Attacco di panico
Gli attacchi di panico sono eventi caratterizzati da improvvisa paura o dal rapido aggravarsi di uno stato d’ansia cronico. Sono spesso descritti come eventi spaventosi e contrassegnati dalla sensazione di morte imminente. Hanno come logica conseguenza quella di rendere chi ne è colpito estremamente vulnerabile e timoroso di provare di nuovo lo stesso terrore e di rivivere una nuova angosciante esperienza.
- 1 Frequenza e diffusione del disturbo da attacchi di panico
- 2 Quali sono le cause degli attacchi di panico?
- 3 Quali sono i sintomi degli attacchi di panico?
- 4 Come si esegue la diagnosi degli attacchi di panico?
- 5 Come si curano gli attacchi di panico?
- 6 Quali sono le complicanze degli attacchi di panico?
- 7 Fonti
Frequenza e diffusione del disturbo da attacchi di panico
Gli attacchi di panico che si ripetono con un intervallo di almeno un mese e che comportano la preoccupazione verso futuri episodi analoghi, costituiscono nel loro insieme il cosiddetto disturbo da attacchi di panico.
Negli Stati Uniti si ritiene che ogni anno circa l’11% della popolazione subisca un attacco di panico mentre il 2-3% dei soggetti colpiti tende a sviluppare un vero e proprio disturbo da attacchi di panico. Questa sindrome può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, anche se in genere colpisce maggiormente gli adolescenti e i giovani adulti, e le donne sono esposte ad un rischio doppio rispetto agli uomini.
Quali sono le cause degli attacchi di panico?
Le cause degli attacchi di panico non sono completamente chiare. La loro comparsa dipende dal modo in cui il sistema nervoso percepisce e controlla la paura, in particolare si ritiene che l’amigdala, la porzione di cervello la cui funzione è quella di gestire le emozioni, interpreti in modo erroneo i segnali provenienti dagli organi di senso, percependoli come pericolosi, dolorosi o sconosciuti.
Il rischio di incorrere in episodi di panico aumenta in caso di:
- familiarità del disturbo: sono numerosi i casi di persone afflitte da attacchi di panico che appartengono alla stessa famiglia;
- presenza di ansia, depressione o altri problemi di salute mentale;
- abuso di alcol, alcolismo e altre tossicodipendenze.
Quali sono i sintomi degli attacchi di panico?
Un attacco di panico sopravviene in modo improvviso e inaspettato. Le sue manifestazioni in genere raggiungono l’acme dopo una decina di minuti dall’esordio, per svanire alcuni pochi minuti. Tra i sintomi più comuni possiamo annoverare:
- costrizione alla gola accompagnata dalla sensazione di soffocare;
- dolore toracico;
- dispnea, difficoltà a respirare;
- brividi, sudorazione intensa e tremori incontrollati;
- terrore incoercibile;
- sensazione di morte imminente;
- parestesie delle dita delle mani e dei piedi, talvolta accompagnate da crampi muscolari dolorosi;
- tachicardia;
- nausea.
Come si esegue la diagnosi degli attacchi di panico?
La diagnosi di un attacco di panico viene effettuata sulla base dei sintomi riferiti dal paziente e dopo aver escluso con gli opportuni accertamenti strumentali e di laboratorio la presenza di altri disturbi, anche gravi, che possono presentare manifestazioni cliniche simili, tra cui ad esempio le patologie cardiache e respiratorie, o le malattie della tiroide.
Come si curano gli attacchi di panico?
Esistono diverse tipologie di opzioni terapeutiche per il trattamento di individui che soffrono di attacchi di panico. Tra i trattamenti possibili possiamo elencare:
- psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT), che permette al paziente di discutere la problematica con uno specialista, che lo assiste nel riconoscere e identificare i fattori principali che scatenano gli attacchi di panico in modo da poterli controllare e gestire;
- farmaci antidepressivi: si tratta di medicamenti appartenenti a diverse classi farmacologiche (antidepressivi triciclici, inibitori della ricaptazione norepinefrina-serotonina) in grado di attenuare la sintomatologia e di ridurre la frequenza degli attacchi;
- preparati ansiolitici: i più prescritti e utilizzati sono le benzodiazepine, medicinali che hanno una notevole efficacia nel combattere l’ansia ma che possono causare dipendenza.
Quali sono le complicanze degli attacchi di panico?
Gli attacchi di panico possono causare un vero e proprio disturbo cronico in quanto portano il paziente a generare dei meccanismi di difesa volti ad evitare qualsiasi attività, situazione o luogo che potrebbe sfociare in episodi di intensa paura.
A causa dei ripetuti attacchi di panico, il paziente spesso tende a isolarsi in casa, rinunciando a viaggiare, guidare la macchina o spostarsi senza qualcuno al suo fianco. Il timore del malato è quello di non poter contare su un appoggio sicuro se si manifesta un attacco di panico. La vita di chi è affetto da attacchi di panico diventa difficile e talvolta anche quella dei familiari più stretti, che sono costretti a modificare i loro comportamenti per aiutare il congiunto e non lasciarlo solo. In questo contesto il paziente sviluppa spesso depressione secondaria e altre fobie, come ad esempio l’agorafobia.