L’astinenza, o sindrome da astinenza, è una situazione clinica caratterizzata da disturbi legati al mancato o ridotto consumo di una determinata sostanza.

Coloro che soffrono di questa condizione morbosa sono, nella maggior parte dei casi, persone che fanno uso abituale di sostanze dalle quali diventano dipendenti e la cui privazione scatena un quadro clinico a volte importante che talvolta può addirittura risultare fatale.

Indice
  • 1 Cause della sindrome d’astinenza
  • 2 Quali sono i sintomi dell’astinenza?
  • 3 Come si cura l’astinenza?
  • 4 Quali sono le conseguenze dell'astinenza?
  • 5 Fonti

Cause della sindrome d’astinenza

La sindrome di astinenza può colpire anche soggetti che non consumano sostanze, ma che soffrono di altri tipi di dipendenze, come una dipendenza al gioco d’azzardo.

Per poter essere definito come un vero e proprio disturbo, la sindrome da astinenza deve provocare un problema significativo per la persona coinvolta, soprattutto in funzione del cambiamento in negativo che questa provoca alla sua vita sociale, lavorativa, di relazione oltre che, ovviamente, alla salute fisica. Generalmente, il quadro clinico dell’astinenza scompare se il soggetto che ne soffre consuma di nuovo la sostanza la cui privazione o ridotto consumo ha determinato la comparsa della sintomatologia.

Le sostanze in grado di causare dipendenza, e quindi una sindrome da astinenza in caso di arresto o diminuzione importante nel consumo, sono suddivise in dieci classi secondo l’ultima edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder DSM-V), pubblicato a cura dell’American Psychiatric Association (APA). Esse sono: l’alcol etilico, gli allucinogeni, come ad esempio fenciclidina e ketamina, gli ansiolitici, come le benzodiazepine, la caffeina, la cannabis, gli inalanti, tra i quali solventi organici come il toluene, o dei gas, come ad esempio l’etere, il cloroformio e il propano; inoltre, altre classi sono costituite dagli ipnotico-sedativi, tra cui alcuni tipi di benzodiazepine, barbiturici, zolpidem, e dagli oppiacei, come morfina, eroina, metadone; infine, altre sostanze che possono causare la sindrome da astinenza sono gli stimolanti (p. es. cocaina, amfetamine, metamfetamine), ed il tabacco.

Quali sono i sintomi dell’astinenza?

Le manifestazioni cliniche della sindrome da astinenza dipendono dalle sostanze che causano dipendenza prima, ed astinenza poi.

I sintomi dell’astinenza da oppiacei sono:

  • ansia;
  • disturbi gastrointestinali (nausea, vomito);
  • vampate improvvise di calore e di freddo;
  • insonnia;
  • intensa sudorazione;
  • iperlacrimazione e colature dal naso;
  • crampi muscolari.

Tra i disturbi legati all’astinenza da benzodiazepine si possono elencare:

  • irrequietezza;
  • irritabilità e agitazione;
  • ansia;
  • incapacità a concentrarsi;
  • disturbi della memoria;
  • dolori e contratture muscolari.

La privazione da sostanze stimolanti come cocaina, metanfetamine (ecstasy) o anfetamine può causare:

  • ipersonnia;
  • agitazione e irritabilità;
  • aumento dell’appetito;
  • depressione;
  • dolori muscolari.

L’astinenza da alcol etilico può comportare la comparsa, nelle forme lievi-moderate, di:

  • tremito;
  • ansia;
  • sudorazione eccessiva;
  • tachicardia;
  • disidratazione;
  • aumento della pressione sanguigna;
  • insonnia;
  • disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, e diarrea);.

Indipendentemente dalla sostanza d’abuso, in situazioni di astinenza particolarmente gravi si possono inoltre manifestare: psicosi acuta (delirium tremens); convulsioni; sbalzi notevoli della temperatura corporea; ed infine agitazione estrema.

 

Come si cura l’astinenza?

Il trattamento della sindrome di astinenza acuta varia in funzione della sostanza responsabile e dipende anche dalla gravità delle manifestazioni. Per la gestione della privazione da benzodiazepine, ad esempio, si ricorre in genere alla somministrazione decrescente di diazepam (Valium), la cui quantità deve essere equivalente a quella della benzodiazepina abitualmente consumata dal paziente ma non superiore a 40 mg al giorno, con tre assunzioni giornaliere.

L’astinenza di grado lieve da oppiacei viene invece curata con un’intensa idratazione per via orale, con due-tre litri di acqua al giorno, alla quale si aggiunge un’integrazione alimentare delle vitamine B e C. Nei casi da moderati a gravi, vengono inoltre utilizzati farmaci come buprenorfina, clonidina, codeina fosfato o metadone.

Anche il trattamento delle manifestazioni cliniche determinate dalla privazione di alcol si basa sulla somministrazione di molti liquidi, fino a 3-4 litri di acqua al giorno, con l’aggiunta di integratori multivitaminici contenenti soprattutto vitamina B1. È anche previsto l’impiego di diazepam (valium) per sedare i pazienti sia nelle forme lievi di astinenza che, a maggior ragione, in quelle moderate e importanti. La quantità di farmaco da utilizzare è direttamente proporzionale alla gravità dei sintomi.

Infine, la cura dell’astinenza da sostanze stimolanti come la metanfetamina, l’anfetamina o la cocaina si basa anch’essa sulla reidratazione del paziente e sull’impiego di diazepam nei casi più severi.

Quali sono le conseguenze dell'astinenza?

L’evoluzione delle sindromi da astinenza, qualora non venissero trattate, dipende dalla sostanza d’abuso specifica oltre che dalle condizioni generali del paziente. Per esempio, il tasso di mortalità da privazione di alcol, soprattutto in caso di presenza di delirium tremens, è piuttosto elevato ed è strettamente correlato dalla severità della dipendenza (fino a raggiungere il 5-12% tra le persone dipendenti da alcol che sono già in cura).

Invece, l’astinenza da benzodiazepine ha un’evoluzione in genere benigna, mentre quella da barbiturici può avere un esito letale. Infine, i disturbi provocati dalla mancata assunzione di oppiacei possono essere drammatici per chi li subisce, con sintomatologia legata principalmente all’iperattività del sistema nervoso autonomo sebbene la morte del soggetto avvenga raramente, così come accade anche per l’astinenza da cocaina e da anfetamine/metanfetamine.

 

Fonti