Gastroenterite
La gastroenterite è un’infiammazione che interessa la mucosa di due organi dell’apparato digerente: lo stomaco e l’intestino tenue. Può manifestarsi a qualunque età, ma è più frequente nei neonati e nei bambini sotto i 5 anni di vita.
Il decorso della malattia in soggetti adulti e altrimenti sani è generalmente benigno e la guarigione avviene in breve tempo anche senza una terapia specifica. I bambini molto piccoli, le persone anziane e quelle con un sistema immunitario compromesso possono invece incorrere in complicazioni anche severe. Questa condizione morbosa è diffusa in tutto il mondo ma con differenze stagionali: nei paesi a clima temperato, infatti, le gastroenteriti presentano un picco di casi durante l’inverno, mentre in quelli tropicali la sua presenza è costante lungo tutto l’arco dell’anno.
- 1 Quali sono le cause della gastroenterite?
- 2 Quali sono i sintomi della gastroenterite?
- 3 Come si esegue la diagnosi della gastroenterite?
- 4 Come si cura la gastroenterite?
- 5 Quali sono le complicanze della gastroenterite?
- 6 Fonti
Quali sono le cause della gastroenterite?
La gastroenterite può essere causata da diversi agenti patogeni tra i quali:
- virus (norovirus, rotavirus e adenovirus);
- batteri (salmonella, shigella, Escherichia coli, Vibrio cholerae);
- parassiti (ad esempio giardia e lamblia).
Quando è possibile identificare il batterio coinvolto, la malattia prende il nome direttamente collegato all’agente patogeno che la causa (salmonellosi, shigellosi, colera, ecc.).
La gastroenterite può essere contratta per contatto diretto con le mani e la bocca da soggetti malati, oppure in modo indiretto tramite ingestione di acqua e/o di alimenti contaminati. Anche l’uso di stoviglie non accuratamente lavate può permettere la trasmissione di questa patologia.
Il contagio è in genere possibile dal momento dell’insorgere dei sintomi fino a 48 ore dopo la loro scomparsa. Alcune forme batteriche si trasmettono attraverso cibi particolari: per esempio, la salmonellosi è spesso messa in relazione con il consumo di uova crude e derivati, oppure di carni suine e di pollo poco cotte. Il colera, invece, è sovente causato da frutti di mare crudi o cotti in modo insufficiente.
Quali sono i sintomi della gastroenterite?
I principali segni e sintomi della gastroenterite sono:
- diarrea acquosa a insorgenza improvvisa;
- febbre in genere non elevata;
- nausea;
- vomito;
- dolori addominali accompagnati da gonfiore.
Talvolta possono essere presenti altre manifestazioni come ad esempio:
- anoressia;
- gastralgia;
- cefalea.
I disturbi in genere compaiono 24 ore dopo il contatto con l’agente patogeno e durano di solito meno di sette giorni.
Come si esegue la diagnosi della gastroenterite?
La diagnosi di gastroenterite si fonda sulla valutazione clinica del soggetto malato in relazione ai sintomi e ai disturbi presentati, nonché sulla ricostruzione delle attività svolte dal paziente nelle ore e nei giorni precedenti alla comparsa dei sintomi. In particolare, è necessario stabilire la tipologia dei cibi ingeriti, se vi sono stati contatti con persone colpite da manifestazioni cliniche analoghe e se sono stati intrapresi viaggi in paesi con condizioni igieniche precarie. Bisogna porre particolare attenzione ai segni di una possibile disidratazione ed in certi casi è necessario ricorrere all’esame delle feci allo scopo di identificare il microrganismo patogeno responsabile.
Come si cura la gastroenterite?
Salvo alcuni casi, non sono necessari farmaci specifici per il trattamento della gastroenterite non batterica. In genere è sufficiente aspettare che la malattia si esaurisca autonomamente, cosa che di norma avviene senza che si manifestino situazioni di particolare gravità. Al fine di dare sollievo al malato e di ridurre l’entità dei disturbi causati dall’agente patogeno, è utile:
- il riposo;
- bere abbondantemente, soprattutto acqua e bevande che favoriscono l’idratazione;
- assumere paracetamolo per combattere i dolori e ridurre la febbre, oppure fermenti lattici per ristabilire l’equilibrio della flora batterica;
- evitare particolari alimenti (cibi ad elevato contenuto di grassi, alcol, caffeina, latticini);
- rinunciare ai farmaci antidiarroici, dato che potrebbero aggravare il quadro clinico impedendo l’eliminazione degli agenti patogeni presenti nelle feci.
Nei casi più gravi (intensa disidratazione) si può ricorrere alla somministrazione endovenosa di liquidi da effettuare in regime di ricovero ospedaliero. Nelle forme di infezione batterica si possono utilizzare antibiotici specifici contro il microrganismo responsabile.
Di prassi, essendo una malattia molto contagiosa è opportuno lavarsi spesso le mani durante il decorso della malattia e attendere 48 ore dalla scomparsa dei sintomi prima di ricominciare le consuete attività lavorative, scolastiche e sociali.
Quali sono le complicanze della gastroenterite?
La gastroenterite guarisce senza l’ausilio di farmaci nella maggior parte dei casi. Tuttavia, in qualche situazione possono comparire diarrea profusa oppure vomito persistente, che sono potenzialmente in grado di produrre grave disidratazione in soggetti particolarmente fragili come i bambini molto piccoli, gli anziani e i soggetti immunocompromessi. Senza cure adeguate la loro sopravvivenza può essere in pericolo e i segnali di allarme di questa condizione possono essere:
- diuresi scarsa o addirittura anuria;
- vertigini;
- disorientamento con vertigini;
- diarrea sanguinolenta;
- vomito incoercibile;
- febbre sopra i 38 gradi centigradi.
Fonti
- Istituto Superiore di Sanità-Gastroenteriti
- Mayo Clinic-Viral gastroenteritis (stomach flu)
- Posovszky C, Buderus S, Classen M, Lawrenz B, Keller KM, Koletzko S. Acute Infectious Gastroenteritis in Infancy and Childhood. Dtsch Arztebl Int. 2020 Sep 11;117(37):615-624.
- Zollner-Schwetz I, Krause R. Therapy of acute gastroenteritis: role of antibiotics. Clin Microbiol Infect. 2015 Aug;21(8):744-9.