Le afte sono lesioni ulcerate, non contagiose e di piccole dimensioni che si manifestano a livello delle mucose del cavo orale, ma che non coinvolgono le labbra. Di solito si risolvono in 7-14 giorni senza necessità di rivolgersi al medico.

La maggior parte delle lesioni non supera il millimetro di diametro, anche se a talvolta possono raggiungere dimensioni maggiori. La forma può essere ovale o tondeggiante, con i bordi di colore rosso, mentre la parte centrale appare generalmente di colore bianco o giallo.

Le ulcere sono di norma superficiali, anche se in rari casi possono essere più profonde, più dolorose, più lente a guarire (fino a circa sei settimane) e potenzialmente in grado di lasciare cicatrici. Le afte possono comparire a qualunque età ma sono più frequenti negli adolescenti e nei giovani adulti, soprattutto di sesso femminile.

Indice
  • 1 Cosa causa la comparsa delle afte?
  • 2 Quali sono i sintomi delle afte?
  • 3 Come prevenire la comparsa di afte
  • 4 Come viene diagnosticata la presenza di afte?
  • 5 Come si curano le afte?
  • 6 Quali sono le complicanze delle afte?
  • 7 Fonti

Cosa causa la comparsa delle afte?

Le cause delle afte non sono del tutto chiare ed è possibile che più fattori concorrano nel provocare la loro comparsa. Tra i possibili fattori eziologici si possono evidenziare:

  • l’ipersensibilità verso alcuni alimenti, in particolare la frutta secca, il cioccolato, i cibi piccanti, e le fragole;
  • alcuni tipi di dentifrici e collutori;
  • i traumi della mucosa della bocca come, ad esempio, morsi accidentali delle guance o della lingua, un’igiene troppo vigorosa con lo spazzolino, o margini dentali affilati;
  • lo stress;
  • reazioni allergiche verso microrganismi presenti nella bocca;
  • disordini ormonali;
  • familiarità.

Talvolta le afte possono rappresentare la conseguenza di alcune malattie tra le quali:

Quali sono i sintomi delle afte?

Tra i vari sintomi dovuti alle afte presenti nel cavo orale possiamo annoverare formicolio, dolore e bruciore. Questi disturbi possono essere spesso molto fastidiosi, ed in alcuni casi determinano difficoltà ad alimentarsi. Inoltre, a queste manifestazioni possono esserne associate anche altre, che sono in genere presenti nei casi più gravi, come stanchezza, febbre ed ingrossamento dei linfonodi.

Come prevenire la comparsa di afte

Quando le afte si ripresentano con una certa frequenza, è importante cercare di identificare la causa che le ha prodotte e nei casi in cui si tratti di cibi o spezie, è necessario evitare di consumarli. Se non è possibile accertare con precisione l’origine del disturbo, è comunque buona norma generale provare a prevenire la formazione di afte mettendo in atto alcuni accorgimenti tra i quali:

  • usare lo spazzolino da denti sulle gengive in maniera non troppo energica;
  • adoperare gli strumenti idonei per mantenere puliti gli spazi tra i denti, come ad esempio il filo interdentale dopo ogni pasto;
  • evitare l’utilizzo di dentifrici o collutori contenenti laurilsolfato di sodio.

Come viene diagnosticata la presenza di afte?

La diagnosi di afte non richiede esami particolari e generalmente non richiede una visita medica. È tuttavia opportuno consultare il proprio medico curante oppure il dentista se:

  • i sintomi perdurano per oltre 3 settimane;
  • il dolore è insopportabile e impedisce una corretta alimentazione per diversi giorni;
  • le afte si ripresentano frequentemente;
  • alcuni linfonodi sono aumentati di volume.

Come si curano le afte?

Le afte di piccole dimensioni e non molto fastidiose non richiedono alcun trattamento perché si risolvono da sole in poco tempo. In caso di lesioni particolarmente grandi e in presenza di dolori importanti è possibile utilizzare:

  • collutori a base di desametasone e di lidocaina, al fine di attenuare l’infiammazione e il dolore;
  • farmaci ad applicazione topica come creme, paste o gel contenenti benzocaina, un anestetico locale, perossido di idrogeno, che ha un’azione disinfettante, e fluocinonide, un medicamento cortisonico antinfiammatorio.

Nelle forme gravi si possono assumere preparati da assumere per via orale come ad esempio la colchicina, il sucralfato o prodotti steroidei (come il diflucortolone valerato). Si può anche ricorrere alla cauterizzazione chimica con nitrato di argento o con una soluzione a base di acido fenolsolfonico e acido solforico.

È inoltre utile l’impiego di integratori alimentari qualora la sintomatologia provocata dalle afte sia particolarmente intensa o si protragga per un tempo abbastanza lungo da impedire una normale alimentazione.

Quali sono le complicanze delle afte?

Di regola le afte non comportano complicazioni rilevanti. Nei casi in cui esse costituiscano la spia di malattie sistemiche importanti, come ad esempio la colite ulcerosa o il morbo di Crohn, è necessario instaurare una terapia specifica per la cura di queste patologie.