Dall’esame della curva glicemica è possibile capire se una persona ha difficoltà a utilizzare gli zuccheri che introduce con gli alimenti, come avviene in caso di diabete. È un test semplice e innocuo, ma bisogna mettere in conto di trascorrere più di due ore al centro analisi.

A cosa serve la curva glicemica 

I nomi alternativi con cui è indicato questo test, curva da carico orale di glucosio o test di tolleranza al carico orale di glucosio (OGTT, dall’inglese Oral Glucose Tolerance Test), lasciano intuire la natura dell’esame: al paziente viene fatta assumere tutta in una volta una grossa quantità di glucosio, poi, a precisi intervalli di tempo, si procede alla misurazione della glicemia. Se la concentrazione dello zucchero nel sangue si abbassa troppo lentamente significa che la capacità di metabolizzarlo è inferiore al normale. Valori anomali rispetto ai valori di riferimento permettono di formulare la diagnosi di diabete.

A chi è diretta la curva glicemica 

Oltre che ai pazienti che presentano qualche sintomo suggestivo di diabete, la curva glicemica può essere prescritta a soggetti che possiedono uno o più fattori di rischio per il diabete di tipo 2, soprattutto se hanno più di 45 anni. I fattori di rischio includono:

  • essere sovrappeso/obesi;
  • avere casi di diabete di tipo 2 in famiglia;
  • avere sofferto di diabete gestazionale;
  • soffrire di ipertensione;
  • assumere farmaci “diabetogeni” (glucocorticoidi, antipsicotici…),
  • avere valori dei lipidi nel sangue alterati;
  • avere già a un riscontro precedente di iperglicemia.

La curva da carico di glucosio è uno degli esami raccomandati durante la gravidanza per escludere la presenza del diabete gestazionale che, se non controllato, può causare problemi sia alla mamma sia al bambino. L’esame viene eseguito alla 24a-28a settimana di gestazione. Nelle donne ad alto rischio di diabete viene eseguito alla 16a-18a settimana di gestazione e, se è negativo, viene ripetuto alla 24a-28a settimana. In caso di diabete gestazionale, la donna deve ripetere l’OGTT 8-12 settimane dopo il parto per verificare se la glicemia è rientrata nella norma.

Come si esegue la curva glicemica 

L’esame viene eseguito al mattino presto. Non richiede nessuna preparazione da parte del paziente, se non rimanere a digiuno per almeno 8 ore prima di sottoporvisi. Come prima cosa viene effettuato un prelievo di sangue: questo campione servirà a misurare il valore della glicemia a digiuno (tempo 0). Successivamente, al paziente vengono consegnati 300-500 ml di una soluzione costituita da acqua e 75 g di glucosio. Il paziente deve berla tutto nel giro di pochi minuti, poi può accomodarsi in sala d’attesa aspettando di essere chiamato per i prelievi. In questo frangente non deve mangiare né bere nulla per non alterare il risultato dell’esame.

La versione originale del test prevede che vengano effettuati quattro prelievi di sangue, a 30, 60, 90 e 120 minuti dal primo sorso di glucosio (curva glicemica in 5 punti). Oggi, in genere si effettua solo un altro prelievo quando sono passati 120 minuti dal primo sorso di glucosio. La misurazione della glicemia sui campioni prelevati permette di valutare la capacità di metabolizzare il carico di glucosio.

  • In condizioni normali, 2 ore dopo il carico di glucosio orale la glicemia è inferiore a 140 mg/dl;
  • se il valore è compreso tra 140 e 199 mg/dl si parla di ridotta tolleranza al glucosio (IGT, dall’inglese Impaired Glucose Tolerance);
  • se il valore è ≥200 mg/dl si è in presenza di diabete.

Nel caso delle donne in gravidanza, si effettuano due prelievi (uno a 60 e uno a 120 minuti) e i valori di riferimento sono diversi: si parla di diabete gestazionale quando la glicemia è ≥180 mg/dl a distanza di 1 ora e ≥153 mg/dl a distanza di 2 ore dall’assunzione del carico di glucosio.

Non si può fumare prima o durante l’esame. Mentre si attendono i prelievi occorre rimane seduti perché l’attività fisica influenza la glicemia. La soluzione concentrata di glucosio potrebbe provocare nausea, perciò il paziente potrebbe preferireberla a piccoli sorsi (va comunque bevuta in circa 5 minuti). L’esame non andrebbe eseguito se nelle 3-4 settimane antecedenti sono stati assunti farmaci che interferiscono con il metabolismo degli zuccheri, come gli steroidi, o in presenza di malattie acute, come un’infezione.

Il riscontro di un valore di glicemia a digiuno ≥126 mg/dl è già indicativo di diabete e può rendere non necessaria la curva glicemica.

Fonti