Delirio
Il delirio è un disturbo intellettivo severo a rapida insorgenza contrassegnato da ideazioni confuse e scarsa cognizione dell’ambiente esterno. La classificazione dei deliri comprende tre forme principali:
Il delirio può presentarsi clinicamente con modalità molto variabili e per questo motivo a volte viene misconosciuto e mal diagnosticato. La prevalenza nella popolazione generale è bassa, circa l’1-2%, ma si alza considerevolmente se si prendono in esame i pazienti degenti in ambito ospedaliero (14-24%).
- 1 Quali sono le cause del delirio?
- 2 Quali sono i sintomi del delirio?
- 3 Come si esegue la diagnosi di delirio?
- 4 Come si cura il delirio?
- 5 Quali sono le conseguenze del delirio?
- 6 Fonti
Quali sono le cause del delirio?
Il delirio è il risultato della compromissione dei normali e fisiologici meccanismi che regolano la trasmissione dei segnali a livello cerebrale. L’eziologia di questo complesso fenomeno è probabilmente multifattoriale e gli elementi coinvolti possono agire indipendentemente o in sinergia tra loro.
Tra le cause possibili possiamo annoverare:
- tossicità da farmaci, come ad esempio sonniferi, ansiolitici, o antidepressivi;
- squilibrio metabolico, come ad esempio dei bassi livelli di sodio o di calcio;
- febbre elevata;
- infezioni acute;
- avvelenamento da cianuro e da monossido di carbonio;
- astinenza da alcol o da sostanze psicoattive;
- grave malattia epatica;
- ictus cerebrale;
- infarto miocardico;
- dolore importante;
- anestesia generale;
- malnutrizione e/o disidratazione;
- privazione di sonno;
- stress emotivi particolarmente intensi.
Alcuni fattori possono comportare un rischio aumentato di delirio, tra questi possiamo elencare:
- ricoveri ospedalieri, soprattutto in reparti di terapia intensiva;
- residenza in case per anziani;
- importanti compromissioni dell’udito e della vista;
- comorbidità varie.
Quali sono i sintomi del delirio?
I segni e i sintomi del delirio compaiono generalmente in modo veloce nel giro di qualche ora o di pochi giorni. Le manifestazioni possono essere intervallate da periodi di tempo asintomatici di durata variabile, oppure tendono a peggiorare durante la notte.
Il quadro clinico comprende:
- incapacità di concentrazione con cambi repentini di argomento;
- facile distrazione;
- scarsa risposta agli stimoli ambientali;
- ideazione povera;
- disorientamento temporo-spaziale;
- diminuzione importante della memoria;
- eloquio privo di senso;
- difficoltà a leggere, a scrivere e a comprendere i discorsi altrui;
- allucinazioni;
- agitazione, irrequietezza, aggressività, rabbia;
- emettere suoni senza senso;
- inerzia e apatia;
- letargia;
- disturbi del sonno;
- euforia;
- mutamenti repentini dell’umore.
Come si esegue la diagnosi di delirio?
L’identificazione del disturbo si basa sulla storia clinica, sull’osservazione del comportamento e sull’analisi cognitiva del paziente. Sotto il profilo anamnestico, riveste particolare importanza la conferma di un sostanziale e rapido cambiamento dei processi cognitivi e dello stato mentale del malato.
Per una diagnosi accurata, è necessario accertare o escludere la presenza di patologie attive, così come eventuali cambiamenti terapeutici farmacologici o l’astinenza da alcol in soggetti che ne fanno uso abituale.
Come si cura il delirio?
L’obiettivo principale del trattamento del delirio è il riconoscimento e l’eliminazione dei fattori che lo hanno provocato. Per questo motivo è necessario sospendere l’utilizzo dei farmaci eventualmente responsabili, oppure è necessario curare la sindrome di astinenza da alcol etilico, o le malattie alla base della comparsa delle manifestazioni deliranti.
Nei casi in cui non sia possibile la guarigione, come nei deliri secondari a malattie croniche irreversibili, è comunque necessario instaurare terapie di sostegno basate su:
- alimentazione liquida e solida;
- protezione delle vie aeree;
- fisioterapia;
- trattamento del dolore.
È altresì indispensabile:
- non utilizzare mezzi di contenzione fisica e cateteri vescicali;
- coinvolgere i familiari stretti nella cura del paziente;
- impiegare i mezzi idonei per affrontare l’incontinenza;
- evitare cambiamenti drastici dell’ambiente di vita del malato;
- mettere in atto le opportune terapie farmacologiche quando è il caso.
Quali sono le conseguenze del delirio?
Le conseguenze del delirio sono strettamente dipendenti dalle cause che lo hanno provocato. Le persone che soffrono di forme del disturbo secondarie a demenza senile o ad altre gravi malattie croniche vanno generalmente incontro ad un delirio irreversibile.
Al contrario, i soggetti altrimenti in buona salute che possono eliminare con opportuni trattamenti i fattori che hanno determinato tale condizione patologica, possono guarire completamente anche in breve tempo, o comunque nell’arco di settimane o mesi.
Fonti
- IPSICO – Delirio;
- Mayo Clinic – Delirium;
- Fong TG, Tulebaev SR, Inouye SK. Delirium in elderly adults: diagnosis, prevention and treatment. Nat Rev Neurol. 2009;5(4):210-220.