Aneurisma
L’aneurisma consiste nella dilatazione anomala della parete di un vaso sanguigno, generalmente un’arteria. La dilatazione può rimanere stabile, oppure allargarsi fino a rompersi. Nel caso di rottura di un aneurisma, si ha un’emorragia che, a seconda della sede, può anche essere molto grave e il cui esito può essere fatale.
- 1 Descrizione dell’aneurisma
- 2 La diagnosi dell’aneurisma
- 3 I sintomi e le complicanze dell’aneurisma
- 4 Trattamento dell’aneurisma
- 5 Approfondimenti sugli aneurisma
- 6 Fonti
Descrizione dell’aneurisma
I vasi sanguigni sono le strutture responsabili dell’irrorazione sanguigna di tutti i tessuti del corpo. In particolare, le arterie sono i vasi sanguigni che hanno lo scopo di trasportare il sangue ricco di ossigeno dal cuore ai tessuti periferici, mentre le vene sono i vasi sanguigni responsabili di riportare il sangue, povero di ossigeno, dai tessuti fino al cuore.
Questi due tipi di vasi sanguigni non si differenziano tra loro solo per la funzione, ma sono diversi anche a livello strutturale: le pareti delle arterie, infatti, dal momento che devono sostenere la pressione del sangue che proviene dal cuore, sono più robuste e più elastiche. In particolare, le pareti delle arterie sono formati da tre strati l’uno sull’altro: la tonaca intima (a contatto con il sangue), la tonaca media e la tonaca avventizia (lo strato più esterno). A causa di vari fattori, come malattie congenite, traumi, malattie degenerative a carico delle arterie come l’arteriosclerosi, fattori infiammatori oppure infettivi, le pareti dei vasi sanguigni (in particolare delle arterie) possono andare incontro a una dilatazione del tutto simile a un palloncino, l’aneurisma.
Questo rigonfiamento può rimanere stabile nel corso del tempo, oppure ingrandirsi sempre di più, fino a rompersi: la rottura dell’aneurisma causa un’emorragia interna, che può condurre anche alla morte.
A seconda delle loro caratteristiche, gli aneurismi si distinguono in aneurismi veri, in cui si ha il rigonfiamento della parete arteriosa, che comunque mantiene intatta la divisione in tre strati; vi sono poi gli aneurismi falsi, formati dal sangue accumulato tra tonaca media e tonaca avventizia; in ultimo vi sono gli aneurismi dissecanti, in cui si ha lo scorrimento di sangue all’interno della parete media a causa di un danno nella tunica intima.
Gli aneurismi possono interessare tutti i vasi sanguigni, anche se sono più frequenti a carico delle arterie e in precise zone del sistema circolatorio. In particolare, gli aneurismi più comuni sono:
- Aneurismi aortici: dilatazioni che si verificano a livello dell’aorta, l’arteria principale che diparte dal cuore e trasporta sangue ossigenato. L’aorta ha pareti molto spesse che resistono alla normale pressione sanguigna, tuttavia a volte queste possono risultare indebolite, e si può generare una dilatazione: a seconda del tratto di aorta interessato, si parla di aneurisma addominale oppure toracico.
- Aneurismi cerebrali: dilatazioni che si verificano nelle arterie intracraniche, che irrorano il cervello e trasportano sangue ossigenato. Solitamente hanno dimensione ridotta e si formano nei punti in cui le arterie si diramano in sezioni più piccole; sono molto pericolosi in caso di rottura, in quanto causano una emorragia cerebrale.
La diagnosi dell’aneurisma
Dal momento che la presenza di un aneurisma è solitamente asintomatica, spesso questi vengono individuati durante esami diagnostici volti a indagare altro, per esempio:
- ecocolordoppler: esame che utilizza gli ultrasuoni per valutare la struttura dei vasi e il flusso sanguigno, può essere utile a valutare la dimensione dell’aneurisma;
- angio-TC: esame di imaging con mezzo di contrasto che consente di ricostruire in maniera dettagliata la struttura dell’arteria e della dilatazione;
- angio-RM: esame di imaging poco invasivo che permette di ottenere informazioni sulla struttura dell’arteria, in maniera simile all’angio-TC.
I sintomi e le complicanze dell’aneurisma
Generalmente l’aneurisma non dà sintomi, ed è proprio per questo che si può allargare nel tempo indisturbatamente. Nel caso di rottura, invece, i sintomi sono i seguenti:
- dolore;
- sudorazione elevata;
- vertigini;
- nausea e vomito;
- battito cardiaco accelerato;
- svenimento;
- bassa pressione sanguigna.
Trattamento dell’aneurisma
Una volta individuata la presenza di un aneurisma, il medico deciderà se è il caso di trattarlo con un intervento chirurgico, oppure solamente di monitorarlo nel corso del tempo. I trattamenti chirurgici principali per rimuovere un aneurisma sono:
- intervento a cielo aperto: intervento chirurgico molto invasivo in cui il chirurgo raggiunge l’aneurisma, lo chiude e rimuove la porzione di vaso sanguigno interessata;
- intervento con stent endovascolare: intervento mini-invasivo in cui si colloca un dispositivo (lo stent) all’interno del vaso che presenta la dilatazione, in modo che lo possa rinforzare.
La rottura di un aneurisma, invece, è un’emergenza medica, e deve essere immediatamente chiamato il pronto intervento.
L’aneurisma, quindi, è una dilatazione anomala delle pareti delle arterie. La sua insorgenza è multifattoriale, ma vi sono associati diversi fattori di rischio: per saperne di più consultate le schede sull’ipertensione arteriosa e sull’arteriosclerosi.
Approfondimenti sugli aneurisma
Fonti
- Mayo Clinic – Aneurysms;
- NHLBI – Aneurysm;
- Calero A, Illig KA. Overview of aortic aneurysm management in the endovascular era. Semin Vasc Surg. 2016 Mar;29(1-2):3-17. doi: 10.1053/j.semvascsurg.2016.07.003. Epub 2016 Jul 15. PMID: 27823587.