L’otite è un processo infiammatorio che interessa le strutture dell’orecchio. Può essere classificata in due principali categorie:

  • otite esterna: che colpisce il cosiddetto condotto uditivo esterno, il canale che mette in collegamento la membrana timpanica con il padiglione auricolare;
  • otite media: un’affezione frequente nei bambini, soprattutto nella fascia di età tra i 6 e i 15 mesi. Interessa l’orecchio medio che è costituito da timpano, cavità timpanica, staffa, incudine, martello, finestra rotonda, finestra ovale e tuba uditiva. È collegato con il rinofaringe mediante un canale chiamato tromba di Eustachio e per questo motivo l’otite media è spesso il risultato di una complicazione delle infezioni del tratto superiore delle vie respiratorie. Infatti, i microrganismi possono trasferirsi con facilità dalla gola all’orecchio medio utilizzando questa via di comunicazione diretta.
Indice
  • 1 Quali sono le cause dell’otite?
  • 2 Quali sono i sintomi dell’otite?
  • 3 Come si esegue la diagnosi di otite?
  • 4 Come si cura l’otite?
  • 5 Quali sono le complicanze dell’otite?
  • 6 Fonti

Quali sono le cause dell’otite?

L’otite esterna ha diverse cause. Tra queste troviamo:

  • reazioni allergiche da contatto con oggetti o liquidi, ad esempio tappi per le orecchie, saponi, sudore;
  • batteri, virus o funghi, come ad esempio, rispettivamente, lo stafilococco aureo, l’herpes virus o la candida albicans;
  • traumi talora causati da uso improprio di strumenti per l’igiene come da esempio i bastoncini di cotone;
  • dermatite seborroica.

L’otite media viene invece spesso determinata da:

  • infezioni virali o batteriche delle vie aeree superiori (ad esempio faringiti);
  • rinite allergica;
  • ipertrofia delle adenoidi.

Quali sono i sintomi dell’otite?

L’otite causa in genere disturbi piuttosto fastidiosi. Nella forma esterna si possono manifestare:

  • irritazione e prurito del canale uditivo;
  • dolore;
  • fuoriuscita di secrezioni acquose o purulente dal canale uditivo esterno;
  • aumento di volume dei linfonodi retroauricolari;
  • ipoacusia.

In genere la sintomatologia dura pochi giorni, sebbene possa in rari casi protrarsi più a lungo, anche per alcuni mesi.

L’otite media è, invece, generalmente caratterizzata da:

  • ipoacusia modesta, soprattutto quando è presente un versamento liquido dietro alla membrana timpanica;
  • acufeni, ossia fischi e ronzii spesso associati all’impressione di avere le orecchie tappate;
  • dolore;
  • perforazione del timpano;

I bambini molto piccoli, che non riescono ad esprimersi, possono manifestare il loro disagio toccando spesso l’orecchio malato. Spesso presentano anche sintomi di infezione delle vie respiratorie, quali ad esempio tosse e raffreddore. In alcuni bambini possono anche comparire agitazione, irrequietezza, perdita di equilibrio e diarrea.

Come si esegue la diagnosi di otite?

L’otite viene diagnosticata sulla base dei sintomi e dei segni presentati dal paziente. In aggiunta, viene diagnosticata utilizzando uno strumento chiamato otoscopio, che il medico utilizza per osservare direttamente il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica.

In casi particolari, come, ad esempio, quando i disturbi persistono nonostante il trattamento iniziale, si può anche ricorrere ad altre tecniche diagnostiche, tra le quali:

  • l’audiometria per valutare la capacità uditiva;
  • la timpanometria per mettere in evidenza eventuali alterazioni, quali ad esempio la presenza di un versamento liquido o di una perforazione;
  • la tomografia assiale computerizzata (TAC) e/o la risonanza magnetica quando si sospetta la diffusione del processo infettivo in regioni anatomiche al di fuori dell’orecchio.

Come si cura l’otite?

Nella maggior parte dei casi l’otite batterica guarisce da sola e in breve tempo senza l’impiego di antibiotici. In questi casi si può alleviare la sintomatologia dolorosa e febbrile utilizzando farmaci analgesici e antipiretici, come ad esempio ibuprofene e paracetamolo.

Se i sintomi persistono è però necessario instaurare una terapia antibiotica, soprattutto nei bambini sotto i 6 mesi di vita e negli adulti affetti da altre patologie concomitanti.

Nei casi di otite esterna dovuta a reazioni allergiche è opportuno rinunciare all’impiego di oggetti e/o sostanze che possono esserne la causa (come ad esempio saponi, tappi per le orecchie, ecc.). Nelle forme infiammatorie esterne causate da miceti si può invece ricorrere a una cura basata sull’impiego di farmaci antifungini.

Quali sono le complicanze dell’otite?

Le otiti esterne, generalmente, decorrono senza particolari complicazioni. Ciò nonostante, si possono verificare:

  • stenosi del canale uditivo determinate da cellule epiteliali prive di vita che si accumulano nel suo lume;
  • ascessi;
  • la cosiddetta otite esterna maligna, un evento molto raro caratterizzato dalla diffusione dell’infezione all’osso presente intorno al canale uditivo.

Le complicanze delle otiti medie sono più comuni, ed includono:

  • la mastoidite, un’infiammazione della struttura ossea posizionata in sede retroauricolare;
  • disturbi temporanei del linguaggio causati da una compromissione reversibile dell’udito determinata da episodi ricorrenti di otite media;
  • labirintite, un problema infiammatorio che interessa l’orecchio interno;
  • colesteatoma, un’infiammazione dell’orecchio medio ad andamento cronico associata a danneggiamento osseo e ad abnorme crescita della cute;
  • paralisi facciale, quando si ha una compressione del nervo facciale;
  • meningite, quando l’infezione raggiunge le membrane (meningi) che avvolgono l’encefalo;
  • ascesso cerebrale, costituito da una raccolta purulenta localizzata all’interno del cervello.

Tutte le complicazioni sopra citate possono essere curate con successo con terapia medica o chirurgica.