La cheratinosi attinica è un disturbo cutaneo caratterizzato da aree della pelle che diventano ruvide e squamose. Queste chiazze possono trasformarsi in una forma di cancro della pelle chiamata carcinoma a cellule squamose se non trattate. Le zone del corpo più esposte al sole, come volto, labbra, orecchie, collo, mani e avambracci, sono le più vulnerabili a questa patologia. È essenziale proteggere la pelle dai raggi UV e consultare un dermatologo alla comparsa dei primi segni per prevenire complicazioni gravi.

Indice
  • 1 Tipologie di Cheratosi
  • 2 Quali sono le cause della cheratosi attinica?
  • 3 Quali sono i sintomi della cheratosi attinica?
  • 4 Come si esegue la diagnosi di cheratosi attinica?
  • 5 Come si cura la cheratosi attinica?
  • 6 Quali sono le complicazioni della cheratosi attinica?
  • 7 Fonti

Tipologie di Cheratosi

Le cheratosi rappresentano un gruppo di condizioni cutanee legate all’iperproduzione dello strato più esterno della pelle, noto come strato corneo. Tra queste, la cheratinosi attinica emerge come una delle più significative, data la sua potenziale evoluzione verso forme maligne.

Oltre a questa, esistono diverse varianti di cheratosi:

  • Cheratosi Seborroica: tipicamente si presenta con chiazze pigmentate sulla pelle, simili a verruche, prevalentemente in aree come viso, petto e schiena.
  • Cheratosi Follicolare: si verifica quando la cheratina blocca l’apertura dei follicoli piliferi, causando piccoli rigonfiamenti cutanei.
  • Cheratosi Subungueale: caratterizzata dalla formazione di tessuto cheratinoso sotto le unghie, può portare a disagio e alterazioni ungueali.
  • Cheratosi Palmo-Plantare: una condizione ereditaria rara che causa la formazione di vesciche e calli dolorosi sui palmi delle mani e le piante dei piedi.

Ognuna di queste condizioni richiede attenzione specifica e, nel caso della cheratinosi attinica, un’azione tempestiva per prevenire l’evoluzione in carcinoma a cellule squamose.

Quali sono le cause della cheratosi attinica?

La cheratinosi attinica è un disturbo cutaneo pre-canceroso, spesso scaturito da un’esposizione prolungata ed intensa ai raggi ultravioletti (UV), sia naturali del sole che artificiali da apparecchiature abbronzanti. Questa esposizione causa danni ai cheratinociti, cellule vitali per la pelle, innescando il processo che può portare alla cheratinosi attinica.

Senza un trattamento appropriato e la dovuta protezione solare, questa condizione può evolvere in carcinoma a cellule squamose, una forma grave di cancro della pelle.

Fattori di rischio includono caratteristiche fisiche quali carnagione chiara, occhi chiari, e capelli rossi o biondi, che rendono la pelle più vulnerabile ai danni UV. Anche le scottature solari ripetute o gravi aumentano il rischio, così come condizioni di immunocompromissione, dovute sia a malattie che a terapie specifiche, che possono indebolire le difese naturali della pelle contro le mutazioni cellulari.

Proteggere la pelle dai raggi UV e monitorare qualsiasi cambiamento cutaneo sono passi chiave per prevenire la progressione della cheratinosi attinica.

Quali sono i sintomi della cheratosi attinica?

La cheratinosi attinica si manifesta con chiazze cutanee rilevate, talvolta dello stesso colore della pelle, altre volte rosse, rosate o grigiastre. Queste lesioni hanno una superficie ruvida e squamosa e possono causare prurito, bruciore e dolore. In alcuni casi, si può verificare anche il sanguinamento.

Riconoscere tempestivamente questi segnali è cruciale per un intervento precoce e per prevenire l’evoluzione in forme più gravi.

Come si esegue la diagnosi di cheratosi attinica?

La diagnosi della cheratinosi attinica è compito del dermatologo, che esamina la pelle utilizzando un ingranditore speciale chiamato dermatoscopio per vedere i dettagli più minuti. Se il medico ha dubbi, può decidere di fare una biopsia, ovvero prelevare un piccolo pezzo di pelle per esaminarlo al microscopio e confermare la diagnosi. Questo metodo è preciso e non molto invasivo.

Tipicamente, la cheratinosi attinica si sviluppa gradualmente e di solito non appare prima dei 40 anni.

Come si cura la cheratosi attinica?

Il trattamento della cheratinosi attinica varia a seconda della quantità e della grandezza delle lesioni.

A casa, si possono usare creme speciali con ingredienti attivi come diclofenac, fluorouracile, imiquimod, e ingenolo mebutato sulle aree interessate. Il trattamento può richiedere fino a 90 giorni per vedere i miglioramenti e non dovrebbe superare i quattro mesi.

Se si sono allergici a queste creme o se causano irritazioni, ci sono altre opzioni disponibili:

  • Terapia fotodinamica: Questa viene usata per cheratosi che ritorna. Si applicano creme che reagiscono alla luce su lesioni specifiche, e poi si illumina l’area. È importante evitare il sole dopo il trattamento per alcuni giorni.
  • Crioterapia: Indicata per trattare una o due chiazze. Questo metodo usa azoto liquido per congelare e rimuovere la cheratosi, causando la formazione di vesciche che guariscono da sole.
  • Peeling chimico: Si applicano sostanze chimiche che rimuovono le cellule danneggiate. Dopo il trattamento, la pelle può diventare rossa e dolorante, ma guarisce creando nuova pelle sana.
  • Asportazione chirurgica: Per rimuovere completamente la cheratosi, si può fare un piccolo intervento sotto anestesia locale.

Quali sono le complicazioni della cheratosi attinica?

La maggior parte delle volte, trattando la cheratinosi attinica, si ottiene la scomparsa delle lesioni. Tuttavia, senza un’adeguata protezione solare, può ricomparire.

È fondamentale curarla correttamente perché, se trascurata, c’è il rischio che evolva in un tipo di cancro della pelle chiamato carcinoma spinocellulare. Questo tumore colpisce il 10% delle persone con cheratinosi attinica e può essere molto aggressivo se scoperto tardi. Per fortuna, nelle fasi iniziali, è possibile trattarlo efficacemente con interventi chirurgici.

Fonti