Cistomanometria (Cistometrografia)
La cistomanometria, o cistometrografia, è parte di un esame più complesso, detto esame urodinamico completo o esame urodinamico invasivo, che serve per studiare in modo approfondito la funzionalità del basso tratto urinario. Oltre alla cistomanometria, l’esame urodinamico comprende l’uroflussometria e lo studio pressione flusso.
- 1 Descrizione della cistomanometria
- 2 Per quali patologie si esegue la cistomanometria?
- 3 Quali sono i rischi della cistomanometria?
- 4 Come ci si prepara per la cistomanometria?
- 5 Come si esegue la cistomanometria?
- 6 La cistomanometria fa male?
- 7 Fonti
Descrizione della cistomanometria
La cistomanometria, detta anche cistometrografia, serve per misurare contemporaneamente la pressione vescicale e la pressione addominale. Con questa procedura, il Medico studia il riempimento della vescica, l’elasticità delle pareti vescicali e il controllo muscolare.
L’esame comporta un certo grado di invasività, in quanto prevede il posizionamento di un piccolo catetere vescicale e una piccola sonda rettale che sono in grado di registrare la funzionalità della vescica, mentre viene riempita con con soluzione fisiologica sterile.
Per quali patologie si esegue la cistomanometria?
La cistomanometria non è un test di prima linea e viene ordinata quando ci sono indicazioni specifiche. Ad esempio, verrà richiesta in pazienti con problemi neurologici, principalmente paraplegia o tetraplegia e sclerosi multipla, nonché in alcuni pazienti con sintomi urinari, come incontinenza urinaria, alterazione della frequenza della minzione e quando si sospetta una riduzione della capacità della vescica, spesso prima di un intervento chirurgico o quando la terapia conservativa iniziale è fallita.
Quali sono i rischi della cistomanometria?
La cistomanometria è una procedura molto sicura. Il solo rischio potrebbe essere connesso al cateterismo vescicale, con la comparsa di infezioni delle vie urinarie. Tuttavia, anche questo rischio viene praticamente azzerato attraverso l’esecuzione di un esame delle urine ed urinocoltura nei giorni precedenti l’esame e dalla profilassi antibiotica prescritta al termine dell’esame stesso.
Come ci si prepara per la cistomanometria?
Innanzitutto, il Medico deve assicurarsi che non vi siano infezioni del tratto urinario. Prima dell’esame, solitamente viene richiesto un esame delle urine. Non è necessario che il paziente abbia lo stomaco vuoto, nel giorno in cui viene eseguita la cistomanometria può consumare una normale colazione. L’esame deve essere eseguito con la vescica confortevolmente piena.
Si consiglia di eseguire un clistere di pulizia la sera prima dell’esame ed effettuare una profilassi delle infezioni delle vie urinarie con un antibiotico prescritto dal Medico curante, da assumere la mattina dell’esame o qualche giorno prima. Occorre sospendere l’eventuale assunzione di farmaci attivi sulla vescica, come alfa-litici o antimuscarinici, mentre non è necessario sospendere altri eventuali farmaci in uso.
Come si esegue la cistomanometria?
È un test piuttosto impegnativo che richiede circa 1 ora. In primo luogo, il Medico effettua generalmente un esame clinico del paziente.
Per l’esecuzione della cistomanometria vengono utilizzati due speciali cateteri molto sottili (il loro spessore è pari a 1/3 del normale diametro di un catetere) per misurare le pressioni urodinamiche che vengono visualizzate sullo schermo del computer. Il Medico svuota la vescica e posiziona il primo catetere nella vescica, il secondo nel retto, quest’ultimo per misurare la pressione all’esterno della vescica nell’addome. Quindi, i tubi flessibili del catetere morbidi vengono collegati al computer dello speciale dispositivo utilizzato per l’urodinamica.
Con l’utilizzo di un’apposita pompa a un ritmo determinato dal Medico, l’acqua sterile (liquido normalmente in cui viene aggiunto un colorante che può essere visualizzato ai raggi X) inizia ad entrare nella vescica e al paziente viene chiesto di descrivere quando avverte la prima urgenza di urinare e le successive. In questo modo il Medico valuta la sensibilità e il comportamento della vescica durante il suo riempimento e cerca così di interpretare i sintomi del paziente.
La cistomanometria fa male?
La cistomanometria è solo minimamente dolorosa. Tuttavia, per circa un giorno dopo l’esame, alcuni pazienti possono avvertire un senso di dolore e bruciore quando urinano e possono eventualmente anche presentare urina di colore rossastro. Questi sintomi, normalmente, vanno via facilmente. Se si continua a vedere sangue nelle urine o si ha febbre, è necessario informare il Medico curante.
Fonti
- Blok, B., Pannek, J., Castro Diaz, D., Popolo, G., Groen, J., & Gross, T. (2009). EAU guidelines on neuro-urology. Eur Urol [Internet], 56(1), 81-8;
- Società Italiana di Urodinamica – Linee guida siud per la refertazione in urodinamica;
- Urology Care Foundation – Urodynamics.