La colpoisterectomia è una procedura chirurgica che consiste nella rimozione dell’utero e parte della cervice attraverso un’incisione effettuata sulla parte superiore della vagina. La colpoisterectomia è la procedura di rimozione dell’utero meno invasiva, meno soggetta a complicanze e di più facile gestione, tanto da essere la procedura chirurgica non ostetrica più diffusa tra le donne.

La colpoisterectomia si differenzia dall’isterectomia addominale, che consiste nella rimozione dell’utero a partire da un’incisione effettuata sull’addome, e comporta un ricovero più breve in ospedale, costi inferiori e un recupero più rapido rispetto ad essa.

Quando invece il chirurgo rimuove anche una o entrambe le ovaie e le tube di Falloppio, si parla di isterectomia totale.

Indice
  • 1 Il contesto anatomico della colpoisterectomia
  • 2 Come si esegue la colpoisterectomia
  • 3 Quali patologie tratta la colpoisterectomia
  • 4 Rischi e complicanze della colpoisterectomia
  • 5 Fonti

Il contesto anatomico della colpoisterectomia

L’apparato genitale femminile è costituito da diversi organi che si trovano nella pelvi, la cavità situata nella parte inferiore dell’addome: tra questi vi sono le ovaie, gli organi che contengono le cellule sessuali femminili, gli ovuli, e che sono responsabili dell’ovulazione; le tube di Falloppio, i canali che collegano le ovaie con l’utero; l’utero, organo muscolare cavo, che, durante la gravidanza, ha lo scopo di accogliere il feto; la cervice (o collo dell’utero), è la porzione finale dell’utero che lo collega con la vagina; la vagina, canale costituito da tessuto fibro-muscolare che collega l’apparato genitale con l’esterno.

Come si esegue la colpoisterectomia

A seconda delle condizioni del paziente, la colpoisterectomia può essere effettuata con diversi approcci:

  • chirurgia mininvasiva (laparoscopia), in cui il chirurgo effettua delle piccole incisioni nella parte superiore della vagina. Attraverso queste incisioni vengono inseriti strumenti chirurgici per accedere alla cavità pelvica e una sonda dotata di fibra ottica;
  • chirurgia robotica laparoscopica, che avviene come la chirurgia mininvasiva, differenziandosi solo perché gli strumenti chirurgici sono controllati da un dispositivo meccanico esterno collegato a un computer. Il dispositivo robotico consente una risposta più precisa al movimento delle mani del chirurgo.

L’intervento di colpoisterectomia può essere eseguito in anestesia generale o in anestesia locale e ha una durata di 45 minuti-1 ora. Il chirurgo attraverso l’incisione vaginale sarà in grado di bloccare i vasi sanguigni uterini separando così l’utero dal tessuto connettivo della pelvi, dalle ovaie e dalle tube di Falloppio. L’utero viene rimosso attraverso il canale vaginale e vengono utilizzati punti di sutura riassorbibili per controllare eventuali sanguinamenti.

Durante l’intervento di solito viene inserito un catetere vescicale, che permetterà di mantenere costantemente vuota la vescica. Nel caso di sospetta patologia oncologica, i tessuti asportati saranno poi esaminati al microscopio, tramite biopsia. Dopo l’intervento, la paziente di solito rimane in ospedale per uno o due giorni, ma la ripresa è molto rapida.

Quali patologie tratta la colpoisterectomia

La colpoisterectomia è utilizzata per trattare numerose patologie o problemi ginecologici, tra cui:

  • fibromi uterini, tumori benigni costituiti da tessuto muscolare e fibroso che si sviluppano nell’utero che causano la fibromatosi uterina;
  • endometriosi, patologia che si verifica quando il tessuto interno all’utero, l’endometrio, cresce al di fuori dell’utero, coinvolgendo le ovaie, le tube di Falloppio o altri organi;
  • adenomiosi, quando l’endometrio invade la parete dell’utero (miometrio), causando un utero allargato e mestruazioni dolorose e pesanti;
  • cancro dell’utero, della cervice, dell’endometrio o delle ovaie;
  • prolasso dell’utero, quando, a causa di un indebolimento dei tessuti, l’utero può incurvarsi nella vagina, causando perdite di urina, pressione pelvica o difficoltà con i movimenti intestinali;
  • sanguinamento uterino anomalo;
  • dolore pelvico cronico

Rischi e complicanze della colpoisterectomia

Sebbene la colpoisterectomia sia una procedura chirurgica poco invasiva, essa può comunque dare luogo alle seguenti complicanze:

  • sanguinamenti interni abbondanti;
  • formazione di coaguli di sangue, con conseguente trombosi o embolia polmonare;
  • infezioni;
  • danni agli organi vicini all’utero;
  • reazioni avverse all’anestesia.

Fonti