L’ossigenozonoterapia, più comunemente – ed erroneamente – nota come ozonoterapia, è un trattamento ad azione antisettica, antinfiammatoria e antidolorifica. È molto usata in campo ortopedico. La dose e la via di somministrazione della miscela ossigeno-ozono dipendono dalla patologia da trattare.

Indice
  • 1 Che cos’è l’ossigenozonoterapia
  • 2 Quando si effettua l’ossigenozonoterapia
  • 3 Come si effettua l’ossigenozonoterapia
  • 4 Fonti

Che cos’è l’ossigenozonoterapia

L’ossigenozonoterapia, spesso chiamata ozonoterapia, è una terapia che sfrutta le proprietà dell’ozono. Il nome ossigenozonoterapia è più corretto perché non si somministra ozono puro, ma una miscela di ossigeno ed ozono.

L’ozono è un gas di colore azzurro e dall’odore pungente. Scoperto nel 1840 ne fu stato subito esplorato l’uso come gas medicale, sfruttandone dapprima le proprietà disinfettanti e antimicrobiche e poi testandone i benefici in diverse condizioni croniche. L’ossigenozonoterapia, infatti, può esercitare effetti benefici in alcune condizioni acute e croniche se ben applicata.

I benefici, la tossicità e l’utilità clinica sono strettamente dipendenti dalla concentrazione dell’ozono e dalla modalità di somministrazione. Alla luce della letteratura scientifica disponibile, infiltrazioni della miscela ossigeno-ozono si sono dimostrate efficaci nel trattamento di alcune patologie vascolari e dermatologiche, ma soprattutto di patologie muscoloscheletriche grazie ad un’azione antinfiammatoria e antidolorifica.

Quando si effettua l’ossigenozonoterapia

L’ossigenozonoterapia è indicata per il trattamento di alcune patologie muscoloscheletriche che provocano dolore, tra cui patologie della colonna vertebrale (ernia discale, protrusioni discali, discopatie, sindrome delle faccette articolari) e del ginocchio (gonartrosi, condromalacia della rotula), l’osteoartrite localizzata, le tendinopatie e le sindromi canalicolari degli arti.

Come si effettua l’ossigenozonoterapia

La miscela di ossigeno-ozono viene prodotta da un apposito strumento. Un generatore di ozono medicale utilizza corrente ad alta tensione per decomporre ossigeno puro medicale e sintetizzare ozono; viene prodotta una miscela di ossigeno e ozono che contiene solo una piccola percentuale di ozono (0,5-5%). L’ozono si scompone rapidamente e non può essere immagazzinato. All’interno dell’Unione Europea, i generatori di ozono sono considerati prodotti sanitari e devono essere dotati di un certificato di conformità. Il generatore di ozono deve essere dotato di fotometro, strumento usato per la quantificazione dell’ozono prodotto.

L’ozono è somministrato tramite infiltrazione, usando una siringa sterile monouso. Essa è riempita con la miscela appena prima di eseguire il trattamento, data l’alta velocità con cui l’ozono si ritrasforma in ossigeno.  Le vie di somministrazione che possono essere usate includono:

  • intramuscolare paravertebrale, lungo la colonna vertebrale, in un punto prossimo al sito in cui il paziente avverte dolore;
  • intradiscale, utilizzata per le discopatie, è effettuata con supporto radioguidato;
  • intraforaminale, nel punto in cui la radice nervosa interessata esce dal forame vertebrale, è effettuata con supporto radioguidato;
  • intrarticolare.

L’ossigenozonoterapia è controindicata in gravidanza, in chi soffre di patologie non compensate, e in presenza di infezione nel punto di iniezione.