L’obesità è una malattia complessa e multifattoriale, che si verifica quando si presenta una quantità eccessiva di grasso corporeo.

Si tratta di un problema medico che aumenta il rischio di altre malattie e problemi di salute, come malattie cardiache, diabete, ipertensione arteriosa e alcuni tipi di neoplasie. Anche una modesta perdita di peso può migliorare o prevenire i problemi di salute associati all’obesità, e di solito sono sufficienti cambiamenti nello stile di vita, come una dieta ipocalorica e più salutare, aumento dell’attività fisica e cambiamenti nel comportamento alimentare.

Eventualmente possono essere prescritti farmaci per il controllo e la riduzione del peso corporeo e si può ricorrere alla chirurgia bariatrica.

Indice
  • 1 Descrizione dell’obesità
  • 2 Cosa causa l'obesità
  • 3 La crescente obesità nei bambini
  • 4 La diagnosi dell’obesità
  • 5 Complicanze e conseguenze dell’obesità
  • 6 Trattamento e cura per l’obesità
  • 7 Approfondimenti sull'obesità
  • 8 Fonti

Descrizione dell’obesità

L’obesità è una delle malattie prevenibili e non infettive più comuni e rappresenta una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica. Si tratta di una malattia multifattoriale, le cui cause includono la genetica, l’ambiente esterno, nonché componenti psicologiche, sociali ed economiche.

In linea di massima, quando l’introito calorico di una persona (ovvero l’energia stimata sotto forma di calorie che dipende dal cibo ingerito) supera il fabbisogno energetico, ovvero la quantità di energia (stimata sempre sotto forma di calorie) che serve all’organismo per mantenere le funzioni vitali, per digerire il cibo, per muoversi, ecc., si ha un bilancio energetico positivo. In poche parole: se le calorie in entrata sono maggiori di quelle in uscita si è predisposti a sviluppare obesità.

Cosa causa l'obesità

L’obesità deriva da un bilancio energetico cronico positivo, che porta a un eccesso di peso e di grasso. Ma non si tratta solo di una questione matematica: entra in gioco, infatti, una complessa interazione tra i tessuti endocrini (e cioè quelli che sono responsabili di produrre e rilasciare in circolo gli ormoni) e il sistema nervoso centrale. Nell’organismo, ci sono diversi organi che sono in grado di mantenere l’equilibrio metabolico, ovvero controllare e regolare tutte quelle funzioni che permettono di ottenere energia dai nutrienti ingeriti e di sfruttarla a partire dalle riserve. Tra questi, vi è il tessuto adiposo (il grasso) e i muscoli.

Per approfondire: Obesità e malnutrizione: che collegamento esiste?

Le cellule del grasso, gli adipociti, hanno una funzione anche endocrina, ovvero producono ormoni: un aumento significativo di adipociti, vuol dire anche squilibrio ormonale.

L’obesità, inoltre, possiede componenti infiammatorie, legate alle principali malattie croniche come il diabete, l’aterosclerosi, l’ipertensione arteriosa e diversi tipi di cancro. Le persone obese, infatti, possiedono nel sangue alti livelli di molecole infiammatorie, che possono incidere in maniera significativa sullo stato di salute.

Per approfondire: Quali sono le cause dell’obesità?

I dati della sorveglianza PASSI, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 2019, mostrano che, in Italia, oltre 1 adulto su 10 è obeso. L’eccesso ponderale è una caratteristica più frequente al crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di istruzione.

La crescente obesità nei bambini

L’obesità infantile in Italia rappresenta un problema molto attuale. Il nostro Paese è tra i primi per volume di giovani affetti da obesità infantile (tra i 5 e i 19 anni), secondo l’ultima indagine pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità dal titolo “Childhood Obesity Surveillance Initiative” svolto dall’OMS, mentre secondo l’Istat tra il 2017 e il 2018 sono stati più di 2 milioni i bambini e gli adolescenti (dai 3 ai 17 anni) che presentavano problematiche legate al peso, ovvero il 25% del totale.

L’obesità porta con sé problematiche significative che pregiudicano la qualità della vita delle persone. Per approfondire il tema dell’obesità infantile si invita a leggere il nostro approfondimento: ““.

La diagnosi dell’obesità

Il metodo più utilizzato per diagnosticare l’obesità è l’indice di massa corporea (IMC o BMI), un indice del peso corporeo in base all’altezza. Per la maggior parte degli adulti (nonostante siano presenti eccezioni) un BMI maggiore di 30 indica obesità.

Nonostante il BMI sia ampiamente utilizzato come strumento di screening, la circonferenza della vita è il miglior indicatore del grasso viscerale (quello che si trova più in profondità rispetto a quello immediatamente sotto la pelle, e, per questo, più pericoloso) e un migliore predittore di disturbi metabolici come diabete, ipertensione e dislipidemia.

Oltre a queste due misurazioni, il medico può procedere a una visita generale sullo stato di salute e ad analisi del sangue che valutino il paziente nel suo complesso.

Complicanze e conseguenze dell’obesità

Le persone con obesità hanno maggiori probabilità di sviluppare una serie di problemi di salute potenzialmente gravi, tra cui:

  • malattie cardiovascolari e ictus: l’obesità, soprattutto con la sua componente infiammatoria, aumenta la quantità di colesterolo nel sangue, di arteriosclerosi e di ipertensione arteriosa, tutte condizioni che portano a sviluppare malattie cardiovascolari e cerebrovascolari;
  • diabete di tipo 2: a causa degli squilibri ormonali, l’obesità può condurre a insulino-resistenza e a sviluppare diabete di tipo 2;
  • l’obesità rappresenta un fattore di rischio per il cancro dell’utero, della cervice, dell’endometrio, dell’ovaio, della mammella, del colon, del retto, dell’esofago, del fegato, della cistifellea, del pancreas, dei reni e della prostata;
  • problemi ginecologici e sessuali, come infertilità e mestruazioni irregolari nella donna (o amenorrea);
  • emorroidi;
  • artrosi: l’eccesso di peso aumenta lo stress sulle articolazioni portanti (si parla di gonartrosi se il processo degenerativo riguarda le ginocchia), oltre a promuovere l’infiammazione all’interno del corpo.
  • flebite (o tromboflebite): l’obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo di tromboflebite, una patologia infiammatoria causata da un trombo che interessa prevalentemente le vene superficiali.

Per approfondire: L’associazione Amici Obesi Onlus: uniti in aiuto delle persone obese

Trattamento e cura per l’obesità

Il modo migliore per trattare l’obesità è seguire una dieta ipocalorica sana e fare esercizio fisico regolarmente; spesso può essere utile un supporto psicologico per modificare i comportamenti alimentari. Se i cambiamenti dello stile di vita da soli non aiutano a perdere peso, può essere raccomandato un medicinale chiamato orlistat, che è in grado di ridurre i livelli di grasso assorbiti durante la digestione.

Per approfondire: Liraglutide una nuova opzione di trattamento per l’obesità

In alcuni casi, può essere raccomandato un intervento di chirurgia bariatrica per la perdita di peso.