalla ridotta sensibilità a livello renale, nei confronti dell’ormone vasopressina.

 

La vasopressina, chiamata anche ormone antidiuretico, è un ormone che bilancia l’equilibrio tra riassorbimento ed escrezione di acqua a livello renale, regolando quindi il meccanismo di rilascio di urina (diuresi). Se questo equilibrio viene alterato, vi è la produzione di grandi quantità di urina (poliuria), alla quale l’organismo risponde aumentando la sensazione di sete e la richiesta di liquidi.

 

L’aggettivo “insipido” deriva dal fatto che le urine che vengono prodotte sono abbondanti, molto diluite e, a differenza di ciò che avviene nel diabete mellito, insipide, cioè non “dolci” e quindi prive di glucosio.1

 

 

 

 

 

Quali sono i sintomi del diabete insipido?

I sintomi più comuni del diabete insipido sono:

  • poliuria: eccessiva produzione di urina (si arrivano a produrre più di 10 litri di urina al giorno);
  • urina molto diluita di colore quasi trasparente;
  • polidipsia: sete che non viene risolta dall’assunzione di liquidi (si arrivano a bere 10-15 litri al giorno);
  • perdita di peso.

 

Nei bambini, in particolare, i sintomi più comuni sono:

  • letargia;
  • irritabilità;
  • ritardo nella crescita;
  • febbre;
  • vomito;
  • diarrea.1

 

 

Quali sono le forme di diabete insipido?

Esistono quattro forme di diabete insipido:

  • diabete insipido centrale: causato da lesioni, ereditarie o acquisite, a livello del sistema nervoso centrale, in particolare dell’asse ipotalamo-ipofisi. Queste causano l’assente o ridotta secrezione di vasopressina;
  • diabete insipido nefrogeno: per meccanismi non del tutto noti, vi è una eccessiva ritenzione di acqua a livello renale, causata dalla ridotta sensibilità dei reni nei confronti dell’ormone vasopressina;
  • polidipsia primaria: spesso associato a patologie psichiatriche, è una condizione in cui il paziente sente una sete insaziabile, causata da problemi a livello del sistema nervoso centrale non correlati alla produzione di vasopressina;
  • diabete insipido gestazionale: è una condizione rara in cui la placenta produce livelli troppo elevati di un enzima che distrugge la vasopressina, causando sintomi simili al diabete insipido centrale.1,2

 

 

Donna che beve dell'acqua da un bicchiere. Nel diabete insipido è frequente un aumento nell'assunzione di liquidi

 

 

Quali sono le cause del diabete insipido?

Le cause del diabete insipido possono essere molteplici. Nel diabete insipido centrale e in quello nefrogenico, si distinguono cause ereditarie o cause acquisite.

 

Per quanto riguarda il diabete insipido centrale, tra le cause troviamo:

  • cause ereditarie: mutazioni genetiche ereditabili che riguardano il gene della vasopressina;
  • cause acquisite: traumi, tumori cerebrali, infezioni nel sistema nervoso (es. meningite, malattie autoimmuni e utilizzo di alcuni psicofarmaci e/o tossine.

 

Per quanto riguarda il diabete insipido nefrogeno, invece, tra le cause ricordiamo:

  • cause ereditarie: mutazioni genetiche ereditabili che colpiscono il gene della vasopressina;
  • cause acquisite: utilizzo di alcuni psicofarmaci (es. litio), malattie del sangue (es. anemia falciforme), malattie che causano ostruzione meccanica dei dotti renali (es. malattia del rene policistico).

 

Il diabete insipido gestazionale è una conseguenza rara della gravidanza, mentre la polidipsia primaria ha cause che possono essere riconducibili a patologie psichiatriche o ad effetti collaterali di alcuni farmaci usati per trattarle. Inoltre, anche traumi o tumori cerebrali possono causare la polidipsia primaria.1,2

 

 

Chi diagnostica e cura il diabete insipido?

La figura professionale che si occupa di diagnosticare e trattare il diabete, quindi anche il diabete insipido, è il/la diabetologo/a, un medico specializzato in diabetologia, quella branca della medicina che studia il diabete e il suo trattamento.

 

La diagnosi di diabete insipido prevede una valutazione della storia familiare del paziente ed un esame fisico, oltre all’esecuzione di test diagnostici come:

  • esame delle urine: per valutare la concentrazione delle urine;
  • esami del sangue: per la quantificazione del sodio nel sangue e altre sostanze indici di malfunzionamento nel sistema di regolazione del riassorbimento dell’acqua a livello renale;
  • test di privazione idrica: il test prevede la privazione di liquidi del paziente per diverse ore, in modo da valutare la produzione di urina in termini di quantità e concentrazione;
  • risonanza magnetica nucleare: per valutare l’eventuale presenza di danni a livello dell’ipotalamo, parte del cervello responsabile della secrezione di vasopressina.

 

 

Infermiere che tiene in mano una provetta con dell'urina per testare il diabete insipido

 

 

Come si cura il diabete insipido?

Il trattamento per il diabete insipido varia a seconda del sottotipo. Infatti, per il diabete insipido centrale e per quello gestazionale esistono farmaci a disposizione che permettono di curare la malattia, sopperendo alla carenza di vasopressina, mentre, per il diabete nefrogenico e per la polidipsia primaria, i trattamenti sono per lo più sintomatici.

 

 

Diabete centrale e gestazionale

Il farmaco di prima linea per il trattamento del diabete insipido centrale e del diabete insipido gestazione è l’analogo artificiale della vasopressina, chiamato desmopressina. La desmopressina può essere somministrata per via nasale, orale o endovena ed ha un effetto che può durare dalle 6 alle 18 ore. Essendo un analogo della vasopressina normalmente prodotta dall’organismo, è in grado di regolare il riassorbimento dell’acqua a livello renale e bilanciare la diuresi.

 

Il diabete insipido centrale può essere trattato anche con farmaci non-ormonali, come, ad esempio, i diuretici tiazidici, farmaci rilascianti vasopressina (es. clorpropamide) e inibitori delle prostaglandine, che però sono indicati per pazienti con diabete insipido centrale parziale, quindi non per le forme più gravi.

 

 

Diabete insipido nefrogenico e polidipsia primaria

La gestione e il trattamento del diabete insipido nefrogenico prevedono:

  • l’assunzione di abbondanti quantità di acqua per evitare la disidratazione;
  • dieta iposodica e a ridotto contenuto di proteine;
  • farmaci per ridurre il volume di urina (diuretici e farmaci antinfiammatori non steroidei).

 

Questi trattamenti sono sintomatici, in quanto non vanno a risolvere la causa scatenante il diabete insipido nefrogenico. Il supplemento  di vasopressina artificiale, infatti, non sarebbe efficace poiché i reni del soggetto malato non sono sensibili a questo ormone. Farmaci come i diuretici tiazidici e i farmaci antinfiammatori non steroidei agiscono mediante meccanismi non noti,   favorendo il riassorbimento di acqua, riducendo, così, l’escrezione di urina.

 

Infine, per quanto riguarda la polidipsia primaria, non sono ancora stati individuati trattamenti sintomatici efficaci per alleviare la sete e la conseguente eccessiva produzione di urina. Mantenere la bocca umida tramite caramelle o cubetti di ghiaccio può aiutare a sentire meno la sensazione di sete.3,4

 

 

Come prevenire il diabete insipido?

Il diabete insipido è una condizione che non può essere prevenuta poiché  i fattori di rischio non sono influenzabili o lo sono difficilmente. Tra questi troviamo:

  • avere una storia familiare di diabete insipido;
  • aver avuto traumi cerebrali o interventi chirurgici;
  • assumere medicine che possono avere effetti collaterali renali, come alcuni farmaci per il trattamento di disordini psichiatrici;
  • avere malattie metaboliche che influenzano i livelli fisiologici di calcio e potassio, in quanto minerali responsabili della regolazione idrica a livello renale.3,4

 

 

Fonti

  1. Christ-Crain, M., Bichet, D.G., Fenske, W.K. et al. Diabetes insipidus. Nat Rev Dis Primers 5, 54 (2019).
  2. Orphanet, Diabete insipido (Ultimo accesso 29.03.23)
  3. Di Iorgi N, Napoli F, Allegri AE, Olivieri I, Bertelli E, Gallizia A, Rossi A, Maghnie M. Diabetes insipidus--diagnosis and management. Horm Res Paediatr. 2012;77(2):69-84. doi: 10.1159/000336333. Epub 2012 Mar 16. PMID: 22433947.
  4. National Institutes of Health, Diabetes insipidus (Ultimo accesso 29.03.23)

Autore

Giulia Boschi
Giulia Boschi

Si occupa di ricerca biomedica e comunicazione medico-scientifica. Laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, è ricercatrice all'Helmholtz Center di Monaco.

In sintesi

Rara patologia caratterizzata da un alterato metabolismo della vasopressina che causa produzione di abbondante urina diluita.

Strutture in evidenza

Tutte le strutture     Contattaci