Esame delle feci (Esame fecale)
L’esame delle feci viene eseguito per identificare la causa di sintomi gastrointestinali. Permette di identificare problemi acuti, come un’infezione, ma anche condizioni croniche legate a uno stato infiammatorio oppure a difetti o alterazioni dei processi di digestione ed assorbimento dei nutrienti. La ricerca del sangue occulto nelle feci (melena) consente la diagnosi precoce del tumore del colon-retto.
Cos’è l’esame delle feci?
L’esame delle feci consiste nell’esecuzione di analisi di laboratorio per accertare la presenza e/o la concentrazione di alcune sostanze o microrganismi in un campione di feci. È utile per diagnosticare alcune condizioni patologiche che riguardano l’apparato digerente, come infezioni, malattie infiammatorie croniche, malassorbimento intestinale o cancro. Sul campione di feci vengono effettuate analisi chimiche e microbiologiche, e vengono condotte un’analisi macroscopica, per ottenere importanti informazioni circa la consistenza e il colore delle feci, ed una analisi microscopica per evidenziare la presenza di cellule, fibre muscolari e muco.
Sintomi intestinali, specialmente in presenza di febbre, possono derivare da un’infezione determinata da un virus (es. rotavirus), un batterio (es. Salmonella), un fungo (es. Candida) o un parassita (es. Giardia). L’intestino umano contiene decine di migliaia di miliardi di microorganismi di centinaia di specie diverse (che complessivamente formano il cosiddetto “microbiota intestinale”), ma può essere colonizzato da specie normalmente non presenti in grado di causare una malattia (microrganismi patogeni). Nel caso di sospetta infezione vengono eseguiti esami per la ricerca di antigeni microbici specifici e l’esame parassitologico o la coprocoltura.
L’esame parassitologico detto anche esame coproparassitologico consiste nella ricerca dei parassiti (elminti, protozoi o coccidi) e/o delle loro uova mediante osservazione al microscopio del campione di feci.
La coprocoltura o esame colturale delle feci serve per identificare quale batterio è responsabile dell’infezione; i batteri che causano più frequentemente disturbi gastrointestinali appartengono alle specie Campylobacter, Salmonella e Shigella. Il batterio Clostridium difficile (ora chiamato Clostridioides difficile) normalmente è poco presente nell’intestino, ma può proliferare in seguito all’uso di antibiotici e causare una colite che si può presentare in forma grave e potenzialmente fatale; per la diagnosi di colite indotta da C. difficile vengono eseguiti diversi tipi di esami delle feci (ricerca di tossine, di un enzima o di materiale genetico del batterio).
Nelle infiammazioni intestinali croniche vengono richiamati nell’intestino numerosi globuli bianchi che rilasciano varie sostanze, tra cui la calprotectina. La ricerca della calprotectina fecale, indice di infiammazione intestinale, è utile nella diagnosi delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI o IBD dall’inglese inflammatory bowel disease), ossia la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa.
Cosa può rivelare l'esame delle feci?
L’analisi delle feci può fornire indicazioni utili per identificare la causa del malassorbimento intestinale, una sindrome caratterizzata da un incompleto assorbimento di nutrienti. L’emissione di feci grasse (feci pastose, lucide, con un odore forte e pungente), detta steatorrea, è dovuta alla presenza di sostanze grasse non digerite e può essere segno di un problema al fegato o al pancreas. I test di funzionalità pancreatica si basano sulla misurazione dei livelli di alcuni enzimi proteolitici (elastasi-1 e chimotripsina) prodotti dalle cellule del pancreas e riversati nell’intestino assieme ad altri enzimi che servono alla digestione delle proteine, dei grassi e dei carboidrati: bassi livelli di questi enzimi nelle feci sono segno di insufficienza pancreatica.
La quantità di grassi escreti con le feci viene misurata con un apposito test. Il malassorbimento degli zuccheri, per esempio in caso di intolleranza al lattosio, può essere evidenziato con la ricerca delle “sostanze riducenti” nelle feci (test di Kerry).
La colorazione scura delle feci (melena) è dovuta alla presenza di sangue digerito ed è segno di una malattia della parte alta dell’apparato digerente come varici esofagee e ulcera peptica. Malattie dell’intestino possono provocare un sanguinamento evidente oppure piccole perdite di sangue le cui tracce non sono visibili ad occhio nudo, ma possono essere rilevate con il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF). Questo test è usato per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto.
Quando si esegue l’esame delle feci
L’esame delle feci è utile per identificare la causa di sintomi che interessano l’apparato gastrointestinale, come diarrea persistente, diarrea sanguinolenta, sanguinamento rettale, nausea, vomito, perdita di appetito, gonfiore, crampi addominali, perdita di peso, debolezza, sintomi di malnutrizione e ritardo nella crescita (nei bambini).
I programmi di screening per il tumore del colon-retto prevedono l’esecuzione del test per la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni nelle persone tra i 50 e i 69 anni.
Come si effettua l’esame delle feci
L’esame delle feci non richiede nessuna preparazione. La raccolta del campione di feci viene fatta a domicilio dal paziente utilizzando un apposito contenitore sterile fornito di paletta (diverso da quello della raccolta delle urine). Le feci vengono raccolte in un contenitore pulito (ad esempio un piatto usa e getta), 30-40 g di feci (il volume di una piccola noce) vengono prelevate in diversi punti della massa fecale, scegliendo le parti con tracce di sangue o muco se presenti. Il contenitore chiuso deve essere portato al laboratorio il più rapidamente possibile. Il campione non deve contenere acqua, urina o sangue (evitare la raccolta durante il ciclo mestruale). Per l’esame parassitologico vanno raccolti campioni di feci in 3 giorni differenti. La quantificazione dei grassi fecali viene fatta sui campioni raccolti in 72 ore.
Per approfondire: Quanto costa l’esame del sangue occulto nelle feci?
Fonti
- Ministero della Salute – Screening per il tumore del colon-retto;
- Società Italiana Endoscopia Digestiva Tortora R, Zingone F, et al. Il percorso diagnostico nel malassorbimento. Giornale Italiano di Endoscopia Digestiva 2010;33:269-274.