Depressione
La depressione è un disturbo dell’umore che si manifesta con sintomi emotivi, cognitivi e fisici. A differenza delle normali risposte emotive agli eventi e alle difficoltà della vita, la depressione rappresenta un serio problema di salute perché causa sofferenza, interferisce con la vita quotidiana e, nei casi più gravi, può spingere al suicidio. La depressione è tra le principali cause di disabilità, e si stima che a livello globale ne soffra il 5% della popolazione adulta.
- 1 Cosa causa la depressione
- 2 Come si presenta la depressione
- 3 Le varie forme di depressione
- 4 Come si diagnostica la depressione
- 5 Come si cura la depressione
Cosa causa la depressione
Le cause dell’insorgenza della depressione non sono completamente chiare. Tra i meccanismi che sono stati proposti vi sono un’alterata funzionalità dei neurotrasmettitori monoaminergici (messaggeri chimici, quali serotonina, norepinefrina e dopamina), che permettono le interazioni tra neuroni), l’iperattività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, l’infiammazione e alterazioni della neuroplasticità (ossia dei processi di adattamento che avvengono nel cervello in risposta all’ambiente e alle esperienze).
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La depressione maggiore ha due picchi di incidenza: uno, più elevato, attorno ai venti anni e uno attorno ai cinquanta anni. Le donne hanno una probabilità doppia di andare incontro a questa patologia rispetto agli uomini. Sono fattori di rischio per la depressione essere divorziati o separati, avere un parente di primo grado che ne soffre, elevati livelli di stress e avere subito un trauma. La coesistenza di altre condizioni, come ansia, sintomi psicotici, disturbo borderline della personalità e abuso di sostanze, si associa con episodi depressivi più lunghi, sintomi più severi e una prognosi peggiore. Ansia e depressione sono strettamente legate: più della metà dei pazienti con depressione presenta anche disturbi d’ansia; i pazienti che soffrono di entrambe sono spesso insensibili ai trattamenti standard per la depressione.
Come si presenta la depressione
In genere l’insorgenza della depressione è graduale, anche se in qualche caso può essere improvvisa. Nella maggior parte dei pazienti ha un andamento fluttuante, con episodi acuti intervallati da periodi in cui il paziente si sente bene. Tuttavia, l’andamento è imprevedibile e può cambiare nel corso del tempo.
I sintomi chiave della depressione sono:
- umore depresso, ossia il sentirsi triste, svuotato, senza speranza (nei bambini e negli adolescenti l’umore depresso può corrispondere all’umore irritabile);
- anedonia, ossia una marcata riduzione nell’interesse e nel piacere per tutte o quasi tutte le attività;
- significativa perdita di peso (senza una dieta) o significativo acquisto di peso, oppure diminuzione (inappetenza) o aumento dell’appetito;
- insonnia o ipersonnia (stato di sonnolenza continuo);
- agitazione o rallentamento psicomotorio;
- spossatezza;
- senso di colpa o di inutilità;
- ridotta capacità di concentrazione o difficoltà a prendere decisioni;
- pensieri ricorrenti relativi alla morte, pensieri suicidi o tentativi di suicidio
Per approfondire: Depressione atipica: una depressione insospettabile
Le varie forme di depressione
Questo disturbo psichiatrico può presentarsi in forme eterogenee, complessivamente indicate come disturbi depressivi, tra cui si distinguono:
- la depressione maggiore (o disturbo depressivo maggiore);
- la depressione minore (o depressione sottosoglia, detta anche depressione subsindromica);
- la distimia (o disturbo distimico), una forma di depressione di lieve intensità che persiste a lungo.
Si parla di depressione maggiore quando il paziente presenta almeno 5 dei 9 sintomi chiave sopra descritti, quasi ogni giorno per 2 o più settimane; la depressione post partum è un episodio di depressione maggiore che insorge nel periodo successivo al parto; la distimia non è caratterizzata dal numero di sintomi, ma dal fatto di essere un disturbo cronico; la depressione minore è una condizione che causa disagio clinicamente rilevante, ed il paziente presenta meno di 5 sintomi chiave quasi ogni giorno per almeno due settimane. La depressione minore è un importante fattore di rischio per la depressione maggiore.
Come si diagnostica la depressione
In caso di sintomi depressivi il medico raccoglie la storia medica dettagliata, visita il paziente e prescrive alcuni esami di laboratorio (p. es. emocromo, esami ematochimici, esami infettivologici e test tossicologici) per escludere che i sintomi dipendano da cause diverse dalla depressione. Sintomi depressivi possono infatti presentarsi anche in pazienti che soffrono di patologie come anemia, ipotiroidismo, morbo di Parkinson, apnea del sonno, deficit vitaminici e malattie infettive (p. es. infezione da HIV, sifilide e malattia di Lyme), oppure in coloro che utilizzano alcuni farmaci o assumono droghe. Prima di formulare la diagnosi occorre sospendere eventuali terapie che possono agire sull’umore.
La diagnosi della depressione si basa sulla valutazione dello stato mentale del paziente, e viene facilitata dall’utilizzo di strumenti standardizzati come questionari. Quando i sintomi della depressione sono severi, oppure quando il paziente manifesta sintomi psicotici, come deliri o allucinazioni, oppure quando mostra intenzioni suicidarie, il consulto psichiatrico è essenziale e deve essere tempestivo.
È importante distinguere la depressione dal disturbo bipolare, che spesso si presenta con un episodio depressivo, perché nei pazienti con disturbo bipolare l’assunzione di antidepressivi non associato a stabilizzanti dell’umore può scatenare sintomi maniacali.
Come si cura la depressione
In caso di depressione lieve il trattamento più indicato è la psicoterapia, come la terapia cognitivo-comportamentale, mentre si ricorre ai farmaci solo se non si osservano miglioramenti. Se la depressione è moderata si utilizzano la psicoterapia e/o la terapia farmacologica. Invece, la depressione maggiore severa viene trattata con la terapia farmacologica e, se il paziente non risponde ai farmaci, con la terapia elettroconvulsivante (TEC, più conosciuta come elettroshock).
I farmaci più usati nel trattamento della depressione sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI), il bupropione e la mirtazapina. Gli antidepressivi triciclici e gli inibitori delle monoamino ossidasi (MAO-I), che producono maggiori effetti collaterali, vengono utilizzati solo quando gli altri farmaci non si dimostrano efficaci. La scelta della terapia deve tenere conto presenza di eventuali altre condizioni psichiatriche, come ad esempio l’ansia.
Prima di osservare la scomparsa dei sintomi sono necessarie diverse settimane di trattamento, dopo le quali si ricorre ad una terapia di mantenimento per alcuni mesi che, talvolta, può proseguire anche per anni.
Fonti
- Park LT, Zarate CA. Depression in the primary setting. N Engl J Med. 2019; 380(6):559-568. doi:10.1056/NEJMcp1712493
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- Kroenke K. Minor depression: midway between major depression and euthymia. Ann Intern Med. 2006 Apr 4;144(7):528-30. doi: 10.7326/0003-4819-144-7-200604040-00013.
- Istat – La salute mentale nelle varie fasi della vita
Autore
Osmosia s.r.l.