L’elettrostimolazione è una metodica utilizzata in fisioterapia che attraverso l’applicazione di energia elettrica, stimola direttamente i sistemi bioelettrici del corpo umano (come muscoli e nervi), modificando le attività delle cellule ed influenzando i comportamenti fisiologici del corpo. Usate correttamente, le tecniche di elettrostimolazione possono essere utili a scopi terapeutici in svariati campi della medicina e della riabilitazione.

Indice
  • 1 Contesto anatomo-funzionale e descrizione dell’elettrostimolazione
  • 2 Tipologie di elettrostimolazione
  • 3 Come si esegue l’elettrostimolazione
  • 4 A cosa serve l’elettrostimolazione
  • 5 Rischi e complicanze dell’elettrostimolazione
  • 6 Fonti

Contesto anatomo-funzionale e descrizione dell’elettrostimolazione

Gli organismi viventi possiedono strutture cellulari e tissutali ben organizzate che sono in grado di generare segnali bioelettrici e sono sensibili ai campi elettromagnetici applicati all’esterno. In particolare, questa capacità la possiedono le cellule del sistema nervoso e del sistema muscolo-scheletrico.

Il nostro sistema nervoso, (e quindi le nostre funzioni vegetative, cognitive, di movimento, dolorose), infatti, comunica attraverso segnali elettrici. Anche le cellule muscolari sono in grado di ricevere i segnali elettrici ed integrarli al loro interno, andando in questo modo a generare il meccanismo di contrazione muscolare che ci permette di muoverci. Inoltre, il sistema nervoso è strettamente collegato con i muscoli del corpo, in modo che da lì arrivi lo stimolo per la contrazione. 

È noto fin da quando è stata scoperta l’elettricità che applicare campi elettrici esterni al corpo permette di regolare questi delicati equilibri bioelettrici, sia a livello nervoso che a livello muscolare: è per questo che nel corso degli anni sono state sviluppate tecniche di elettrostimolazione come parte integrante della terapia fisica.

Tipologie di elettrostimolazione

Quando si parla di elettrostimolazione di solito ci si riferisce a:

  • elettrostimolazione nervosa transcutanea (TENS), in questo tipo di elettrostimolazione viene applicata, attraverso la pelle, energia elettrica che ha come scopo quello di colpire i sistemi dolorifici che innervano la porzione del corpo trattata, riducendo il dolore senza l’uso di farmaci;
  • elettrostimolazione muscolare (EMS), in questo tipo di elettrostimolazione vengono applicati, sempre attraverso la pelle, leggeri impulsi elettrici a bassa tensione ad un muscolo, allo scopo di causarne la contrazione. Questo tipo di stimolazione viene utilizzata soprattutto in riabilitazione.

Come si esegue l’elettrostimolazione

Sia l’elettrostimolazione TENS che EMS vengono eseguite in maniera molto simile, perché entrambe prevedono l’applicazione di elettricità attraverso la pelle.

Vengono utilizzati piccoli dispositivi a batteria che possiedono cavi collegati a cuscinetti adesivi chiamati elettrodi, che sono in grado di trasferire energia elettrica. Durante una seduta di elettrostimolazione, gli elettrodi vengono attaccati direttamente alla pelle del paziente e viene acceso il dispositivo che invia i piccoli impulsi elettrici alla zona interessata del corpo. Il paziente avvertirà una sensazione di formicolio. Gli impulsi elettrici possono ridurre i segnali del dolore diretti al midollo spinale e al cervello, il che può aiutare ad alleviare il dolore e rilassare i muscoli. Di solito la stimolazione inizia con impulsi lievi che possono essere aumentati gradualmente finché la sensazione è più forte, ma sempre confortevole. Alla fine del trattamento, la macchina per l’elettrostimolazione viene spenta e gli elettrodi rimossi.

A cosa serve l’elettrostimolazione

Molte terapie attuali comportano la stimolazione elettrica del corpo ma con scopi diversi. L’elettrostimolazione muscolare e la stimolazione elettrica nervosa transcutanea si basano sull’uso dell’energia elettrica applicata a muscoli e nervi per il controllo del dolore, la rieducazione muscolare, la prevenzione dell’atrofia muscolare dovuta all’immobilizzazione, per esempio, in caso di infortuni.

A volte la TENS è utilizzata anche per la partoanalgesia. Un altro tipo di elettrostimolazione è la defibrillazione, che consiste nell’erogazione di una forte scossa elettrica al cuore ed è l’unica terapia efficace conosciuta per aritmie cardiache molto gravi, come la fibrillazione ventricolare.

Rischi e complicanze dell’elettrostimolazione

Per la maggior parte delle persone, l’elettrostimolazione è un trattamento sicuro, poco invasivo e generalmente senza effetti collaterali. Tuttavia, l’elettrostimolazione è controindicata nelle seguenti condizioni:

  • in caso di pacemaker, oppure di altro tipo di dispositivo elettrico impiantato nel corpo;
  • nelle prime fasi di una gravidanza;
  • in caso di epilessia;
  • in caso di problemi cardiaci.